lunedì 26 gennaio 2009

La baita

Mentre stiamo felicemente chiacchierando, strasbattendocene le balle e facendoci beffe di tutto ciò che ci circonda, del tutto inaspettatamente veniamo di nuovo attaccati, questa volta da una coppia di teneri ed affettuosi grifoni in cerca del loro cibo quotidiano, abilmente coadiuvati da delle radici semisenzienti, cioè al livello di Alkatel, stritolanti e strangolanti.-
Subito i nostri eroi mettono in atto le loro infallibili e collaudate strategie:
La guardiana viene fagocitata da una radice e si fa di nebbia;
Ailin viene presa e stritolata da un’altra radice e va felicemente in coma;
Alkatel prova a liberare Ailin, prima con una spadata che avrebbe a malapena tagliato un fagiolino lessato, poi, come sempre sesquipedale campione delle mezze misure, con un fendente che per poco non raddoppia il numero di evocati nella compagnia;
Emon Pok si immobilizza, convinto di ingannare le radici con l’imitazione del palo della luce. Purtroppo su questo mondo la luce non l’hanno ancora inventata e le radici non ci cascano. Viene, quindi, giustamente preso e stritolato anch’esso. Verrà poi liberato dall’onnipresente tagliatore di tuberi Alkatel;
Tayga, resosi conto dell’inutilità dei compagni, fa la cosa più intelligente di tutte cioè protegge l’Arcimago dall’attacco del primo grifone;
Ridgell, prima colpisce il grifone con due simpatici incantesimi offensivi, poi lo addormenta. Il secondo grifone, decisamente incazzato, tanto da resistere al medesimo morfeico sortilegio, atterra allora a pochi metri dal potente usufruitore di magia. Ridgell, visto la velocità della mostruosa avicolità, deglutisce sonoramente e propone all’orrido pennuto uno scambio: la vita della sua addormentata compagna in cambio della nostra. Il grifone, fortunatamente il maschio della coppia, elaborato il difficile concetto, accetta e si allontana di qualche passo.-
In un attimo ci togliamo dai coglioni e Tayga cura Ailin ed Emon Pok.-
Questa volta attenti e guardinghi, inutilmente in quanto non ci attacca più nessuno, arriviamo alla baita.-
Qui la guardiana, resosi conto che la baita non è quella che aveva prenotato su internet per il week end, comincia ad apostrofare duramente, seppur idealmente, l’agenzia immobiliare che le aveva proposto l’ingannevole l’affare.-
Poi, di necessità virtù, sfodera tutte le sue inaspettate doti di brava padrona di casa e massaia e, nell’ordine:
Entra per prima, usufruendo del trattamento depilazione totale a caldo;
Spazza per terra e sistema il mobilio;
Prende dalla cassapanca i teli per la notte e delle torce alla citronella che pone poi, artisticamente, nel prospiciente giardino della baita;
Prepara la tisana ed augura a tutti buonanotte.-
Facciamo i turni di guardia.-
Nei primi tre, di Ailin, Alkatel ed Emon Pok, non accade nulla.-
Nel quarto, quello di Ridgell, veniamo attaccati da cinque enormi e maleodoranti scimmie urlatrici, probabilmente tifosi della fossa della fortitudo in astinenza….
Mentre Tayga si assicura che non provengano altri pericoli dallo spigolo sinistro posteriore della baita, gli altri combattono, riuscendo ad uccidere uno scimmione e a ferirne un secondo.-
Capiamo, intanto, che la guardiana, che aveva impegnato gli altri, forse è stata sconfitta ed uno degli antropomorfici animaloni la sta trascinando nella foresta con evidenti intenzioni di dimostrare agli amici le sue nuove doti di gourmet.-

venerdì 16 gennaio 2009

Combattiamo

Veniamo attaccati da:
un enorme serpentone, che trova gradevole ed opportuno mordere Ridgell e, circa nove metri più in la, avvolgere Emon Pok con la sua codona prensile;
un gigantesco e pluriquintalesco felino, che accetta l’invito di Alkatel che si sbraccia gigioneggiando ed esclamando frasi deliranti del tipo: “ qui micione, qui dallo zio, dai salta gattone, vieni in braccio, ecc.”;
una miriade di piccoli e velenosissimi serpentelli, fortunatamente tenuti a bada dalla guardiana.-
Subito mettiamo in atto un’astuta strategia che, soprattutto per merito di un magistrale uso della magia da parte di una insolitamente attiva Ailin, una volta recuperato Alkatel letteralmente spalmato sotto i quattrocento chili del felino, permette agli eroi di uccidere le due pericolosissime bestie.-
Compresi due serpentelli scappati all’animalesco genocidio della guardiana.-
Il germe del dubbio fa appena in tempo ad insinuarsi in alcune delle menti polineuroniche dei compagni, quand’ecco che dobbiamo sostenere un nuovo attacco, questa volta a cura di:
due smisurati e velenosissimi e pericolosissimi ragni di vetro che attaccano Emon Pok e Tayga;
due orribili e puzzolenti formichieri che attaccano Alkatel e Ridgell.-
Il geniale, ma incompreso Arcimago, che stava pensando ai cazzi suoi (ricorda cioè che l’orribile dimora del Più Tatuato è sicuramente di foggia demoniaca) lancia il formidabile sortilegio atto a polverizzare l’abominevole creatura, purtroppo il fato (stronzo come una merda) gli riserva un’amara sorpresa: il veleno del serpentone di cui sopra impedisce al seppur capace usufruitore di magia di lanciare l’incantesimo.-
Il formichiere, allora, piacevolmente intrigato da una strana creatura che, invece di prenderlo a spadate, si limita a fissarlo con severo cipiglio e ad apostrofarlo con parole che, seppur argute, sono purtroppo vuote di altri effetti, avvolge Ridgell con la sua lunga, umida ed urticante lingua ed inizia a trascinarlo nella foresta con l’evidente intento di offrire un simpatico happy hour tutt’altro che vegetariano agli amicucci.-
Ancora una volta Ailin dispensa incantesimi e randellate con il suo arco magico e con perizia ed ordine uccide il formichiere che aveva attaccato Tayga e i due ragni, uno dei quali astutamente tenuto sulla schiena dall’imbambolato Emon Pok.-
L’ottimo Alkatel, intanto, blocca il formichiere che ha intrappolato Ridgell mentre un inatteso aiuto giunge anche dalla guardiana che, estratto un coltellino svizzero multiuso, taglia la nauseabonda lingua, liberando così l’incolpevole e saggio Arcimago.-
A questo punto, come sempre, ci lasciamo andare alle più esecrande forme di piaggeria ed adulazione, onde manifestare il nostro riconoscimento ai reciproci tentativi, non tutti riusciti, di salvare uno la pelle o le palle dell’altro.-
Finiti i termini adulatori conosciuti (Alkatel fa prestissimo), il germe del dubbio di prima, ormai cresciuto a dismisura, inizia prepotentemente a dare i suoi effetti e gli eroi, stanchi ma reattivi, iniziano a chiedersi chi cazzo gli ha mandato contro, in così poco tempo ben due squadre di mostri ben organizzati.-
La risposta giunge immediata: boh?

lunedì 12 gennaio 2009

IL PIU’ TATUATO

Dopo un breve scambio di complimenti tra Tayga, incazzata perché si è sbucciata un dito nel tentativo di slacciarsi da sola il reggiseno, ed il Re, incazzato perché i re, si sa, per tirarsela un po’ sono sempre incazzati, accettiamo la missione (recuperare una reliquia di famiglia) e partiamo, accompagnati dalla guardiana sempre più troia e sgodevole e da un insopportabile messaggero che, dopo alcuni minuti, è tutto pappa e ciccia con la inutile troia di cui sopra.-
Nel breve tragitto che ci separa dai villaggi (che chiameremo, per non confonderci, Villaggio numero Uno con al comando Capo numero uno tatuato il giusto e Villaggio numero Due con al comando Capo numero due tatuato moltissimo), Tayga, ventilata sempiternamente dal più puro e nobile effluvio dello spirito evidentemente alcolico del suo Dio, continua a gentilizzare agli impotenti ed esterrefatti compagni frasi tipo:
Ma non ero io il papa di questo mondo del cazzo?
E questi elfi, negri di merda, chi cazzo credono di essere?
E questo Re, negro di merda, puzzone, parvenu snob ed ipodotato, frocio, analfabeta, miscredente, grasso e moscio, sudaticcio e mellifluo, palla di lardo malconservata e maleodorante più di una scoreggia di Emon Pok e forse più dei piedoni di Alkatel ….
Fortunatamente Tayga, resasi conto dell’enormità delle cazzate che sta dicendo, improvvisamente conscia che non esiste nell’universo una sostanza, viva o morta che sia, più puzzolente dei piedi di Alkatel, rinsavisce e smette l’insopportabile litania.-
Non appena Tayga smette di rompere i coglioni, ecco che si ergono baluardi dell’insostenibile trituramento testicolare Ridgell, il messaggero e la troia mai goduta.-
La puttana, infatti, simpatica come una murena attaccata al pisello, a fronte di una semplice, ingenua, brevissima, lievissima, innocente palpatina di Alkatel all’algida natica sinistra, taglia, purtroppo altrettanto lievemente l’irsuta gola del mononeuronico paladino.-
Ridgell, solo per far capire alla guardiana che anche lui oggi non è di buon umore, nell’ordine compie questo crescendo rossiniano di imperdibili perle di saggezza:
Lancia una palla di fuoco sulla guardiana. La troia mai goduta la annulla;
Dopo aver ricevuto la notizia di essere infestato da larve immonde e mortali, chiede al messaggero, come giusta punizione per la il suo omertoso (con la troia) silenzio, di tagliarsi un dito. Il messaggero rifiuta;
Lancia una palla di fuoco al messaggero. Lo stronzo, fortunatamente ferito, fugge;
Dopo aver ottenuto dalla troia l’assicurazione di non lasciarci le penne, lancia sul gruppo l’ennesima palla di fuoco. Le larve, uniche innocenti, simpatiche creaturine, come spesso accade, ci rimettono al posto di altri e dipartono felicemente da questo mondo….
Arrivati al Villaggio numero Uno con al comando Capo numero uno tatuato il giusto, non accade nulla di significativo e veniamo tosto dirottati al Villaggio numero Due con al comando Capo numero due tatuato moltissimo, che ci concede di andare al tempietto a recuperare la reliquia.-
Il capo è veramente il più tatuato che abbiamo fino ad ora visto. Ed è anche un po’ strano.-
Strana è anche la sua diroccata ed orribile dimora.-
Strano è anche il felino a sei zampe, Agip, che cavalca con disinvoltura.-
Strano è anche il suo gobbo e deforme servitore.-
Strano è il modo con il quale lui ed il servitore guardano, adoranti, Ailin e Ridgell.-
Strano è l’incantesimo che ci hanno lanciato addosso.-
Strano, il messaggero si è fatto di nebbia….
Strano, partiamo e dopo pochissimo veniamo attaccati, strano…..
Strano…..