martedì 30 gennaio 2007

Personaggi

E' il momento di capire meglio alcune peculiarità dei personaggi da voi ormai, spero, amati, partendo dai nativi di questo fantastico mondo creato da XarHelios quali il paladino Alkatel, il mistico Apelios, il sicario pentito Emon Pok ed il chierico Tayga, loro indiscusso ed infallibile capo, nonché gli evocati dal mondo di Veldern, cioè l'elfa Ailin e l'Arcimago Ridgell .-

Prima di lanciarci in uno studio accurato delle personalità dei nostri eroi, faremo qualche semplice esempio basato sulla linea teorico-pratica causa-effetto. In pratica descriveremo una situazione e le azioni che con ogni probabilità i nostri personaggi compiranno.-

1. LA COMPAGNIA ARRIVA DAVANTI AD UNA PORTA CHIUSA.

Tayga: Da bravo capo esamina con freddezza, lucidità e tempestività la situazione e, con ispirata saggezza, consiglia e coordina i suoi compagni indicando loro la strada più sicura da percorrere e la cosa più giusta da fare. In altre parole, sbotta un po' infastidita: "Allora vogliamo stare qui tutto il giorno? Volete aprire quel cazzo di porta?";
Emon Pok: Da abilissimo ex sicario, voglioso di compiacere il suo capo, cerca immediatamente le possibili trappole esistenti e, mediamente, le fa scattare tutte, ricevendo ferite da semimortali a decisamente mortali. Tayga deve, poi, consumare tutta la sua magia per curare il poveretto, mentre questo si fa un bidè rinfrescante al timo;
Ailin: Da astuta Elfa, qual è, soprattutto vista la sorte toccata a Emon Pok, lancia qualche utile sortilegio tipo "Rilevare la magia" o "Rilevare la vita" o "Sentire l'odore e quindi scovare con certezza eventuali tracce di basilico". Normalmente non funzionano e lei si apparta in un angolo con un broncio decisamente truffaldino;
Apelios: Finge una trance per mettersi in contatto con Xar. Per rendere più verosimile la situazione, racconta poi particolari assurdi tipo come era vestito il dio o che cosa gli ha afferto da bere. Ovviamente l'azione risulta del tutto inutile ai fini dell'apertura della porta, ma l'espressione ingenuamente adorante di Emon Pok, nonché l'odore dei suoi piedi, fa dimenticare a tutti l'ovvietà della cosa;
Alkatel: Comincia a sudare e iperventilare all'idea di dover fare qualcosa di utile per il capo e per la compagnia. In alcuni casi, per lo sforzo dovuto alla concentrazione, gli sfuggono anche rumorosissimi e mefitici peti. La sua inarrestabile fantasia, purtroppo non supportata da una versione adeguatamente aggiornata di software, fa si che promanino idee tipo: "Distruggiamo l'intera parete che sta intorno alla porta, così possiamo passare oltre senza aprirla". Normalmente la parete intorno, di granito, è spessa non meno di tre metri e l'unico attrezzo in nostra dotazione è un coltellino. Oppure: "Costruiamo un formidabile ariete o una grossa catapulta o un enorme trapano". Anche in questo caso vi lascio immaginare di quali materie prime ed utensili dispongano i personaggi che si trovano in un corridoio di roccia in una segreta umida, buia, deserta, ecc., ecc.. Tali idee vengono immediatamente bocciate ma, fortunatamente, Alkatel non se ne accorge sempre in tempo reale, la qual cosa permette poi agli altri di escogitare qualcosa di realizzabile;
Ridgell: A questo punto, normalmente, visto che le trappole le ha già fatte scattare Emon Pok, visto che gli incantesimi inutili li ha già lanciati Ailin, visto che le cazzate le ha già dette Alkatel, visto che Xar, seppur convocato dal virile Apelios si è fatto di nebbia, all'Arcimago non resta che aprire la porta….

giovedì 18 gennaio 2007

Sui monti

Subito dopo le solite formalità (rinfresco organizzato da catering di primissima, reciproci e falsissimi complimenti sulle acconciature e sulle vesti, pacche sulle spalle, non dai troll, ecc.) ce ne andiamo felici per la nostra strada, salutando Gerarld il fortunato, che decide di andare a espletare alcune necessarie ed indifferibili funzioni corporali nei gelidi boschi.-
Gunnar, invece, ci frantuma i marroni ripetendo all'infinito che dobbiamo trovare il modo di convincere Dookan a non fare la guerra a quel bravo ragazzo di Torvill.-
In effetti il bravo ragazzo Torvill ha semplicemente:
q Screditato Dookan di fronte all'intera popolazione, dandogli anche del frocio;
q Distrutto il decalogo delle regole di Dookan, facendosene pubbliche beffe;
q Trombato le servette preferite di Dookan, traendone non poco godimento;
q Sterminato diligentemente tutti quelli che erano rimasti dalla parte di Dookan;
q Fatto incazzare in modo terribile gli orchi e orchetti, che invece di Dookan erano alleati;
q Fatto sapere che tifa Fortitudo e Juventus.-
Fortunatamente, per renderci più facile il compito, siamo costretti a portare al già bendisposto, nonché Virtussino ed Interista Dookan, il corpo scorticato e bollito del suo fedele minatore Travis.-
Ailin e Ridgell esprimono alcune legittime perplessità sulla riuscita della trattativa e convincono Tayga (sollevata dal non dover decidere se dividere con altri i pezzi del cristallo, in quanto ora fusi in un unico pezzo…) a provare a contattare Xar, ma il suo Dio, tanto giusto quanto beffardo, e probabilmente non troppo virile, è impegnato sull'altra linea con il suo servile pupillino preferito, il mistico Apelios.-
Apelios, riavutosi dalla trance durata appena tutta la notte, così da saltare astutamente tutti i turni di guardia, ci dice che Xar, apparsogli agghindato con un'agghiacciante vestaglina rosa ed orrende ma caldissime pantofolone di pile viola a forma di Puffo, gli ha fatto vedere un posto di blocco sulla strada principale.-
Subito gli strateghi del gruppo infastidiscono Tayga con i loro formidabili piani di attacco:
q Alkatel propone di assaltare il posto di blocco durante le ore più gelide della notte, nel buio più completo, possibilmente nudi e all'arma bianca così da non fare rumore, in modo da prendere i trenta o più idioti di sorpresa e sterminarli tutti fino alla terza generazione futura;
q Emon Pok fa notare che è male uccidere a meno che non sia proprio l'unica soluzione possibile;
q Ailin aggiunge un importante e geniale contributo proponendo di purgare il mulo, svuotargli l'ampolla rettale ed infilargli il neofuso cristallo (con tanto di indispensabile sacchetto schermante) così da renderlo irrimediabilmente puzzolente, ma inaccessibile;
q Emon Pok fa notare che non è bene infastidire gli animali a meno che non sia proprio l'unica soluzione possibile;
q Apelios consola lo stallone, che sta vendendo otturare la sua più piacevole possibilità di sollazzo;
q Emon Pok fa notare che, per il bene di molti, è necessario il sacrificio dell'uno;
q Apelios condivide, specialmente se l'uno è un altro;
q Ridgell fa garbatamente notare che in un posto di blocco ben fatto (e se questo lo hanno predisposto quelli che stanno distruggendo tutti i monasteri, è sicuramente ben fatto) quasi certamente le guardie sono divise in turni che permettano loro di coprire in ogni istante e con sicurezza l'intero sbocco della valle, magari con presidi di arcieri e avanguardie di abili, silenziosi, non miopi e letali sicari;
q Emon Pok fa garbatamente notare che non è bene essere sicari, a meno che non sia proprio l'unica soluzione possibile;
q Ridgell fa altresì garbatamente notare che la nostra missione non è sorpassare il posto di blocco affinché anche solo uno di noi tocchi la terra al di là dello stesso esclamando le catartiche ed ormai non più usate parole: "pace libera tutti", ma riuscire a passare tutti (mulo con cristallo nel culo compreso…) vivi, indenni, ed in grado di camminare, intendere e volere;
q In definitiva Ridgell consiglia di aggirare il posto di blocco;
q Lo stallone lancia molteplici nitriti di approvazione all'idea di Ridgell, il mulo è indeciso….;
q Emon Pok fa altresì garbatamente notare la sua approvazione addormentandosi.-


E' giunto il momento della decisione e, come sempre, l'affidiamo democraticamente all'infallibile, adamantino, rapido, caustico ed unico giudizio del nostro indiscusso capo: Tayga.
Tayga si prende un nanosecondo per analizzare tutti i pro e i contro delle strategie formulate dai suoi fidati e, con equanime, sinottica, ponderata ma solerte manifestazione di autorità, decide di seguire l'unica proposta che non le sembri una cazzata pazzesca, cioè quella del Mago.-
Apelios approva sereno, la decisione del suo capo.-
Emon Pok, nel sonno, si rotola felice sulla schiena e fa la bicicletta con le gambe per far capire che è anch'esso pacificamente soddisfatto di quest'idea.-
Ailin è dispiaciuta, ma solo dal non poter far vedere a tutti quanto è brava a svuotare un'ampolla rettale.-
Il mulo, ancora incerto, ma vendicativo, lascia cadere una calda, maleodorante ed appiccicosissima boazza su uno stivale di Ailin.-
Alkatel gioisce felice dando grossi "cinque" a tutti con le sue enormi manone, perché non ha capito che Tayga ha scelto il piano del Mago.-
Partiamo abbandonando la strada principale e cerchiamo sentieri alternativi sui quali inerpicarci.-
Quando troviamo delle odorose tracce, quasi sicuramente di Gerarld lo sgravato, decidiamo di seguirle, certi che ci condurranno su piste percorribili.-
Solo ora comincia subdolamente ad insinuarsi in Alkatel il germe del dubbio che non si stia seguendo pedissequamente il piano da lui così ben congegnato.-
Raggiungiamo Gerarld lo strozzino che, in cambio dello stallone, ci fornisce alcune utili informazioni, tra le quali dove trovare altra carta roccia e dove trovare una grotta per passare la notte senza morire di freddo.-
Nella grotta, però, c'è anche un simpatico draghetto.-
Contemporaneamente allo squarcio di comprensione che avviene nel turbinoso cervello di Alkatel, che capisce solo ora che non andremo al posto di blocco a farci massacrare dai trenta umani, Ridgell inizia a balbettare frasi sconnesse il cui significato si potrebbe provare a sintetizzare così: "drago, denti, carta roccia, tesoro, grotta, caldo, drago, male, bestia immonda, drago, ucciderlo, presto" .-
Emon Pok fa notare che è accettabile uccidere i draghi, esseri non devoti a Xar e maleodoranti, soprattutto quando è l'unica soluzione possibile.-
Alkatel, dapprima furioso per l'inconsueto barlume di comprensione in lui scaturito, appare poi intimorito dall'idea di dover affrontare un drago, ma infine vede scemare la propria rabbia quando si rende conto che un drago non l'ha mai visto e che, tutto sommato, che cosa vuoi che sia se non un pollo troppo cresciuto?
Ormai rappacificato con tutti, il coraggioso, buono e nobile Alkatel che, facendone la media, ha cuore e cervello di dimensioni normali, scambia un altro gioioso giro di "cinque", azzerando definitivamente la sensibilità delle già intirizzite mani dei suoi compagni.-
Dopo aver lasciato un finalmente sereno mulo nel bosco, giungiamo alla grotta del drago.-
Subito Ridgell (trasfigurato dalla brama di uccidere l'immonda bestia) si offre di andare a vedere per descriverla.-
Alkatel, ormai contagiato dalla furia omicida del Mago, propone di andare tutti, così da poterlo attaccare insieme.-
Solo nell'ultimissimo tratto Ridgell si affaccia all'imboccatura della grotta e vede l'immonda, puzzolente, orrenda, mefitica, stupida bestia acquattata e dormiente a pochi metri da lui.-
Stiamo per attaccare l'abominio quando Ailin, con cipiglio severo ed incorruttibile, propone a tutti di riposare prima dello scontro che, sicuramente, si rivelerà lungo, sanguinoso, forse per alcuni mortale…

giovedì 11 gennaio 2007

Dai Subumani

…… non lo troviamo, ma almeno è passata la puzza terrificante …… puzza che riprende, questa volta però causata da un emozionato Ridgell, non appena Tayga, a seguito di una simpatica pioggerella marroncina, volge il suo più terrificante sguardo sull'incolpevole Mago.-
Ridgell, tanato con ancora in mano una maleodorante ed indubbiamente marroncina pozione appena esplosa, non può dare la colpa a nessuno e cerca allora di distrarre Tayga facendole osservare l'enorme erezione dello stallone di Apelios, che non cessa i capibili tentativi di ingropparsi il mulo di Ailin (lo stallone, non Apelios), e sottoponendole il famoso indovinello della chiara d'uovo e della donna.-
Mentre l'intuitiva Ailin si soffoca dalle risate (purtroppo solo per quello…) Tayga ed Alkatel cercano di venire a capo dell'indovinello, Emon Pok approfitta per farsi un bidè rinfrescante al timo ed Apelios, calatosi nella parte, dà alcuni utili consigli al mulo.-
Quando ormai il gelo sta per far trapassare gli evocati, ecco che apparire Gunnar che ci implora di non tornare da Torvill e ci promette di darci quello che vogliamo (un altro cristallo, un libro di magia, altre pagine per il libro di magia, una pompa, diventare paladino, volersi tutti quanti bene e non mentire a nessuno, pregare, più caldo, tornare a Veldern, la soluzione dell'indovinello della chiara d'uovo, tenere fermo il mulo, rendere impotente lo stallone, ecc., potete indovinare chi ha pensato cosa).-
Gunnar, che in realtà si dimostra un giocatore di poker incallito, ci porta invece Gerarld (altro infame, grandissimo figlio di puttana, bieco mentitore, bevitore incallito, gran guzzatore di battone malpagate ma compiacenti).-
Insieme i due lestofanti ci convincono ad andare dai subumani, con il patto di salvare, se necessario, l'inutile vita di Gerarld il codardo.-
Entriamo, dopo una lunga galoppata su due esseri enormi, mostruosi e puzzolenti, e aver visto l'interessante fine di Travis (1/2 crocifisso, ¼ scuoiato, ¼ bollito), in una caverna grande, fredda (su questo mondo di cose calde ne ho trovate poche fino ad ora…), permeata di sacralità, tanto che nessuno fiata più.-
Da questo momento Gerarld il codardo ci dice di rispettare il massimo silenzio e noi, a parte qualche peto di Emon Pok e diversi rutti di Alkatel, ci adeguiamo.-
Appena arriviamo dai subumani; trenta orchetti, due enormi troll, due gunnaroidi ed un orco gigantesco, trasformiamo l'appellativo Gerarld il codardo in Gerarld il prudente.-
Nel silenzio appena creatosi una fragorosa e gioiosa risata prorompe tanto improvvisamente quanto inopportunamente: è Tayga che finalmente ha capito l'indovinello della chiara d'uovo.-
Alkatel, unico a non averlo ancora risolto, mette il broncio e va nell'angolo più lontano estraniandosi dall'importante riunione che sta per avvenire.-
Ridgell si offre immediatamente di aiutarlo, mimandogli l'intenzione di fare uno schizzo per aiutarlo a capire….
L'orco, indifferente al dramma Alkateliano, si rivolge al solo Gerarld il prudente (divenuto ora Gerarld il decisamente pallido), con queste rimbombanti, ma comprensibili parole: "perché mai non dovremmo onorarti del medesimo trattamento riservato gioiosamente (per noi) a Travis, visto che ai fallito completamente la missione a te affidata?"
Gerarld, ora chiamato lo scagazzante, risponde all'orco, nel quale Ridgell ha riconosciuto l'inconfondibile accento di chi ha studiato ad Oxford, più o meno con queste scagionanti parole: "io non c'entro niente, è tutta colpa di Elghen, Dookan, Sjoreen, Mister T, Gulf e Wulf, Torvill , Travis, Torlan, Gunnar, il mulo, lo stallone, io non ho colpe, chiedilo a questi stronzi sconosciuti che stanno qui intorno a me con espressione ebete".-
Certi dell'improbabilità di un proseguo bonario, ci prepariamo a ricevere un quantitativo di dolore ragguardevole, quand'ecco che il nostro capo ci fa capire perché lo è: estrae il cristallo accecando tutti per un attimo.-
Sir Orco, che non vuole essere da meno, manda un troll a consegnare a Tayga un altro cristallo.-
Subito dopo solite formalità: rinfresco organizzato da catering di primissima, reciproci e falsissimi complimenti sulle acconciature e sulle