giovedì 30 novembre 2006

Primo Interludio

Mentre Ridgell, colpito dalla dotta eloquenza di Tayga, pensa alle pere dell'elfa Nera ed ai canoni di Elios, Xar (….se in un altro universo esiste una Trinità, qui potrà ben esistere una duità….), con metodi decisamente sbrigativi ed al limite della maleducazione, gli ricorda che il nome del paese nel quale i quattro dementi hanno deciso di andare non è Torvill, bensì Torisk.-

Ovviamente Ridgell aveva teso un astuto tranello a Xar, per vedere se era attento e per testarne la tanto decantata infallibilità.-

Xar era attento.-

Xar è infallibile.-

Xar è però anche un grandissimo cioccapiatti.-

Infatti, millantando un importantissimo consesso di deità, il tanto giusto quanto severo dio ha bellamente piantato in asso i suoi quattro incapaci chierici (con appendice di evocati al seguito), per andare ad allietare i suoi divini colleghi con celestiali effluvi delle sue canne.-

Alcuni maligni hanno, invece, giurato e spergiurato che Xar in realtà sia andato ad un corso di recupero serale per deità lavoratrici, organizzato dalla cigielle, preparatorio al concorso universale per il passaggio alla qualifica superiore di trinità.-

Noi, evocati e non, non crediamo a tale infamante accusa, ma siamo certi che alla prossima occasione Xar saprà farsi perdonare.-

Comunque in bocca al lupo per il concerto.-

Ridgell, Arcimago.-



giovedì 23 novembre 2006

Verso Torisk

Sjoreen, con la mascella ancora anchilosata, ci porta a fare spesucce in giro per il paese.-
Andiamo dal mercante (simile a Farabut del mio amato Veldern) che ci aveva offerto una indecorosa miseria per le nostre mercanzie, il quale, non appena vede Sjoreen e ne valuta le indubbie potenzialità aspiratrici, ci ricopre di monete d'oro, argento e mirra.-
Subito, devastati psichicamente dall'immeritata ricchezza, ci mettiamo a spendere come comari impazzite dall'abuso di televendite, acquistando costosissime vesti, ampolle di profumi, inutili monili, che ci verranno poi puntualmente rubate.-
Ormai rassegnato all'idea di essere raggiunti dall'ennesimo chierico, Ridgell impiega il tempo per copiare altri due incantesimi sul suo preziosissimo libro, mentre Ailin smoccola in almeno quattro lingue qui ancora sconosciute.-
Partiamo, permeati della ingenua gaiezza tipica delle adolescenti pre-menarca, con i nostri piccoli e puzzolenti pony, mentre il mistico distruggi tesori ci raggiunge in groppa ad un magnifico stallone in calore.-
Mentre il mistico – Apejol - racconta una quantità sfacciata di cazzate giustificative per la perdita dei tesori (tipo finanziaria…) Emon Pok fa a gara con lui su chi è più bravo ad adulare e blandire l'incapace e provvisorio capo del loro insulso consesso chiericale: Tayga.-
Lo stallone, invece, ne approfitta per inchiappettare due dei nostri cinque quadrupedi e tenta di far patire la stessa orrenda sorte ad almeno altri tre bipedi.-
Fortunatamente veniamo sorpresi da una banda di famelici semiumani che, accerchiateci, trafiggono i pony con un a selva di frecce, con l'evidente intento di procurarsi una decorosa e super proteica cena.-
Immediatamente Ridgell, esperto in tattiche e strategie militari, ed Ailin, esegeta del pensiero equino post-coitum, consigliano di scappare lasciando i puzzolenti pony in pasto ai semiumani.-
Alkatel, recependo immediatamente il consiglio, tenta di lanciare una freccia alla cazzo nella boscaglia.-
Tayga, riconoscendo la bontà del suggerimento e probabilmente aiutata in questo dall'arrivo di due enormi orsi e di almeno un troll, ordina a tutti di scappare.-
Alkatel, nuovamente particolarmente ricettivo, tenta di lanciare una freccia al primo orso.-
Apejol prende al volo Ridgell sul proprio stallone, approfittandone per toccargli il culo, e ubbidendo senza indecisione all'ordine di Tayga, si lancia verso il paese ormai visibile in lontananza.-
Alkatel, ora un po' confuso in quanto sta ancora tentando di interpretare il volere del suo capo (che sta ermeticamente urlando: "stupida testa di cazzo, lascia stare quei merdosi pony e togliti dai coglioni"), tenta di lanciare l'ormai ammuffita freccia affinché la stessa trafigga un occhio del primo orso, distragga il secondo e concluda la sua traiettoria colpendo il pressoché invisibile troll, nonché spaventi le decine di semiumani che ci stanno assediando.-
Ailin, unica ancora in groppa al suo pony, passando sferra un tremendo coppino ad Alkatel il quale, ormai messosi in testa di lanciare almeno una freccia, decide di colpire l'innocente cavalcatura dell'elfa, poi, finalmente, si lancia anch'esso verso il paese.-
Arrivati al portone d'ingresso nella formazione: 4c 2e 1s 1pcfdAnc (quattro chierici, due evocati, uno stallone, un pony con freccia di Alkatel nel culo), veniamo interrogati dalla guardia che, facendo il suo dovere, ci chiede le solite cose: "Da Dove venite, chi siete, cosa volete, state, ma quanto state, mi ami., ma quanto mi ami, avete soldi, le donne la danno facile, ecc..").-
Tayga, insolitamente di buon umore, risponde educatamente alle domande: "Senti testa di cazzo, siamo stanchi, non rompere i coglioni e facci entrare se non vuoi che ti faccia sdrenare il culo dallo stallone e indicaci una taverna. A ecco la taverna. Ei tu con quella faccia da stupido, sei l'oste? Si, allora dacci due camere e da mangiare e di a quel cerebroleso dello stalliere che chiami quel frocio del farmacista per togliere dal culo la freccia che quel coglione di Alkatel ha tirato al puzzolentissimo pony. Che Xar sia con voi!".-
Ridgell,

giovedì 16 novembre 2006

Da Dookan

Appena arrivati al castello, Dookan fa incatenare e torturare il cornuto coglionazzo che, grazie ad uno strapagato corso a distanza fatto in tenera età presso la CIA, il KGB e Radio Elettra, resiste a tutte le torture e si fa beffe dei suoi carnefici.-
Vistosi costretto, Dookan da il permesso al capo delle guardie di tentare il tutto per tutto: fa annusare a Mister T la pappetta scroto-inguinale di Gulf e Wulf.-
Subito il poveretto confessa di essere fortitudino e milanista, di non essere umano (che è praticamente la stessa cosa), quindi lancia un urlo disumano e muore.-
Da quello appena accaduto Dookan e la troia Sjoreen ovviamente deducono immediatamente che: Mister T sapeva alcune cose, ma non troppe; sapeva di noi, ma non tutto; noi dobbiamo avere delle informazioni, ma non tutte; noi dobbiamo liberare il Conte Elghen, ma non subito; noi esistiamo, ma non ufficialmente, noi siamo più interessanti di altri, ma non i più interessanti.-
I due piccioncini proseguono poi, tra una tubata e l'altra, proponendoci di andare in un paese, Torisk, a buco del culo del mondo dove l'unica attrattiva è costituita dalle miniere (di inutile mitril e utilissima cartaroccia) nelle quali lavora la peggior feccia maleodorante ed assassina del pianeta.-
Questo perché dieci giorni prima il minatore Travis ha mandato una richiesta di aiuto, cinque giorni prima il capominatore Torvill ha annullato la richiesta di aiuto, e quindi, in base al principio che i capi non capiscono mai un cazzo, Dookan ha deciso di mandarci in aiuto tutti la.-
Dookan, per far vedere che mantiene i patti, dona un libro di incantesimi intonso ai maghi.-
Mentre Ridgell sbava con signorilità, Ailin, altruista come sempre e commossa da una ulteriore regalia di Dookan, cinque cavalli nani e puzzolenti, spiega a Tayga come sia molto più sensato dare questo primo libro al mago, in quanto lei, dovesse restare senza magia, almeno può combattere.-
Tayga, equanime come sempre, consegna il libro al Mago, accompagnandolo con le disinteressate e sagge parole: "Ei tu, inutile evocato, ricordati che mi devi un gioiello".-
Mentre Alkatel si fa spiegare da Dookan la planimetria dell'intero pianeta, la gerarchia completa dell'ordine dei sacerdoti di Xar, la genealogia degli attuali capi dei vari stati, il prezzo di mercato delle armi e dei preservativi, le tattiche delle più importanti battaglie avvenute negli ultimi otto secoli a Risiko, nonché tante altre interessantissime ed indispensabili notizie, gli altri, in ordine:
q Emon Pok sviene;
q Tayga si sloga la mascella per gli sbadigli;
q Ailin cerca di farsi toccare il culo da Gulf, senza farsi vedere dal gelosissimo Wulf;
q Sjoreen si inginocchia sotto la scrivania di Dookan e si sloga anch'essa la mascella;
q Dookan inizia a sudare e ad articolare con sempre più fatica le parole;
q Ridgell, ormai completamente inebetito, accarezza il libro.-
Scopriamo, poi, che Alkatel è lungi dal volersi elevare culturalmente, ma è semplicemente preoccupato perché deve sostenere l'esame da privatista di Paladino e non ha avuto ultimamente molto tempo per prepararsi al terribile esame teorico/pratico/attitudinale/anale.-
Finalmente Dookan viene … al nocciolo della questione, ci restituisce le armi, ci dice che possiamo andare in giro per il paese a fare gli sboroni, e ci manda nuovamente alla locanda.-
Saluti vari, a parte Sjoreen che, essendo una signora, sa che a bocca piena non si parla.-
Si va quindi alla locanda per riposarci un po' a parte Ridgell che inizia a vergare i suoi incantesimi sul nuovo libro ma, accorgendosi dopo soli due incantesimi di aver già esaurito tutta la magia, estroflette un torrente di oscenità che viene immediatamente scambiato per un'invocazione all'immancabile Xar che, non avendo evidentemente un cazzo da fare, manda a tutti un'agghiacciante visione: Il mistico si è fatto tanare nella grotta piena dei nostri tesori, così la fa crollare distruggendoli tutti. Purtroppo il tentativo di sfuggire alle macerie gli riesce e sopravvive .-
Ridgell, disgustato, decide di andare dalla concorrenza cioè nell'attigua locanda gestita da Luana l'idrovora….

martedì 7 novembre 2006

Da Mister T fine

….. subito Ailin grida felice: "Presto andiamo al piano di sopra, sono certa ci sia un passaggio per la stanza di mister T".-
Il connubio tra subito e presto si trasforma in non meno di due ore di inutile chiacchierio finalizzato a parlare male di Raspanti, nonché prendere le seguenti deliranti decisioni:
q Non diamo fuoco per davvero al palazzo;
q Non diamo fuoco per finta al palazzo;
q Cessiamo di rompere i coglioni al corridoio pregno di trappole;
q Cerchiamo di impedire ad Alkatel altre spaventose cazzate;
q Blocchiamo l'uscita del piano terra (camino);
q Blocchiamo l'uscita del sotterraneo (così Ridgell si sputtana un altro utile incantesimo).-
A questo punto, certi di aver bloccato come un topo in trappola mister T, Ailin si avvia agile, furtiva e letale come un'anatra all'arancia, al piano di sopra.-
Qualcuno ha versato dell'olio sulla scala, ma noi ne traiamo intelligentemente vantaggio dandogli fuoco, e pregiudicandoci così la possibilità di vedere qualcosa in tutto il piano superiore.-
Ailin non si scoraggia (mentre Emon Pok, che sta assumendo preoccupanti dosi di un antico distillato ritrovato da Ridgell, scoreggia) e, pur non vedendo un cazzo, riesce ad arrivare davanti ad una porta dall'aspetto minaccioso.-
La apre con l'abilità che solo un'elfa della sua esperienza può avere, ed infatti entrambi i ladri nascosti dietro la porta riescono facilmente ad infilzarla (cambiando così il suo stato da anatra a tordo).-
Tutti sentono il grido disperato di aiuto di Ailin, ma se ne sciacquano beatamente gli zebedei e, in un imbarazzante silenzio infranto solo dai peti di Emon Pok (ormai completamente ubriaco) e dai rutti di stupore di Alkatel, guardano speranzosi il Mago (capiterà sovente nella trattazione che, per modestia, Ridgell venga indicato semplicemente come Mago e non con il titolo che gli compete, cioè quello di Arcimago).-
Ridgell non si fa pregare: si precipita al piano di sopra e lancia due dardi incantati al ladri, aiutando Ailin a liberarsene definitivamente.-
Finito lo scontro anche gli altri coraggiosi chierici raggiungono i due evocati e danno il loro contributo trovando una chiave che apre tutte le porte fuorché l'unica veramente utile.-
Nessun problema, scendiamo di sotto e prendiamo il passaggio per andare nella stanza da letto di mister T (non domandatemi perché non l'abbiamo fatto prima perché il fiato ormai mefitico di Emon Pok non mi permette di elaborare una risposta convincente).-
Nella stanza troviamo sei pozioni: quattro di cure (che tutti fuorché il generoso ed altruista Mago si scolano allegramente), una misteriosa e non identificabile, ed una di veleno mortale, che solo l'intervento di Ridgell impedisce ad uno dei gonzi di bere a mo' di frizzantino.-
Emon Pok, che ha finito l'arcano e potentissimo distillato di Ridgell, avendo ormai perduto l'ultimo barlume di lucidità, tenta di berla lo stesso, e solo l'ordine autorevole di Tayga (coadiuvato da una tremenda botta nei marroni) glielo impedisce.-
Offeso va in un angolo a scaccolarsi e farsi un bidè.-
A questo punto tutti si guardano un po' preoccupati perché è da decisamente troppo tempo che Alkatel non dice o fa una cazzata tremenda.-
Subito il forte, astuto e leale paladino capisce di non poter deludere le aspettative dei compagni di sventura e, adocchiato uno scrigno dall'aspetto prezioso, pericoloso, letale, misterioso, importante, unico, caro al proprietario, con un'etichetta "maneggiare con cura in quanto protetto da una trappola mortale che lo farà esplodere al minimo tentativo di effrazione", cala con indifferenza sullo stesso con tutte le sue forze una terrificante martellata.-
Ridgell, inconsapevole dell'insensata idiozia del paladino, sta canticchiando felice nella stanzetta un simpatico motivetto (parapaponzi ponzi ponzi, perché cazzo sto coi gonzi…), cercando nel frattempo altri utili oggetti per i suoi compagni di avventura.-
Solo l'agghiacciante silenzio creatosi (in quanto lo stesso silenzio sta zittissimo perché anch'esso giustamente curioso di vedere come andrà a finire) permette al Mago, con la coda dell'occhio, di vedere e purtroppo intuire la portata esiziale della cazzata fatta dall'enorme ed imprevedibile stolto.-
Ridgell, a questo punto, tenta nell'ordine, ed in subordine, di:
q Svegliarsi, perché questo è sicuramente un incubo;
q Pregare Onaig perché smaterializzi lo stolto;
q Pregare Xar perché accetti il sacrificio umano di un suo devoto paladino;
q Uccidere il gonzo prima che compia l'insensato gesto;
q Lanciarsi fuori dalla stanzetta prima dell'esplosione;
q Ripararsi meglio possibile;
q Bestemmiare tutte le divinità di tutti i mondi da lui conosciuti (e sono tanti).-
Dei frenetici tentativi del Mago solo l'ultimo va in porto.-
Lo scrigno esplode.-
Ferisce marginalmente il grosso idiota.-
Riduce in fin di vita il mago.-
Il Mago, con la signorilità del Conte Oliver (ricordate Alan Ford vero?), invita i compagni ad andarsene e, soprattutto, a portare via il paladino, in quanto avendo ancora un paio di utili e mortali sortilegi, in questo momento non vede il motivo per non utilizzarli immediatamente, con grande soddisfazione personale ed indubbio beneficio per l'intera compagnia.-
Ai compagni basta un'occhiata ad Ailin per capire la giustezza del consiglio del Mago, e rapidamente si tolgono tutti dai coglioni.-
Mentre il Mago legge l'intera collezione di Tex, Zagor e Playboy di mister T, il gonzo, l'etilista, l'evocata ed il capo di questa straordinaria compagnia scendono una scala, aprono il passaggio segreto, arrivano nella stanza dove c'è mister T (e la sua vice, una grande zoccola traditrice), e si imbattono in Gulf e Wulf (un troll ed un orco).-
Emon Pok esclama volenteroso: "Tayga non preoccuparti, ti difendo io", ma purtroppo, essendo completamente annientato dal fumi dell'immensa quantità di liquore ingurgitata, cade ai piedi del troll.-
Fortunatamente fa inciampare il troll (probabilmente perché investito da un'alitata pestilenziale e dall'odore dei piedi di Alkatel) che cade sull'orco ferendolo gravemente.-
La zoccola traditrice, vedendo la goffaggine di Gulf e Wulf, decide di far buon viso a cattivo gioco e, non dimentica delle numerose inchiavardate ricevute dal suo capo, gli punta un coltello alla gola e ci grida: "possiamo metterci d'accordo, vero signori? Di questo bastardo bavoso e sottodotato non me ne frega niente, ma vi prego non uccidete i due enormi bestioni.." (pensate pure male perché è esattamente quello che sto abilmente sottintendendo).-
Fortunatamente in questo preciso istante appare il Mago che, malconcio ma lucido (a differenza di altri…) ricorda a Tayga che il Duca ci aveva chiesto, se possibile, di portargli il coglione T vivo.-
A questo punto ci si lascia andare ai soliti convenevoli, con scambi di biglietti da visita, smancerie e commenti del tutto fuori luogo sulle acconciature delle signore (le signore) e sulle pere delle signore (i signori).-
Gulf e Wulf toccano il culo a Tayga e ad Ailin, che fingono di arrabbiarsi, ma furtivamente, dopo un'occhiata allo strato rigonfiamento inguinale dei bestioni, fanno scivolare un misterioso bigliettino sicuramente ricco di indizi e povero di pregiudizi.-
Usciamo acclamati dalla folla.-
Andiamo dal Duca.-
Il Mago è incazzato nero……