lunedì 30 novembre 2009

Il Re non-morto

Probabilmente il proctocronista è stato subdolamente tratto in inganno quando ha riferito che gli eroi sarebbero andati dai non morti su una nave non morta.-
Con un tanto repentino quanto incomprensibile voltafaccia il sostituto capo della compagnia Apeliuccio bello, onde trarne indubbio e personale godimento, decide di chiamare il suo gigantesco amico uccellone.-
La chiamata, effettuata tramite l'ausilio delle utili pergamene di comunicazione, abilmente mediate dall'intuito del Conte, ci fa perdere praticamente tutto il tempo a nostra disposizione.-
Il Rok, comunque, fortunatamente accorre felice e, dopo aver pasteggiato con due elfi, con una proprietà di linguaggio, un'intelligenza ed un'elasticità mentale probabilmente irraggiungibili per Alkatel, accetta di portarci dai non morti e di non ucciderne alcuno.-
Salutiamo il nobilotto amichevolmente, a parte l'Arcimago che cerca di fargli notare che sembra un sindacalista della cgil, e partiamo felici per la tanto agognata meta.-
Qui troviamo il Re Non Morto in persona che sembra la controfigura di Peter Cushing dopo aver fatto la dieta del templare.-
Il simpatico non morto, inoltre, per farsi bello, sfoggia un'aura di potere incredibile, probabilmente potenziata con l'ausilio fraudolento di bombolette puzzolenti e fialette lacrimanti.-
Vista l'ora gli diciamo quattro cazzate in attesa di poterlo incontrare non sotto l'effetto di liquidi decisamente obnubilanti.-
Quindi, per l'Arcimago, trattasi dei primi dieci minuti…………….
Sempre che abbia mangiato prima qualcosa……

mercoledì 18 novembre 2009

Nave fantasma

Quindi, confortati da tale conoscenza, con Ridgell, Alkatel e Balakov ormai in coma…
Colpone di scena, Alkatel non è più in coma e ne approfitta per dire subito una quantità esagerata di cazzate e rompere le palle a tutti apostrofandoli con misteriose parole quali: "…. Maial dun busghett ma non vedet minga cla pizza lè cruda?".-
Anche Balakov e Ridgell non sono più in coma, i bravi, intelligenti, coraggiosi, altruisti, simpatici, avvenenti eroi, infatti, sono morti!
I vivi decidono di trascinare i più sfortunati eroi fuori dalla grotta.-
Il cubo prova a trascinare Balakov ma, visto il metro di differenza di altezza tra i due, rischia di consumargli per sfregamento i generosi pendagli (in precedenza già provati dalle ciabatte rosa….).-
Passato Balakov ad Alkatel, che ringalluzzito dall'apparizione di Tayga in versione faiga extra-lusso non sta zitto un attimo, il cubo prende il più leggero (e sicuramente meno impegnativo dal punto di vista olfattivo) Arcimago.-
Subito una miriade di orribili esserini fa capire che Ridgell non può essere portato fuori (ogni riferimento alla daga è puramente casuale).-
Tayga, esempio di fulgida bellezza e serenità, decide di restare accanto all'esanime evocato, onde badarne le fragili ed immobili spoglie.-
Alkatel fraintende spoglie ed attende che Tayga mostri le generose e toniche forme.-
Un invalicabile parete di roccia prima inesistente induce ai nostri amici l'idea che anche Tayga debba uscire dalla grotta.-
Ailin, stranamente meno popputa e dotata di voce più virile del solito, propone subito di lasciare l'Arcimago, ma soprattutto la sua daga, li ed uscire al più presto.-
Raggiungiamo il nobilotto che nota con indifferenza che al posto dell'Arcimago c'è Tayga (evidentemente è frocio) ed accoglie la notizia di essere candidato Re con l'entusiasmo di una velina che abbia ricevuto in dono una copia rilegata in pelle di opossum di Guerra e pace in lingua originale.-
Quando ormai, complice una boccia di vino similvelenifico, i più stanno per addormentarsi sotto il tavolo, ecco che una trafelata guardia ci avvisa della fase finale della gara di arrivo in porto per navi, categoria viventi/non-morti/coglionazzi.-
Nell'ordine, infatti, arrivano:
 La nostra;
 Una nave non-morta;
 Una nave di elfi mai cagati.-
Capiamo che tutti e tre vorrebbe parlare per primi con noi ed il nobilotto.-
Salomonicamente li riceviamo in ordine di arrivo.-
Il capitano della nostra nave ci dice che è contento di essere arrivato primo e si sputtana ogni credibilità concedendo interviste a network minori e firmando vantaggiosissimi contratti da tronista.-
Il capitano della nave non-morta, appena sbarcato, rimane parecchio deluso nel non vedere Ridgell, ma ripresosi, esclama: "Buongiorno a voi indegne merdacce che l'incredibilmente potente e saggio Arcimago Ridgell ha la pazienza di tenere accanto, sono il portavoce dell'Illustrissimo, Venerabilissimo, oltremodo olezzoso e fragrante, immaginifico, grande eiaculatore, impareggiabile inculatore, ineguagliabile assaggiatore di tope, infallibile sicario, principe di mostruosità infernali, sventrapapere elfiche, fulgido esempio di saggezza e temperanza, membro della fossa dei leoni, principe demone, primo della famiglia dei Chin".
Capisco che in mancanza dell'incredibilmente potente e saggio Arcimago Ridgell voi, merdacce, non possiate decidere alcunché, pertanto propongo fin d'ora di ritrovarci in Sua (dell'incredibilmente potente e saggio) presenza onde sentire le sue altrimenti non acquisibili perle di saggezza ed irrevocabili parole".-
Il capitano della nave degli elfi coglionazzi mai cagati ci dice che il territorio del principe demone, con tutto ciò che conteneva, Agip compresa, è stato distrutto e ci chiede di prendere le armi e partire immediatamente per vendicare il fatto.-
Lo mandiamo a cagare.-
Convinto il nobilotto, che si chiama Sir Eight, a foraggiare la banca del sangue degli esserini, partiamo, tutti in fila indiana (primo Sir Eight, ultima Ailin) affinché gli elfi possano pagare, tagliandosi con la daga dello scomparso Arcimago (abile doppio senso….) il loro emoglobinico tributo.-
Tutto va nel migliore dei modi: la pietra riacquista vigore, Ailin si ricorda la procedura per rioccultarla, Ridgell riappare fresco come una rosa, Balakov si riprende perfettamente, la Virtus ha vinto a Varese.-
Ailin, con sguardo preoccupato, dice a Ridgell che è meglio se la daga rimane per un po' nello zaino.-
Guardando la luce malsana e malevola che promana dall'arma, l'Arcimago non sembra troppo dispiaciuto di doversene provvisoriamente privarsene.-
Tornati nella dimora di Sir Eight decidiamo di incontrare nuovamente il comandante della nave non-morta che, appena visto Ridgell, esclama felice: "Oh, incredibilmente potente e saggio Arcimago Ridgell, finalmente posso parlare con te, invece che alle indegne merdacce che hai intorno e riferirti la proposta dell'Illustrissimo, Venerabilissimo, oltremodo olezzoso e fragrante, immaginifico, grande eiaculatore, impareggiabile inculatore, ineguagliabile assaggiatore di tope, infallibile sicario, principe di mostruosità infernali, sventrapapere elfiche, fulgido esempio di saggezza e temperanza, membro della fossa dei leoni, principe demone, primo della famiglia dei Chin, che io indegnamente rappresento.
Volete partire immediatamente onde poter scegliere, senza tentennamento e costrizione alcuna, con piena libertà di discernimento, di incoronare Re il mio signore e padrone, e cioè l'Illustrissimo, Venerabilissimo, oltremodo olezzoso e fragrante, immaginifico, grande eiaculatore, impareggiabile inculatore, ineguagliabile assaggiatore di tope, infallibile sicario, principe di mostruosità infernali, sventrapapere elfiche, fulgido esempio di saggezza e temperanza, membro della fossa dei leoni, principe demone, primo della famiglia dei Chin?".-
I nostri eroi presi in contropiede, dicono semplicemente: "Veramente noi dovremmo pensarci un attimo prima di decid….".-
Il portavoce di Chin (paura eh?) allora esclama impermalosito: "Ecco lo sapevo, non lo volete eleggere, allora siete contro di lui, adesso vado a dirglielo, brutti cattivi, stronzi, non si fa così però, eh…".-
Come colto da una ragade anale ossessivo-compulsiva riparte sculettando e, tanto per fare un'uscita ad effetto, affetta in due la nostra nave.-
Consci di aver probabilmente perduto un alleato, ci beiamo pensando agli altri possibili ancora raccattabili: il Rok, il principe sciamano con figlia di Chin (niente paura…), i non morti, Minchium I il Sublime, Topo Gigio.-
Decidiamo di andare dai non morti su un'altra nave non-morta, chiedendo al Rok di appollaiarsi su un scoglio vicino.-
Alkatel, intanto, si chiede anancora, ma Tayga si spoglie o non si spoglie?

giovedì 12 novembre 2009

FTIIIIIIIIIIIII

Veniamo accerchiati da una miriade di orribili esserini, evidentemente non più impauriti di tanto dal doppio peto rotante di Alkatel.-
Subito sei mostriciattoli prendono Ridgell, gli tagliano un polso affinché il suo sangue sgoccioli allegramente su una pietra magica, mentre un altro, dotato di bastone, inizia uno spettacolo, probabilmente in precedenza di scarso successo tra i suoi simili, a beneficio dei nostri eroi.-
L'orribile esserino, infatti, inizia a parlare, più o meno così:
"Ftiii, cllll, crrr, pttuui, ftiiiiiiiiiii, crrrrrrrrr"
Più i o più erre vuol dire che il suono è più acuto e più forte.-
Fortunatamente, seppur sotto shock, troviamo anche dei rozzi tentativi di raffigurare delle situazioni che, insieme agli orribili suoni sentiti, riescono a farci capire che:
Per andare avanti Ridgell con la sua daga magica deve mimare e parlare come l'orribile essere onde poter passare oltre, nonché andare a chiamare tutti gli altri elfi e tagliare loro i polsi per farli allegramente sgocciolare sangue in ogni dove.-
Quindi, confortati da tale conoscenza, con Ridgell, Alkatel e Balakov ormai in coma:
"Ftiii, cllll, crrr, pttuui, ftiiiiiiiiiii, crrrrrrrrr"
"Ftiii, cllll, crrr, pttuui, ftiiiiiiiiiii, crrrrrrrrr"
"Ftiii, cllll, crrr, pttuui, ftiiiiiiiiiii, crrrrrrrrr"
"Ftiii, cllll, crrr, pttuui, ftiiiiiiiiiii, crrrrrrrrr"
"Ftiii, cllll, crrr, pttuui, ftiiiiiiiiiii, crrrrrrrrr"

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giovedì 5 novembre 2009

Il Nobilotto

Corroborati da minuziosissimi racconti del Conte, sapientemente inframmezzati da evidenti piaggerie mnemoniche del primo della classe e della brava, seppur meno dotata, ma più popputa evocata, riusciamo finalmente a partire per cercare di raggiungere l'isolotto nel nobilotto e fargli il pistolotto.-

Qui giunti (se altri accadimenti fossero accaduti, il proctocronista non è stato in grado di memorizzarli a causa di un debito glicemico dovuto all'ingiustificabile ritardo del servizio di catering) veniamo accolti dall'intera guarnigione.-

Due elfi, che a malapena totalizzano il peso del cubo e l'intelligenza di Alkatel, ci vengono incontro, colmi di speranza, chiedendoci: "Vi mandano i quattro signorotti dell'isola qui vicino?".-

Grande è la delusione quando il cubo, ancora dotato di una versione cerebrale di poco più evoluta di quella del paladino, ma evidentemente inadeguata alla bisogna, si volta per ripeterci la domanda, la cui risposta non può che essere decisamente negativa.-

Le guardie, una delle quali svenuta a seguito dell'effluvio scroto-inguinale ammaliante di Balakov, ci accompagnano comunque dal Nobilotto che, appena giungiamo a portata di urlo, ci chiede: "Vi mandano i quattro signorotti dell'isola qui vicino?".-

La nuova, consueta, negazione lo rende partecipativo quanto una velina ad un a gara mondiale di geni matematici.-

Non per fare i criticoni, ma il Nobilotto sfoggia una orribile mise postcomunistpresidenzialoperaia che consta di salopette di jeans paccoevidenziante, senza niente sotto ed enormi sandaloni di paglia gialli.-

Apelios quasi sviene dall'emozione e gli dice chi siamo, da dove veniamo, perché siamo, dove siamo e cosa faremo, nonché il suo numero di cellulare segreto.-

In definitiva lo imploriamo di affidarci un'altra missione, possibilmente suicida, o almeno pericolosissima, per ingannare i prossimi giorni altrimenti bigi (da quando abbiamo scoperto che il Mietitore non sta inseguendo noi ed uccide guardiani come se piovesse….).-

A questo punto (gli altri accadimenti, il proctocronista non è stato in grado di memorizzarli perfettamente a causa dell'elevata assunzione di sostanza sicuramente alcoliche, forse stupefacenti) partiamo per la missione suicida, che consiste nell'andare a rimescolare migliaia di pericolosissime pseudo salamandre del fuoco che hanno già fatto strage di tutti gli elfi che hanno tentato in precedenza di interloquire con loro.-

Incontriamo le salamandre e, mentre queste ci attaccano curiose e felici:

q Askew ne affetta qualcuna;

q Balakov ed Apelios cercano di colpirle;

q Ridgell lancia inutili sortilegi;

q Ailin cerca di imbonirli raccontando loro l'aneddoto della pantofola rosa;

accadde una cosa terribile, tremenda, raccapricciante.-

L'incubo del nobile Arcimago si avvera in tutta la sua orrida crudezza.-

Nel mentre del combattimento, accompagnato da un disgustoso "Plop", Alkatel si sdoppia!

Il problema, come avrete capito, è che viene sdoppiato l'hardware, ma non il software, già di per se non proprio in grado di supportare la consueta monoesistenzialità del enorme paladino.-

In tremebonda attesa di vederne i futuri effetti, temiamo devastanti, i nostri vengono improvvisamente lasciati dagli esserini, forse intimoriti, più probabilmente infastiditi dalla prima azione venuta in mente agli Alkatel che, intravedendo nuove gioiose opportunità di svago, urlano all'unisono: "Doppio peto devastante……"………………….