giovedì 19 aprile 2007

Tra i funghi

Ridgell ha appena smaltito il fastidioso e petulante ronzio provocatogli dai ricordi del suo incompetente amico mago, quand'ecco che un nuovo tormento prende forma sotto le apparentemente candide ed ingenue, ma decisamente interessanti forme di Tayga.-
La sacerdotessa, evidentemente intrigata dal misterioso passato dell'oscuro Arcimago, inizia a tempestarlo di domande sul suo mondo, su quanta magia avesse, su quali incredibili sortilegi fosse in grado di lanciare, su come funziona la levitazione, ecc., ecc..-
Solo la minaccia di dover ballare per intero la "tradizionale danza propiziatoria all'accoppiamento annuale dei chierici passivi, ma virili ed in calore" convince Ridgell alla temporanea cessione a Tayga dell'anello di Tor Vargas che, su questo mondo, è purtroppo ridotto alla stregua di pacchiana bigiotteria da meretrice ucraina.-
Ciò però permette all'Arcimago di avere un po' di pace e notare che stiamo procedendo praticamente immersi in un'atmosfera di magia assai potente, ma a lui non proprio sconosciuta.-
Ovviamente gli altri non se ne accorgono e continuano a bighellonare come un gruppo di turisti giapponesi a Roma, molestando gli enormi ed inquietanti funghi che crescono tutto attorno.-
Dopo aver percorso varie volte i medesimi sentieri, evitato di entrare in tutte le grotte incontrate e perquisito alcune capanne trovate in una radura senza aver ricavato da ciò godimento alcuno, alcuni tra i più attenti osservatori cominciano a notare delle figure che, furtive e rapide, ci spiano di nascosto.-
Ridgell, confortato dalla maggior sensibilità alla magia e memore di passate e spiacevoli esperienze, capisce che la malia che impregnala zona è di tipo demoniaco.-
Alla parola demone il coraggioso Emon Pok, dall'emozione, emette una mefitica flatulenza.-
Subito Alkatel fraintende ed estrae il taccuino per conteggiare i punti.-
Chiarito a smatafloni l'equivoco, Ridgell propone di utilizzare la propria daga assorbi magia su un compagno, per vedere se stiamo subendo anche noi l'effetto della strana e sgradevole malia.-
Subito viene scelto l'astuto sicario che, assorbimagizzato, capisce che siamo vittime di una potentissima illusione che coinvolge tutti i sensi e non permette di lasciare questa zona.-
Inizia il dotto dibattito, moderato da Apelios in virtù del potere a lui conferito dalle sue bende ammorbanti, finalizzato a capire dove siamo e cosa fare.-
In pratica arriviamo alla conclusione, per nulla confortante, di essere capitati nell'allevamento di umani, utilizzati dai demoni come bestiame, forse tenuti prigionieri dalla potentissima illusione poc'anzi scoperta.-
Purtroppo l'illusione è veramente ben fatta e, pur essendone a conoscenza, non permette di essere elusa.-
Da qui le più disparate proposte, particolarmente gettonata quella di fare la famosa zuppetta di funghi e cereali, per vedere se il potere allucinogeno certamente contenuto negli stessi, sia in grado o meno di controbattere il potere illusorio della malia che devasta la zona.-
Mentre i più cercano la soluzione al problema, altri si divertono cercando di farsi beffe dei compagni sfruttando vergognosamente gli effetti dell'illusione.-
Alkatel, per esempio, chiude gli occhi e fa la pipì contro uno strato di roccia illusoria, dando così agli altri l'impressione di aver perforato la parete con il suo virile e clericale membro.-
Ailin, invece, dovendo liberarsi del suo fardello biologico quotidiano, approfitta di uno strato di roccia illusoria favorevolmente inclinata, per far sparire, come per incanto il prodotto dell'evacuazione.-
Poco dopo, Emon Pok, al quale il mago ha nuovamente assorbito la magia per permettergli di dare un'occhiata in giro, comincia ad imprecare contro i maleducati e gli incivili che non raccolgono i bisogni dei loro cani con la palettina, come previsto dal "Regolamento dell'allevamento di mangime umano per demoni carnivori superiori".-
Procediamo così, senza aver la benché minima idea di cosa fare, ancora per ore.-
Tayga, ormai annoiata anche dagli strati riflessi dell'anello di Tor Vargas, insegue nuovamente il mago per insegnarli il goliardico, ma triste "Inno del paladino disilluso che cerca la compagna per ingannarla ed abusarne sessualmente senza ritegno, traendone inumano godimento"….

venerdì 13 aprile 2007

Nel corridoio

Stiamo facendo i turni di guardia nel lungo e buio corridoio.-
Ridgell è il primo, ed il silenzio e la tensione gli evocano ricordi dolci ma dolorosi.-
Primo tra tutti il suo caro amico elfomago Kyra.-
All'Arcimago sembra quasi di udire la voce del vecchio e meno esperto compagno che gli chiede di lanciare alcuni utili sortilegi in modo da poterne capire la complessità e la struttura.-
Poi altri fanno la guardia ed anche il nero mago può dormire.-
Tayga, che sente alcuni rumori provenire dai lati del tunnel, si inginocchia a fianco di Emon Pok per proteggersi e scrutare nelle tenebre.-
Emon Pok fraintendendo clamorosamente, crede che Tayga lo voglia sottoporre al famoso "masticone rigenerativo".-
Il sonno di tutta la compagnia è comunque breve.-
Ailin, ipersensibile alle piattole ed ai ragni, sente come mille mani che la toccano furtive.-
Si sveglia di soprassalto e, credendo in un attacco dei ragni, allarma tutti i compagni, ma fortunatamente era il sicario che, in preda ad un sogno erotico dovuto alla precedente performance di Tayga, stava cercando di tastarle le pere.-
Ormai svegli, e chiariti gli equivoci, ne approfittiamo per sentire davvero i ragni che, come nel peggior incubo, sono tanti, grossi, pelosi e velenosissimi, nonché in compagnia di un enorme coleottero nero.-
L'Arcimago sente la voce del suo vecchio amico: "Ridgell lancia una palla di fuoco per distruggere quelle bestiacce".-
Confortato dal ricordo dell'elfo ci dobbiamo però accontentare di qualche colpo e dardo, che mettono in prudente attesa il coleottero, tra l'altro difficilmente colpibile dalle armi convenzionali.-
L'Arcimago ancora sente la voce del suo vecchio amico: "Ridgell lancia una tempesta di ghiaccio per distruggere quelle bestiacce".-
Questa volta perplesso, lanciamo invece un sonno ed uno charme per sconfiggere gli ultimi mostri.-
L'Arcimago sente nuovamente la voce del suo vecchio amico, che evidentemente non ha un cazzo da fare di meglio su Veldern che rompere i coglioni : "Ridgell perché non ti teletrasporti via. O almeno usi un porta dimensionale".-
Ormai avvilito l'Arcimago cerca di fare due chiacchiere con il coleottero, decisamente più simpatico del ricordo del vecchio stracciacazzo.-
Osservando i ragni, Ridgell nota che sono gonfi e grondanti sostanze dall'aspetto oltremodo malevolo.-
Avverte quindi i compagni di fare attenzione perché, come da manuale del perfetto avventuriero, capitolo III, paragrafo 4, articolo 3, comma 2bis, di solito queste creature, quando colpite, esplodono irrorando del loro disgustoso e pericoloso contenuto, colui il quale le aveva trafitte.-
Subito Alkatel, dimostrando insolite doti di rigore, disciplina e comprendonio, tira una martellata pazzesca al ragno più vicino, facendone spruzzare il disgustoso mix di acido e veleno su mezza compagnia.-
Ridgell, che ha ritenuto più prudente stare vicino al coleottero che non ad Alkatel, sta trattando con lo stupido bestione (vista l'ambiguità del passaggio, sono costretto a specificare che per questa volta intendo il coleottero), onde permettere a lui un abbondante pasto ed a noi altre ore di meritato riposo.-
Il coleottero accetta di buon grado: mangia i quattro ragni uccisi, poi si allontana sazio e felice (si capisce che è felice dal fatto che lancia spruzzetti di urina maleodorante ogni pochi metri).-
Possiamo finalmente curarci e dormire qualche altra ora prima di ricominciare la nostra avventura nella grotta.-
Ridgell si mette i tappi nelle orecchie per non correre il rischio di sentire nuovamente la voce dell'elfomago.-
Alkatel si mette nella stessa posa che aveva Emon Pok all'inizio del turno di guardia, e guarda Tayga speranzoso….

mercoledì 11 aprile 2007

Nella grotta

Per passare il tempo, interminabile mentre si cammina immersi nel bianco più accecante e probabilmente infinito, Tayga chiede a Ridgell di parlare del suo mondo.-
Subito l'Arcimago si mette a raccontare alcune incredibili peculiarità di Veldern, tipo: ci sono gli dei (uno e trino), ci sono gli umani, ci sono le razze più antiche e potenti dei draghi e demoni, c'è sempre un cattivissimo che rompe il cazzo a tutti a cui noi abbiamo fatto il culo (perché siamo gli scomparsi), e tante altre interessantissime cose.-
Arriviamo, in un'immotivata atmosfera circense (Tayga lancia contemporaneamente fino a sei palle di neve nel coppino a Ridgell), ad una grande grotta, buia, inquietante, maleodorante, dalla quale promana un'aura di fetido terrore e mistico raccapriccio.-
Subito i quattro gonzi (i due evocati hanno visto cose che loro umani non possono neanche immaginare…) si catapultano felici attraverso l'imboccatura, scavalcano disinvoltamente i resti di varie creature, tra le quali sicuramente un Roc (nessuno si chiede chi o cosa possa uccidere un Roc per banchettarne con i resti), si fanno beffe delle più elementari regole del bravo esploratore in avanscoperta e, finalmente, giungono davanti alla trappola.-
La trappola, che noi esperti evocati diamo per scontato debba esserci, appare in tutta la sua bieca utilità sotto la dolorosa forma di una dozzina di dardi che Emon Pok, dopo aver fatto in modo di farli partire, evita con un passo laterale di tango, permettendo agli stessi di piantarsi nell'innocente, ma decisamente goffo, corpicino di Tayga.-
Tayga la prende (e li prende) abbastanza bene; si cura facendosi beffe di tutti gli altri, manda Emon Pok, con un rinforzino di Alkatel, Ailin ed Apelios, a raccogliere tutto il letame della grotta, scopre e disattiva la trappola, poi ordina a tutti di seguirla attraverso un sinistro pertugio apertosi non appena disattivata la trappola, ora decisamente maleodorante.-
Il sinistro pertugio porta in un lungo e buio budello, che porta in una grotta, da cui partono tre corridoi, che portano uno in un'altra grotta, gli altri due non lo sappiamo perché abbiamo preso il primo in quanto l'elfa, che crede di essere un nano, si orienta anche sottoterra e consiglia di prendere il corridoio numero uno, nonostante una divinazione del mago avesse dato come responso il corridoio numero tre, mentre Alkatel, per puro spirito di contraddizione, mettendosi le dita nel naso (e data la dimensione del dito, lacerandosi una narice), consiglia di prendere il numero due, Apelios intanto si schiera con l'elfa e spinge per il numero uno, Emon Pok approfitta per fare un ruttino, Tayga se ne sbatte, Ridgell si offende e manda tutti a cagare: morale andiamo per il corridoio numero uno, decisamente maggioritario.-
Come un'allegra comitiva di giovani lupetti ci accampiamo nel bel mezzo di un lunghissimo corridoio (si, si il proseguimento del corridoio numero uno), lanciamo alcuni inutili incantesimi per proteggerci da un fastidioso ticchettio che, immediatamente, riconosciamo come il rumore prodotto da una quantità spaventosa di zampe pelose di enormi ragni carnivori ed assetati di carne di gonzo.-
Anche dividendo per otto, il numero dei possibili e disgustosi animaletti resta evidentemente elevatissimo, quindi ci dividiamo i turni di guardia e di sonno, sperando di arrivare all'indomani ancora tutti interi.-
Per far passare il tempo Tayga estroflette dalla veste una lettera che le ha lasciato la puttana, contenente alcune utilissime informazioni su questo mondo: ci sono gli dei (uno e latrino), ci sono gli umani, ci sono le razze più antiche e potenti dei draghi e demoni, c'è sempre un cattivissimo che rompe il cazzo a tutti a cui noi dobbiamo fare il culo (perché siamo riapparsi), e tante altre interessantissime cose.-
Unica utilità, la spiegazione sulle due evocazioni: la prima ECEACLPE, che chiameremo LILLO il distruttore di mondi, in realtà non possiamo neanche nominarla, altrimenti arriverà ed in un attimo ci ucciderà tutti; la seconda, noi, siamo stati chiamati per le nostre doti di diplomatici e guide…..
Auguri……….