giovedì 25 febbraio 2010

Il Sogno - bis

Prima di partire per cercare di raggiungere Culo e Camicia e recuperare i due medaglioni per Liu Gin (che avranno su di lei il medesimo effetto delle noccioline su Superpippo), decidiamo di mangiare qualcosa. (chi vuole le mie razioni? Ho troppe razioni nello zaino. Chi vuole qualche razione?)-

Si incarica Alkatel di preparare la sua famosa focaccia lievitata rossa, ma il pranzo si trasforma in un tentativo di avvelenamento.(………..,ho anche una fiaschetta di spirito dei nani, chi la vuole? Ho troppa roba nello zaino, devo alleggerirmi!)-

Primo perché il volenteroso ma lentissimo paladino ci mette un'ora in più del previsto, tanto che Ridgell, notoriamente astemio anonimo, viene indotto da Balakov in tentazione alcolica. (Ho due borracce d’acqua. Per me sono troppe. Ne vuoi una Balakov?) -

Il bravo Arcimago perde praticamente ogni facoltà intellettiva nel giro di pochi minuti; ne approfitta per intavolare una stranamente interessante discussione con Alkatel. (Alkatel vuoi una balestra? Ho una piccola balestra leggera con 30 quadrelle. Tu sei così abile che penso ti possa fare comodo. Non la vuoi? Sei proprio sicuro?)-

La focaccia è rossa in virtù di una mortifera polverina che il mononeuronico ha abbondantemente cosparso sull'incolpevole prodotto lievitato.(Ho tante cose nello zaino, ma non trovo una pozione contro le lesioni da agenti irritanti e caustici!)-

Basta a Ridgell mangiare un'altra focaccia tagliata con lo stesso coltello usato per la mortifera, per procurarsi ustioni di terzo grado alla lingua. (Balakov, vuoi il mio pugnale? Non l’ho mai usato e neppure contaminato con la focaccia di Alkatel, ma potrebbe essere una buona idea per renderlo più potente e causare maggiori danni…….. cosa ne pensi? Aaaah, non lo puoi usare? Pazienza!)-

I compagni bastardi, poi, gli tendono un subdolo inganno nascondendo un pezzetto di tale orrenda arma infiammante tra altri innocui pezzi di focaccia. (Apelios nobile mistico, sono sicuro che queste potenti pergamene saranno più utili a te che a me. Ti imploro, prendile, alleggeriscimi da questo pesante carico di potere. Al massimo puoi sempre utilizzarle come tovagliolo mentre mangi la focaccia……!)-

L'Arcimago, già provato dalle circostanze, cade nel tranello e, tra un colpo di tosse ed un bicchiere di pozione, sbrocca completamente e, nell'ordine:

  • Si denuda e lava la tonaca ma, essendo inesperto, sbaglia il candeggio e la fa diventare di colore marroncino slavato (Come il mistico Sanfrancesco, ho deciso di rinunciare alla mia veste e d’ora in poi mi coprirò solo di un succinto perizoma e dalla mia barba…….., appena sarà abbastanza cresciuta!) ;

  • Cambia gli stivali con un paio di sandali consunti;

  • Comincia a donare i suoi oggetti più cari ai compagni (la daga, la balestra leggera, il pugnale da corpo a corpo, ecc.);

  • Guarda Tayga, soprattutto il culo, e riconosce di essere un suo umile servitore (Grande Papessa, evocatrice di straordinari poteri, è stata la tua parola illuminante a fare di me un uomo nuovo. Guarda come mi sto trasformando, sotto i vostri occhi. Nulla di ciò che faceva di me un mago egocentrico e dominatore è rimasto in mio possesso!) ;

  • Indossa un cilicio purificatore. (Ora prendo questi frutti urticanti con cui le proto-scimmie ci anno bersagliato e ne farò uno strumento di penitenza e purificazione.) -

I compagni non si preoccupano più di tanto, sono però infastiditi dal continuo tentativo dell'ormai umilissimo Arcimago di donare loro tutti gli oggetti che gli capitano a tiro. (Ailin, mia cara, non necessiti di una piccola balestra con 30 quadrelle? No? Ne sei proprio sicura? Guarda che ne garantisco l’efficienza!)-

Mentre ormai Ailin ed Apelios stanno decidendo di rimandarlo ad Assisi, Ridgell ritorna in sé, bestemmia una dozzine di divinità a caso ed esorta i mentecatti a partire a dorso di Roc verso la destinazione da tempo decisa. (Apelios, mio caro mistico, pensavo di abbandonare qui la spada anti-magia……., che ne dici. Non si abbina al mio nuovo stato di purificata umiltà. No? Non credi che possa abbandonarla? Allora ti prego, prendila te!)-

Arriviamo lontanissimi dalla meta, perché il grosso pollo ha le paturnie e ci lascia ai margini di una impenetrabile giungla; rigogliosa e sicuramente pericolosissima. (Ecco Alkatel, per accender il fuoco dell’accampamento questa sera puoi utilizzare come esca la pergamena su cui sono scritti questi inutili incantesimi.)-

Infatti, veniamo cooptati da un gruppo di esserenculi semielfeschi che ci portano al loro accampamento e ci costringono a bere un intruglio maleodorante.-

Non vedendo differenze con quello che beviamo di solito, sottostiamo alla strana richiesta. (Cari ospiti, non ho da ricambiarvi con un dono di mie pozioni…….., purtroppo non no ho più da regalarvi…..!)-

Dormiamo e sogniamo. (Ah, come sono leggero! Sarà il mio nuovo stile di vita, o la broda che abbiamo ingerito?)-

Sogniamo il Chin, morto insieme alle due figlie, che ci dice di essere stato ucciso dal finto guardiano che probabilmente, seppur evocato da Eceaclpe, adesso serve un altro padrone e quindi potrebbe anche non volerci uccidere.-

Aggiunge poi che se dovremo uccidere migliaia di demoni nessun problema.-

Ci saluta, ma non ci svegliamo, qualcuno ci trattiene.-

Probabilmente un altro stracciacazzi che ci vuole assoldare per un'altra missione….

Alkatel si scaccola con il bastoncino che improvvisamente…………….. (No, no, Alkatel, non insistere, non chiedermi di prendere questo bastone indubbiamente magico. Io non sono più il mago di prima. Nulla di ciò che troveremo o che ci verrà donato dovrà incrementare ulteriormente il mio potere e inasprire nuovamente il mio carattere. Ora sono un altro uomo……., un uomo nuovo…….., un Sanfrancescano……….)


mercoledì 24 febbraio 2010

Il Sogno

Prima di partire per cercare di raggiungere Culo e Camicia e recuperare i due medaglioni per Liu Gin (che avranno su di lei il medesimo effetto delle noccioline su Superpippo), decidiamo di mangiare qualcosa.-

Si incarica Alkatel di preparare la sua famosa focaccia lievitata rossa, ma il pranzo si trasforma in un tentativo di avvelenamento.-

Primo perché il volenteroso ma lentissimo paladino ci mette un'ora in più del previsto, tanto che Ridgell, notoriamente astemio anonimo, viene indotto da Balakov in tentazione alcolica.-

Il bravo Arcimago perde praticamente ogni facoltà intellettiva nel giro di pochi minuti; ne approfitta per intavolare una stranamente interessante discussione con Alkatel.-

La focaccia è rossa in virtù di una mortifera polverina che il mononeuronico ha abbondantemente cosparso sull'incolpevole prodotto lievitato.-

Basta a Ridgell mangiare un'altra focaccia tagliata con lo stesso coltello usato per la mortifera, per procurarsi ustioni di terzo grado alla lingua.-

I compagni bastardi, poi, gli tendono un subdolo inganno nascondendo un pezzetto di tale orrenda arma infiammante tra altri innocui pezzi di focaccia.-

L'Arcimago, già provato dalle circostanze, cade nel tranello e, tra un colpo di tosse ed un bicchiere di pozione, sbrocca completamente e, nell'ordine:

  • Si denuda e lava la tonaca ma, essendo inesperto, sbaglia il candeggio e la fa diventare di colore marroncino slavato;

  • Cambia gli stivali con un paio di sandali consunti;

  • Comincia a donare i suoi oggetti più cari ai compagni (la daga, la balestra leggera, il pugnale da corpo a corpo, ecc.);

  • Guarda Tayga, soprattutto il culo, e riconosce di essere un suo umile servitore;

  • Indossa un cilicio purificatore.-

I compagni non si preoccupano più di tanto, sono però infastiditi dal continuo tentativo dell'ormai umilissimo Arcimago di donare loro tutti gli oggetti che gli capitano a tiro.-

Mentre ormai Ailin ed Apelios stanno decidendo di rimandarlo ad Assisi, Ridgell ritorna in sé, bestemmia una dozzine di divinità a caso ed esorta i mentecatti a partire a dorso di Roc verso la destinazione da tempo decisa.-

Arriviamo lontanissimi dalla meta, perché il grosso pollo ha le paturnie e ci lascia ai margini di una impenetrabile giungla; rigogliosa e sicuramente pericolosissima.-

Infatti, veniamo cooptati da un gruppo di esserenculi semielfeschi che ci portano al loro accampamento e ci costringono a bere un intruglio maleodorante.-

Non vedendo differenze con quello che beviamo di solito, sottostiamo alla strana richiesta.-

Dormiamo e sogniamo.-

Sogniamo il Chin, morto insieme alle due figlie, che ci dice di essere stato ucciso dal finto guardiano che probabilmente, seppur evocato da Eceaclpe, adesso serve un altro padrone e quindi potrebbe anche non volerci uccidere.-

Aggiunge poi che se dovremo uccidere migliaia di demoni nessun problema.-

Ci saluta, ma non ci svegliamo, qualcuno ci trattiene.-

Probabilmente un altro stracciacazzi che ci vuole assoldare per un'altra missione….

Alkatel si scaccola con il bastoncino che improvvisamente……………..

lunedì 22 febbraio 2010

RITORNO DAL RE NON MORTO

Visibilmente scossi dalla sparizione del drago e dell'Arcimago i nostri eroi cincischiano allegramente, sputtanando minuti preziosi (ma non possono saperlo), cercando un modo per recuperare il loro coraggioso compagno scomparso (argutissimo gioco di parole…).-

Quando ormai il dubbio di averlo perduto diventa certezza, ecco che un fastidioso suono disturba la quiete della sera.-

Tayga riceve una comunicazione telepatica che l'avverte che l'astutissimo Alkatel, millantando una strana ed immotivata, ma sicuramente tempestiva stanchezza, stia in realtà appartato dal gruppo per spiare un gruppo di dementi trogloditi rossoneri che corrono dietro ad un oggetto di forma similsferica.-

Redarguito il bieco mentitore, gli eroi tornano da Oxema l'onesto che, per l'occasione, appare decisamente più cauto e gentile della volta precedente.-

Forse anch'esso milanista…..

Accetta subito di darci la sbobba e condurci al portale dove, al solito e vantaggioso prezzo di due elfi sgozzati al posto di uno, passiamo e torniamo sull'isola del Re Non Morto.-

Qui veniamo accolti dal Re, da Balakov e da una terza figura avvolta in un nero mantello, che viene subito tanata: Ridgell.-

Sbrigate le solite e fastidiosissime formalità, veniamo a conoscenza che il vero ed impellente problema è che Amadori (il grosso, maleodorante e per l'occasione impazzito pollo) è veramente fuori di testa e sta distruggendo tutto quello che gli capita a tiro di becco.-

Il Re ci chiede di attaccarlo per distrarlo mentre lui cercherà di dargli la sbobba.-

Amadori, abitudinario come tutte le enormi mostruosità avicole, mangia il braccio destro di Alkatel e se ne sbatte degli attacchi di chicchessia.-

Quando tutto sembra ormai perduto, Liu Gin prende la sbobba e, con uno sguardo di intesa con il Re Non Morto, inizia a volare (invero sembrano due esseri uno sopra l'altro) verso Amadori, lo blocca a mezz'aria e gli scodella su un piatto d'argento il ghiotto manicaretto che il pollo sbaffa in un istante.-

L'effetto è lo stesso dei cappelletti e la salama da sugo per Alkatel: Amadori inghiotte il tutto, emette un rutto ciclopico e se ne va felice a fare il meritato pisolino postprandiale.-

Il Re Non Morto a questo punto:

  • Cazzia Liu Gin per la strana azione poc'anzi avvenuta;

  • Racconta un troiaio di cose che mi sono dimenticato (meglio la prossima volta le cose importanti dirle in prima serata….);

  • Ci comunica che il Conte e l'Evocatore sono morti, probabilmente per mano di "Culo e Camicia";

  • Ci chiede di nominarlo signore dell'isola e di alcuni isolotti confinanti. Noi accettiamo, tanto non sono mica nostri;

  • Ci dice che Chijan (la mignotta) ha fatto veramente bene a mandarci qui!

  • Ci dice che Tayga & C. ha fatto veramente bene ad evocare i fenomenali Ailin e Ridgell!

A questo punto all'Arcimago scoppiano i coglioni e dice anche ad Ailin l'orrenda verità: se l'avessimo capito, avremmo potuto tornare su Veldern!

Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!

Ci tocca andare da quei due froci di Culo e Camicia.-

Sempre meglio che dal Re Stronzo.-

Ancora meglio che dal sicario che ci ha promessi di farci il culo.-

Apelios a parte……

mercoledì 10 febbraio 2010

DA OXEMA L'ONESTO

Oxema non c'è, fortunatamente ci intrattengono alcune topone spaziali.-
Ridgell si ritira in una confortevole suite dotata di idromassaggio, cestino di fragole, champagne ghiacciato, collezione completa di tex, con la sorellina, più giovane ma non meno esperta, dell'elfa nera.-
Il cubo si accontenta di una topona rossa fiammeggiante.-
Gli altri, rifiutata la terza biondissima e troissima topona, ognuno per validi motivi, vanno a letto rosicando.-
Nel bel mezzo della notte il cubo e Ridgell, con grande disinvoltura, attaccano Apelios, lo mandano in coma e prendono il prezioso opale.-
Subito accorrono gli altri, giusto in tempo per beccarsi altri utili sortilegi dell'Arcimago e alcune devastanti asciate del cubo.-
Dopo un cruento combattimento, l'arrivo delle tre tope nella loro vera e demoniaca forma, risveglia i due eroi soggiogati.-
Seguiranno cure, scuse, cure, scuse, tarallucci e vino.-
Ridgell, tanto per cambiare, non si ricorda un cazzo (a parte la topona).-
Il mattino dopo arriva quel gran figlio di puttana di Oxema che sta all'onestà quanto Alkatel all'intelligenza.-
Noi non gli diamo la soddisfazione di lamentarci della strana ospitalità, anzi gli proponiamo subito lo scambio opale/sbobba + ritorno.-
In modo del tutto inaspettato Oxema non accetta con entusiasmo l'equa proposta, ma ci chiede di andare ad uccidere il drago madre.-
Ridgell, unico a rendersi conto che tale duello non è minimamente alla portata della compagnia, sta per mettere le mani addosso ad Oxema (che sembra una capra troppo cresciuta, ma molto più puzzolente), quand'ecco che la voce che da sempre sente su questo mondo gli dice: "Fallo!".-
Subito Ridgell, con l'espressione più candida possibile replica: "Arbitro non sono stato io!", poi, capito l'arcano senso della parola, spiega agli altri che l'unico modo per sconfiggere l'immonda, stupida e maleodorante pollastra è quello di utilizzare il suo più potente sortilegio.-
Subito Ailin ed Alkatel si offrono di accompagnare l'Arcimago, mentre gli altri più pavidi compagni si fanno di nebbia.-
La spiegazione che l'incantesimo potrebbe indifferentemente eliminare solo il drago (e Ridgell) o l'intero mondo, dona a tutti il coraggio per intraprendere la gioiosa caccia alla mostruosa avicolità.-
Partiamo e, appena avvistato il mostro, l'Arcimago estrae un nero cilindro, completamente ricoperto di simboli di protezione.-
Con un cenno del capo saluta i compagni e si incammina verso il drago, toccando uno dopo l'altro i simboli che, con un piccolo lampo, scompaiono liberando la preziosa pergamena.-
La bestia immonda percepisce, nonostante la distanza, l'enorme potere di tale magico oggetto, ma nulla può fare se non guardare terrorizzata e con occhi bovini seppur avicola, l'Arcimago che inizia a salmodiare parole forse mai sentite su questo continente.-
Al termine del lento ed ipnotico salmodiare solo tre lampi preannunciano la sparizione della bestia, di Ridgell e di qualcosa d'altro…..

giovedì 4 febbraio 2010

Il Drago

Un drago tutto per noi: troppo bello!

Lo attacchiamo, ognuno con tecniche personalissime ed efficaci:

  • Ailin lancia utili sortilegi di potenziamento su tutti, poi estrae il leggendario arco elfico e fa tre ferite al drago;

  • Apelios inizia spostandosi nervosamente a destra e a sinistra, poi viene ipnotizzato dal drago che lo costringe a portargli l'opale, poi lancia un colpo che gli ritorna indietro, poi si mette a piangere dalla disperazione;

  • Il cubo, Ridgell in forma demoniaca e i dieci Alkatel (sobh) attaccano il drago facendogli migliaia di ferite;

  • Tayga si trastulla lanciando utili incantesimi benedicenti ai compagni;

  • Alkatel prende l'opale ed il drago lo inghiotte in un boccone. Verrà poi sputato fuori senza armatura e con la pelle liscia come quella di una pesca;

  • Ridgell, che si è rotto i coglioni di attaccare fisicamente, lancia un dito della morte;

  • Tayga, che si è rotta i coglioni di benedire, lancia un dissanguamento;

  • Tayga e Ridgell, guardandosi stupiti, muoiono;

  • Balakov, che fino a quel momento era solo stato inutile, decide di essere anche dannoso. Con fare circospetto passa dietro al drago, beccandosi un dolorosissimo colpo di coda, poi tocca il tesoro della bestia.-

Dal tesoro, sotto gli occhi esterrefatti dei compagni e terrorizzati del drago, promana una malevola nebbiolina che lascia di Balakov solo un mucchietto di polvere.-

Fortunatamente polverizza anche il drago.-

Sfortunatamente pota le estremità degli incolpevoli Tayga e Ridgell, trascinati dai volenterosi, ma incapaci e lentissimi compagni.-

Tayga, in quanto iscritta alla CGIL, viene subitamente resuscitata e rigenerata dal servile Apelios.-

Il povero Arcimago, privo degli arti inferiori e di tutela sindacale, viene portato dal re goblin.-

Si sprecano i goffi tentativi di rincuorarlo del paladino e degli altri insensibili compagni: "Ci vai a piedi? Non essere nervoso fai due passi?"

Anche questa volta un miracoloso colpo a tradimento di Ailin sulla coppa dona a Ridgell il consueto e meritato oblio.-

Una volta rianimato e rigenerato anche l'Arcimago, che preferisce non ricordarsi un cazzo, il subdolo Apelios gli dice di avere tre notizie, una buona, una brutta, una bruttissima.-

Nell'ordine:

  • Oxema l'onesto sarà contento della morte del drago;

  • Il drago era solo un cucciolo inesperto ed incapace di difendersi;

  • La mamma del drago, invero un po' più esperta, sarà abbastanza incazzata quando ci incontrerà…..

Ce ne fottiamo allegramente pensando che, tutto sommato, essendoci liberati dell'inutile Balakov, non possiamo che migliorare…..