lunedì 16 agosto 2010

Ricomparsi

Nell’angolo più lontano appeso a catene come una marionetta contorta c’è il corpo torturato e inanime di Camicia. Di fronte con il corpo scarnificato ed impalato si trova il cadavere senza testa del Principe Sciamano. Platealmente appoggiata su un alto sgabello lì a fianco c’è la sua testa mozzata e trasfigurata in un congelato e raccapricciante ghigno di intollerabile sofferenza. Appeso con noncuranza dentro ad una nicchia brilla il medaglione Nero.

Subito oltre la soglia il corpo riverso e catatonico di Lyu-Jin riverbera di estremo dolore.

Come un sol uomo la compagnia rimane impietrita davanti alla terrificante visione dello scempio perpetrato da Culo. Poi, come se un l’interruttore fosse stato premuto dall’urgenza e dalla necessità, l’azione prende il sopravvento sullo sconforto.

Apelios e Askew si mettono di guardia ai due ingressi.

Ailin si spinge fino al corpo torturato del Principe Sciamano, chiedendosi per quale motivo perverso il Fato l’ha spinta a spendere tante energie a sostegno della sua candidatura per poi destinarlo ad una fine così ingloriosa.

Ridgell si avvia, indifferente allo scempio della sala, al tavolo in angolo su cui spiccano in bella mostra molti degli oggetti della compagnia precedentemente introvabili. Su di essi brilla una barriera magica protettiva.

Taiga, Alkatel e Balakov soccorrono la sofferente Lyu-Jin. Il tempo stringe, è necessario riportare la Guardiana ad uno stato di coscienza. Deve prendere il terzo medaglione per combattere contro Culo.

Pochi istanti dopo il momento in cui Lyu-Jin prende il terzo medaglione un chierico entra di corsa nella sala e, rivolgendosi al Priore, ribadisce che Culo sempre più potente sta perpetrando una strage. Gli eserciti di evocati e di elfi stanno per avere la peggio. Il Santo Priore prende da parte la Santissima Papessa e dopo un breve momento di dialogo nella vicina alcova, Tayga esce sollevata esclamando: "Grazie al Priore e con il potere del Tempio ho risolto il combattimento fra gli eserciti salvandoli entrambi. Ho teletrasportato gli eserciti di demoni ed evocati sull’isola del Re Non-Morto. Là attraverso il portale fra i mondi, se vorranno, potranno tornare nelle loro terre."

Il sollievo portato dalla notizia di Tayga è di breve durata perché improvvisamente appare nell’affollata stanza Culo, che, fedele al suo nome, comincia a prendere per il culo la guardiana.

Nel momento in cui Lyu-Jin si pone al collo il terzo medaglione, immediatamente esso si fonde con gli altri due e nello stesso momento viene percepita una strabiliante liberazione di magia. Ridgell e Ailin hanno finalmente la certezza della vera natura di Lyu-Jin.

Un cono di potere scaturisce dal medaglione avvolgendo Culo. Dissolto l’effetto magico il nemico riappare alla vista di tutti assolutamente indenne e divertito.

"Sei cascata nel mio tranello, eh? Io non sono mai stato un Guardiano! Credevi davvero che a me interessasse il medaglione vero? Invece no! Ho scoperto molte cose “interrogando” il tuo bel Principe sia su di tè che sui medaglioni. L’amico Camicia è durato meno, ma con lo Sciamano mi sono proprio divertito! È a te che volevo arrivare. Ed ora eccoti qui. Ora ti ucciderò!"

Tra un crepitare di magia comincia fra i due un combattimento all’ultimo sangue, dimentichi della presenza di quel gruppetto di esseri inferiori intorno a loro. Tanta è la destrezza e la velocità con cui si scambiano i colpi che è difficile per gli spettatori identificarne la sequenza. L’espressione di Culo trasuda divertimento e soddisfazione, mentre Lyu-Jin mostra di accusare maggiormente la fatica. Tayga vista la mala parata della Guardiana, dall’altare comincia a potenziarne la difesa. Indispettito dall’intrusione Culo con un’unica mossa si teletrasporta nei pressi della sacerdotessa, distrugge l’altare e colpisce duramente Tayga.

Giunti a questo punto la situazione è critica. Ridgell capisce che è venuto il momento di giocare una carta potente e pericolosa e dopo uno sguardo per ricevere il consenso di Ailin urla alla Guardiana: "Lyu-Jin, non cedere! Tu sei una Scomparsa, attingi ai poteri che scorrono nel tuo sangue e che hai ereditato dai tuoi avi!"

Al suo ritorno al combattimento Culo trova la situazione cambiata. L’ironico sorriso scompare dal suo volto. Un’unica occhiata alla Guardina gli permette di prendere consapevolezza e capire chi essa è veramente. Con lo sguardo stravolto dall’orrore grida:

"Mio signore, ho fallito! Lei è……….", ma non termina la frase perché in quel momento con un dispendio esemplare di magia, Culo implode svanendo nel nulla. Nello stesso momento la vastità della sala sembra diventare improvvisamente opprimente per il potere che trasuda dalla presenza incorporea di Minchium I e del Re Non-Morto che come se niente fosse commentano a voce alta a beneficio dei presenti:

"Abbiamo fatto bene a scegliere loro fra tanti."

"Sì, si sono comportati bene per ora. Kyan e Loro saranno contenti e forse così potranno votarsi alla nostra causa."

Detto ciò la loro presenza spirituale si eclissa.

Mentre la compagnia sta per tirare un sospiro di sollievo per aver finalmente risolto la situazione, Taiga sussurra: "Lyu-Jin……! Guardate, è diventata veramente troppo potente, come faremo a controllarla?"

In quel momento Ridgell e Ailin si rendono conto contemporaneamente di quella che può essere l’unica soluzione.

Nel momento in cui Lyu-Jin ha preso consapevolezza dei suoi poteri da Scomparso, anche quelli dei due evocati sono come entrati in risonanza con lei, attivandosi debolmente e permettendo tra loro un completo contatto mentale. Questa sollecitazione di potere fa affiorare nei loro cuori e nelle loro menti dei lontani e dimenticati ricordi.

Tempo fa, in un mondo più civilizzato e in un tempo più felice, l’Elfa Nera, in un raro momento di allegria e per prendersi affettuosamente gioco di loro, rivelò che fra gli Scomparsi esisteva una tecnica per tenere buoni i “giovani” un po’ troppo esuberanti. Detto ciò con suo grande divertimento mise in pratica la tecnica sui componenti della “Compagnia del Piffero” mostrando loro come di fatto fosse possibile per uno Scomparso più maturo bloccare completamente i poteri di uno più giovane senza recargli alcun danno.

"….. e Lyu-Jin come Scomparso è più giovane di noi……!" dichiara mentalmente Ailin al mago.

"Sì, ma purtroppo…………………, l’evocazione inibirà nuovamente i nostri poteri da Scomparso cosi inaspettatamente ritrovati!!!!!!" sottolinea avvilito Ridgell.

"Però forse………. esiste una soluzione……… - dichiara risollevato il Mago – Tayga, a nome dei tre evocati potrebbe concederci i poteri da Scomparso con una semplice frase:

Io vi concedo di utilizzare (….) i poteri a voi innati in quanto Scomparsi”."

"Ridgell, non vedi, il comando non è completo!" sottolinea Ailin.

"Ma no cara Ailin, va bene così, ti assicuro." interloquisce il Mago.

"Ma Ridgell, se non aggiungiamo alla frase “temporaneamente” c’è il rischio che……." insiste l’elfa.

"No Ailin, non c’è il rischio, anzi c’è la quasi certezza che poi potremo liberarci dal legame e della sottomissione nei confronti dei nostri evocatori." sottolinea entusiasta Ridgell.

"Ma Ridgell, ………….., non credo che vada bene……" il sussurro mentale di Ailin è sempre più incerto e titubante. Il desiderio di ritrovare la propria indipendenza e il potere alletta terribilmente anche lei. "Ma come Scomparsi, saremo molto più rintracciabili di prima, sarà pericoloso per noi e per gli altri…..! Saremo come fari nella notte!"

"Non ti preoccupare, a questo troveremo una soluzione." conclude Ridgell

Un ultimo sguardo complice e i due evocati chiedono a Tayga di pronunciare la frase rituale con la quale, recuperate le capacità da scomparso, potranno ridimensionare il potere crescente di Lyu-Jin. È fatta! l’energia della Guardiana viene imbrigliata dall’incantesimo degli evocati. Ora si dovrà decidere del suo futuro: che fare di lei?

"Uccidiamola è diventata troppo potente!" "No, non uccidiamola, ci ha aiutati!" "Chi se ne frega, uccidiamola!" "Ma interessa a “Loro”!" "E a noi che ce ne viene?" "Interessa anche agli “Altri”?" "Che ne sappiamo noi. Non sappiamo mai nulla e non capiamo mai nulla di nulla!" "…………………………..!" "….."

Nel pieno della discussione un movimento nell’angolo attira l’attenzione della compagnia. Il presunto cadavere di Camicia sembra rianimarsi………..! Ma non è un cadavere, è il vero Camicia che con un sortilegio ben riuscito è riuscito ad ingannare Culo facendosi credere morto e sottraendosi così ad ulteriori torture.

L’interruzione raffredda gli animi fino a far prevalere il partito buonista, così la vita della Guardiana viene preservata.

Riconoscente di tale ponderata decisone, Lyu-Jin dopo aver attentamente scrutato i due evocati aggiunge: "Se volete vi insegno una tecnica per “occultare” sufficientemente la vostra condizione". E così avviene.

Conclusa la battaglia e finita la guerra torniamo a corte.

Il Re, ormai unico superstite fra i candidati, ci viene incontro dicendo che è già al corrente di tutto grazie ad un sms postumo del Principe Sciamano. Le nostre efficienti azioni hanno migliorato la nostra posizione nella considerazione del sovrano molto più di tante parole spese precedentemente. Finalmente si fida davvero di noi. (grazie!)

Durante lo scontro sono arrivati a corte due principi; l’erede del Chin e il Principe Operaio.

"Io sono vecchio, per ora accetto di rivestire la carica di Re Supremo. Se questi giovani principi accetteranno la mia proposta, è mia intenzione tenerli qui a corte con me i come consiglieri ed eredi. Fra qualche anno quando li riterrò pronti io abdicherò in loro favore. Questo è il mio desiderio e il mio volere." con queste parole il Re ci congeda e ci manda a riposarci.

Mentre siamo nelle nostre camere giunge un messaggio telepatico di Minchium I: "Andate al Tempietto Reale, lì incontrerete il Re Non-Morto che vi deve parlare!"

Quando giungiamo nel sacro luogo, il Re Non-Morto ci saluta complimentandosi e dicendo: "Il vostro lavoro qui è terminato con successo. Presto dovrete tornare sul vostro continente. Poiché il portale fra i continenti è ancora fuori uso dopo il vostro passaggio sono qui per offrirvi il mio aiuto. Vi offro mia Figlia. Essa è un potente non-morto che ha scelto di assumere la forma di una nave. Con essa potrete viaggiare per gli infidi oceani e raggiungere gli altri continenti in tutta sicurezza." detto questo ci congeda e se ne va.

A noi non resta che pensare: E ora? Ci toccherà incontrare nuovamente il Mietitore?


La Cripta

  • 4 giorni

Una doccia gelata scende sulla compagnia. Dove sarà il principe sciamano? Perché non c’è? Queste e molte altre sono le domande che assillano la mente di tutti i compagni. Di tutti eccetto quella del mago. Un chiarissimo “ve l’avevo detto che non ci si poteva fidare di quello stronzo figlio di puttana” è stampato a chiare lettere sul suo volto beffardo.

Già………..

La cronista cerca aiuto nel curatore per descrivere dettagliatamente l’accesa discussione in prima serata (quindi ancora in condizione di discreta sobrietà) tra Ridgell, Apelios, Tayga e Lyu-Jin riguardo le personali considerazioni a proposito di Camicia, in quanto è stata impegnata da Sua Maestà il Master nella realizzazione di una particolareggiata mappa del tempio Nero e della sua cripta.

  • 3 giorni

Cerchiamo con tutti i mezzi in nostro possesso di trovare segni del Principe Sciamano, ma non ne troviamo traccia. Passiamo il resto del tempo a riposarci nell’attesa dell’ora X.

Giorno 0 -3 ore all’ora X

Giunti a poche ore dal fatidico momento di incontrare Culo e di impossessarci del terzo medaglione, la compagnia si arrovella per identificare e attuare la miglior tattica offensiva che si possa mettere in pratica per risolvere positivamente tale evento. Anche in questo frangente vengono espresse varie opinioni e vagliate numerose proposte.

Qui di seguito vi verrà presentato un semplice gioco in cui dovrete abbinare la proposta tattica con il giusto stratega; a voi e alla vostra approfondita conoscenza dei personaggi è affidato la combinazione del giusto binomio. Solo a coloro la cui conoscenza profonda dell’indole di ciascun eroe permetterà il giusto abbinamento, verrà consegnato l’ambito premio.

Ecco le tattiche proposte ed ottimizzate riguardo:

Utilizzo di magia Apelios

Astuzia e furbizia Askew

Conoscenza del territorio del Tempio Alkatel

Varietà della popolazione presente nel Tempio Ridgell

Posizione di Culo all’interno del Tempio Ailin

Situazione del combattimento all’esterno del Tempio Balakov

Sinceramente la cronista non ha ricordi certi sulla scelta tattica fatta prima di passare attraverso lo specchio, ma una volta attraversato il varco dimensionale la compagnia si ritrova riunita nella Cripta Reale……..!

Al di fuori si sento parecchi rumori e movimenti. La Cripta mostra segni evidenti di non essere stata utilizzata di recente. Una delle due porte, quella in condizioni migliori, conduce certamente verso gli alloggi del clero e del priore, l’altra porta, decisamente in pessime condizioni, dà accesso al corridoio.

Balakov silenzioso e circospetto esce in perlustrazione nel corridoio debolmente illuminato. Passano alcuni minuti e quando rientra riferisce che una delle scale a noi utili per raggiungere il Tempio è, ahimè, murata e che dalla sacrestia, dove si trovano l’altra scala, si sentono voci di persone all’erta.

Purtroppo per noi raggiungere l’Altare e accedere al potere del Tempio, sarà come percorrere un contorto pellegrinaggio che ci porterà prima alla sacrestia presidiata, poi al Tempio Superiore e poi nuovamente giù fino a giungere alla Cripta vera e propria.

Da lì………., nessuno sa cosa il Fato ha preparato per noi.

Affrontiamo il nostro destino assalendo i chierici acquartierati nella sacrestia mentre Lyu-Jin va incontro al suo andando alla ricerca di Culo e del terzo Medaglione nella zona delle Cripte Rituali.

L’abilità e la simultaneità d’azione degli incantesimi di “palla di fuoco” dei due evocati risolvono in pochi secondi i problemi esistenziali di quattro pericolosissimi chierici, mettendoli a tacere per sempre.

In un battito di ciglia il combattimento si trasferisce ai piani superiori dove viene ingaggiata una sofferta lotta contro un altro gruppetto di agguerriti chierici neri. Gran parte del potere offensivo viene rivolto contro gli sventurati e temuti evocati che in breve soccombono al fuoco nemico. L’intervento di Tayga che può attingere al potere dell’altare, permette di risolvere il combattimento e di recuperare alla vita Ailin e Ridgell.

Il sospiro di sollievo però è di breve durata. Improvvisamente dai quattro portoni di accesso al tempio fanno l’ingresso quattro super chierici guerrieri e otto super chierici maghi. La battaglia si fa sempre più cruenta e solo il potenziamento fornito alla compagnia dall’opera di Tayga permette di mantenere la lotta alla pari. Quando scontro sembra finalmente favorire la compagnia, già abbastanza provata, dal nulla compaiono tre chierici vestiti sontuosamente abbigliamento che sottolinea il loro alto rango.

La battaglia si fa confusa. Sia i darti che le frecce, sia gli incantesimi che i colpi indirizzati all’Alto Chierico vengono inspiegabilmente deviati sui suoi compagni, fino a determinarne la tragica fine. Bene! Costui è il Priore del Tempio che ha saggiamente deciso di convertirsi al più santo e decisamente più sicuro Culto di Xar.

Nel momento in cui cominciamo a rilassarci per la risoluzione positiva del combattimento avvengono due cose che fanno ripiombare la compagnia in azione.

  • Taiga grida e crolla a terra quando una violenta scarica di magia devia tutto il potere magico dell’altare su Culo.

  • La compagnia percepisce il disperato urlo di Lyu-Jin che, come una scarica elettrica, percorre tutto il tempio.

  • Un chierico entra trafelato nel tempio, si rivolge al Priore riferendogli che Culo è uscito dal tempio e sta facendo strage indistintamente fra le file di nemici e alleati.

Lasciando il Priore e i suoi sottoposti ai suoi guai, corriamo nelle Cripte Rituali alla ricerca di Lyu-Jin.

Il tempo stringe. Se non riuniamo immediatamente i tre medaglioni e non troviamo subito la Custode, lei non potrà sfidare e vincere Culo in combattimento e tutto sarà perduto.

Incuranti del caos che giunge fino a noi dall’esterno, ci precipitiamo lungo i passaggi sotterranei del Tempio. Tutto è deserto. Amici e nemici sono tutti in superficie e stanno difendendo le loro vite e il loro futuro dall’onda di distruzione perpetrata da Culo.

Come un sol uomo entriamo nella prima delle Cripte Rituali. La luce scarlatta di un braciere ci mostra una visione raccapricciante della stanza, trasformata in un’immonda sala delle torture.

Attrezzi e strumenti affilati sono gettati disordinatamente sul braciere incandescente e su un tavolaccio allestito lì vicino. Un sarcofago irto di punte acuminate incombe cupamente vicino al tavolo della ruota. Ganasce e tenaglie attendono di svolgere il macabro compito appoggiate vicino a una gabbia arroventata. Nell’angolo più lontano appeso a catene come una marionetta contorta c’è il corpo torturato e inanime di Camicia. Di fronte con il corpo a scarnificato ed impalato si trova il cadavere senza testa del Principe Sciamano. Platealmente appoggiata su un alto sgabello lì a fianco c’è la sua testa mozzata e trasfigurata in un congelato e raccapricciante ghigno di intollerabile sofferenza. Appeso con noncuranza dentro ad una nicchia brilla il medaglione Nero.

Subito oltre la soglia il corpo riverso e catatonico di Lyu-Jin riverbera di estremo dolore.


martedì 22 giugno 2010

Tayga Risorta

-7 giorni

Non ci è chiaro il perché il Principe Sciamano, improvvisamente, ci sembri molto, ma molto incazzato!

. Ridgell prende Apelios da parte e gli spiega che è come se avesse chiesto a Berlusconi se accetterebbe la candidatura a Premier di un certo Fini……

Quando il Principe Sciamano se ne và sbattendo la porta del tempio, l’eco dello schianto si stempera nel profondo ed imbarazzato silenzio che segue. Solo il bisbiglio della voce del mago all’orecchio di Apelios, ed i silenziosi ma pestilenziali peti di Alkatel e Balakov, riportano tutti all’azione. Che fare ora?

"Taiga deve essere risuscitata, forza chiericone, datti da fare!" esplode tonante Alkatel con il suo vocione da basso.

"Non mi è possibile farlo ora, ho già consumato le mie forze per curare gli altri due, sarebbe troppo la quantità di energia magica richiesta, ho già fatto tutte le ore di straordinario possibili, i sindacati non me lo permetterebbero, non avrò altri aumenti per almeno quattro anni, non ce la potrei fare. Mi dispiace ma dovete proprio andare a cagare e dobbiamo aspettare domani!".

Con l’intenzione di occupare il tempo che ci separa dalla tanta attesa risurrezione della nostra papessa, cominciamo una vivace discussione; chi eleggeremo come sovrano supremo? Il Principe Sciamano o il Re Anti-evocato?

Balakov: "Io dico di incoronare il Principe Sciamano."

Ridgell: "E’ uno stronzo, tronfio e pallone gonfiato. A pelle, e anche a palle, io dico di non eleggerlo!"

Apelios: "Io prima ero del parere di nominare il Principe, ma la sua reazione mi ha lasciato alquanto perplesso….……."

Ailin: "Ma di cosa ti meravigli….., dopo la tua abile opera diplomatica mi stupirei del contrario….."

Alkatel: "………e il figlio del re di questo regno che fine ha fatto…., non me lo ricordo più….….."

Balakov: "Il mio voto è per il principe sciamano……………!"

Apelios: "Dici davvero…..?"

Ridgell: "E’ falso, non c’è da fidarsi. IO NON MI FIDO! È meglio il Re Stronzo alias Re Anti-Evocato!"

Apelios: "Tu dici……………?"

Ailin: "Ma come fai a dire questo. Vi rendete conto che se eleggiamo il Re Anti-Evocato rischiamo che scoppi la guerra fra gli elfi e il re dei Non-Morti sull’isola dove c’è il portale."

Apelios: "……..dici……?"

Ailin: "Noi siamo qui per evitarla questa guerra, non per favorirla!"

Apelios: "….Ah…..!"

Si……. No……. Si…….. No…….. Si…….. No……..!

.. tutto questo ripetuto non meno di quindici volte ….

La piacevole discussione viene interrotta da una sgradevole considerazione. Ora il tempio è sì sterilizzato dalla presenza di chierici eretici, ma è completamente senza difese. Chiunque abbia desiderio di rimescolarci è in grado di entrare quando vuole. Ci rendiamo conto che probabilmente Culo ha interesse a farci fuori e nel giro di un paio d’ore se vuole è in grado di raggiungerci e di rivoltarci come un calzino. Che fare?

"Andiamocene!" commenta qualcuno preoccupato e guardandosi inquieto alle spalle .

"Ma dovremo tornare comunque domani per recuperare Tayga. Il problema si tornerà a porre domani!"

"Qualcuno ha detto:”domani è un altro giorno”!" cita l’erudito Balakov, tra un rutto e l'altro.-

Rapidamente ce ne andiamo e a volo di grifone, raggiungiamo il castello del re che ci accoglie molto contento di rivederci vivi ed è estremamente curioso di avere notizie del tempio Rosso e del tempietto del castello. Soddisfiamo la sua sete di sapere garantendogli di aver completamente risolto il problema della maledizione del tempietto …..……..forse!

Gli chiediamo ospitalità per la notte spiegandogli i pericoli che avremmo corso al tempio.

Al crepuscolo riceviamo notizie confortanti dal re del regno confinante. “Le truppe saranno schierate nel luogo e nel tempo convenuto”.

Durante la serata notiamo in Ridgell uno strano comportamento. Per tutta la sera il mago cerca di convincere il re ad accettare il titolo di Re Supremo. Sono tante le lusinghe che rivolge al sovrano da ricordare un gatto che sornione fa le fusa davanti alla tana del topo.

Per fortuna l’anziano sire rifiuta con buona grazia la proposta, liquidando l’insistente mago con molta diplomazia.

- 6 giorni

Sorge l’alba. Giunge per noi il momento di tornare al Tempio Rosso per far risorgere Tayga. A volo di grifone ripercorriamo la distanza che ci separa dalla meta. Con cautela sorvoliamo il tempio.

Tutto tace. Ad occhi inesperti sembra regnare la pace nell’edificio sacro, ma anche l’essere più digiuno di magia (Alkatel) capisce che al suo interno è presente una potente e persistente aura magica. Che fare?

Come di consueto fra i compagni esplode una ridda di suggerimenti fra i più vari:

"Torniamocene a casa!" (Quale casa, idiota!)

"Io pensavo di lanciare una creazione spettrale ……….così vediamo se c’è un’area di anti-magia all’interno…..!" (Non funzionerebbe, pirla!)

"Chi ha un’identificazione della vita?" (Anche di forme minori come i milanisti e fortitudini).-

"Taiga, ma è morta."

"Passiamo dalla sacrestia." (A rubare le ostie!)

"Dividiamoci in tre gruppi: uno passa al centro, uno ala destra (Ridgell….) e uno ala sinistra. Chi arriva all’altare con Tayga fa punto e può toccarle il sedere!"

"Io sento la presenza di una sola persona……, ma il campo magico è troppo potente per potervi dire di più." dichiara la guardiana. (Non capisce mai un cazzo, pensa l'Arcimago).-

"Finalmente Lyu-Jin è utile a qualcosa." commenta a mezza voce Ailin (Quando si dice l'ingenuo l'ottimismo…).

"Finito quello che dobbiamo fare per la vostra sacerdotessa, sarà necessario distruggere il tempio. È troppo pericoloso lasciarlo così. Speriamo di essere arrivati in tempo!" la considerazione del Chierico trova tutti d’accordo (Soprattutto Alkatel, che trova nella parola distruggere un barlume di comprensione del suo mononeuronico cervello dotato ancora della versione 0.0).- .

Finalmente la squadra entra in campo con la seguente formazione:

  • Askew e Balakov percorrono il passaggio laterale fino alla sacrestia per raggiungere l’altare da dietro. (Buongustai…).-

  • Ailin, Ridgell, Apelios, Alkatel, Lyu-Jin, e il Chiericone entrano dalla porta principale passando dalla navata centrale.

Gli ambienti appaiono vuoti. L’atmosfera più ci si addentra nel tempio più diventa pesante. (Non mi soffermo neppure più a spiegare perché…) L’aria è talmente impregnata di magia che sembra densa come melassa. Si fatica a procedere. Mettere un piede davanti all’altro richiede una grande sforzo. Lo stupore e la perplessità rifulge sui volti dei compagni.

Sul presbiterio campeggia uno spoglio altare di pietra. Lo sguardo sollevato del chierico ci tranquillizza. Chiunque abbia caricato il tempio di magia, non ha dissacrato l’altare. Il sortilegio di resurrezione è ancora possibile.

Improvvisamente dalle ombre di una colonna compare un unico miserabile chierico Nero. È senza dubbio Emorroides III il perfido, un astuto inviato di Culo. È lui che ha sovraccaricato il santuario.

Askew e Balakov entrano con grande tempestività dalla porticina della sacrestia posta alla spalle dell’altare e del chierico Nero. A seguire accadono rapidamente alcune cose:

  • Qualcuno intuisce che la potentissima aura magica che impregna il tempio, non è altro che un accuratissimo incantesimo di identificazione grazie al quale Culo potrà conoscere anche i nostri segreti più intimi.

  • Il Chirico Nero lancia l’urlo "Miscredentiiiiiii…..!" e con il pugnale rituale, coadiuvato da una generosa dose di preparazione H, si taglia la gola riversandosi morto sull’altare e imbrattando lo stesso con il suo sangue.

  • Il Chiericone urla a sua volta "Noooooo! Così dissacra il tempiooooo!" e correndo, avvolto in decine di metri di carta igienica, si lancia in avanti.

  • Askew sentendo il grido angosciato del Chierico prova a salvare il salvabile e con decisione prova a spostare il cadavere del chierico Nero.

  • Il cadavere, nel momento in cui viene toccato, esplode colpendo in pieno il Chiericone, ferendo di striscio il nano e insudiciando di sangue maledetto e spruzzi maleodoranti e marronicini, la quasi totalità dell’altare.

  • Il Chiericone rincantucciato nell’unico angolo di altare puro, capendo di essere stato colto dalla terribile e sempiterna maledizione "puzza perpetua", spende tutte le sue energie per risuscitare Tayga e per avviare l’auto distruzione dell’intero fabbricato sacrificandosi nell’atto.

Su consiglio del Chiericone (quando era ancora vivo e profumato….) prendiamo al volo il corpo vivo della nostra papessa e in men che non si dica fuggiamo dal Tempio che alle nostre spalle implode su sé stesso con una esagerata liberazione di magia (tipo eiaculazione di Godzilla e King Kong insieme).

È fatta!

A volo di grifone prendiamo la rotta più lunga per arrivare al castello del Re Anti-Evocato. Curiosamente il re ci accoglie abbastanza benevolmente.

  • 5 giorni

Ci riposiamo per permettere a Tayga, ancora incosciente, di recuperare le forze.

Nel frattempo si aprono le urne per l’elezione del Sovrano Supremo:

Odio le elezioni, aggiunge l'oscuro evocato, vi ricordo che la democrazia è la peggior forma di governo possibile, basti pensare che anche Stalin fu eletto….


Principe Sciamano

Re Anti-Evocato

Tayga


X

Apelios

X


Alkatel

X


Ridgell


X

Ailin

X


Askew

X


Balakov

X


  • 4 giorni

Che fantasia i mie stolti compagni, fortuna che Tayga pensa con la propria testa…

La giornata prosegue monotona.

Verso sera il Re ci convoca. Giunti al suo cospetto notiamo il suo volto preoccupato e incerto.

"Il vostro amico, il Principe Sciamano, non è con l’esercito. Voi sapete dove possa trovarsi?"

Una doccia gelata scende sulla compagnia. Dove sarà? Perché non c’è? Queste e molte altre sono le domande che assillano la mente di tutti i compagni. Di tutti eccetto quella del mago. Un chiarissimo “ve l’avevo detto che non ci si poteva fidare di quello stronzo figlio di puttana” è stampato a chiare lettere sul suo volto beffardo.

Già…..





martedì 8 giugno 2010

Il Piccolo Tempio e la Cripta

- 8 giorni

Poi, con la signorilità tipica di un principe cazzone che ha appena ucciso un idiota, se ne va, lasciando ai posteri le eterne parole: “Papà, mi sei sempre stato sul cazzo!. Per di più ti sei alleato con carne da macello.”

Su invito del re ci rechiamo nel suo studio dove trasciniamo il cadavere del paladino. Il chierico risuscita (purtroppo) Alkatel che ignaro di ciò che è accaduto dichiara: "Allora, quando posso affettare quel traditore del principino!" Askew, impietosito, lo prende in disparte e gli racconta a tinte non troppo violente l’esito del duello.

"Ed ora cosa pensate di fare?" chiede il re facendo trapelare una certa fretta e un indiscussa punta di insofferenza, del resto nella compagnia sono presenti due disgustosi evocati. "Credo che sia giunto il momento di recuperare il nostro “amico”. Se non sbaglio voi sapete dove si trova vero? Il tempo stringe. Nel frattempo manderò il mio esercito in aiuto all’altro sovrano………. Ora andate a riposarvi. Pianificheremo la questione domani mattina."

Nella notte Ailin, all’insaputa di tutti, mette a punto un piano interessante.-

In realtà Ridgell, dotato di un udito inversamente proporzionale all'intelligenza di Alkatel, la sente borbottare: "Allora dove cazzo ho messo il guano di pipistrello, pergamena per contatto con divinità minori, il cherosene, dinamite, pizzico di zafferano, tre chili di spaghetti alla carbonara, push up, pile per il vibratore, uffa che palle, silenzio, massima segretezza…. Ok, a nanna adesso!".-


-7 giorni

"Allora che facciamo? Per raggiungere il Principe ci toccherà entrare nel Tempio e combattere contro tutti i chierici lì riuniti!" fa notare Apelios (sempre di un ottimismo rivoltante) la mattina seguente.

"Il re ha detto che sono tutti traditori e che sarà necessario sacrificarli tutti." commenta Alkatel affilando il suo spadone con grande soddisfazione. Non nota lo sguardo iroso del mago che, completamente spoglio dei suoi incantesimi, preferirebbe rimanere a fare un tresette con il Mietitore, un Drago ed Eceaclpe piuttosto che andare a cercare rogne in compagnia di paladini psicodispersi.

Dopo un tentativo di organizzare una strategia la dichiarazione di Ailin fa calare il silenzio fra i presenti. "Non preoccupatevi per i chierici, a quelli penso io. Una volta “sterilizzato il tempio troveremo il modo di contattare il Principe Sciamano e recuperare il Medaglione. Abbiate la pazienza di aspettare……….., circa 5 ore, e tutto sarà ok!"

"Ma Ailin non credi che……..," comincia Apelios, ma viene subito zittito da Ridgell che, guardando con ammirazione la sua amica commenta "Buono Apelios detto il fortunato ottimista, quando ad Ailin brillano gli occhi così e le si ingrossano ancora di più le pere è il momento di fidarsi e di rinunciare a tante domande, te lo dice uno che la conosce da parecchio tempo. Abbi fiducia!"

Passano le cinque ore nella noia più completa a conclusione delle quali Ailin conferma al gruppo che la missione è riuscita. "Il tempio è pulito. Tutti i chierici traditori sono stati eliminati, ma c’è un problema, oltre alla puzza di aglio e cipolla, il nostro amico è blindato nella cripta e non c’è modo di accedervi se non dal Piccolo Tempio!"

"Andiamo dal re e parliamone con lui."

Nuovamente riuniti al cospetto del re, cominciamo a progettare il recupero del principe Sciamano.

"Sire, nel biglietto il Principe parla di una cripta raggiungibile dal Piccolo Tempio. Ci può indicare come raggiungerlo?" chiede ingenuamente Ailin dimenticando l’allergia del re per gli evocati.

"Sentite anche voi questo brusio?" commenta il sovrano continuando ad intrattenere il resto del gruppo e voltando discriminatamente le spalle a Ridgell e ad Ailin.

"Sire, nel biglietto il Principe parla di una cripta raggiungibile dal Piccolo Tempio. Ci può indicare come raggiungerlo?" richiede con molto tatto Apelios.

"Si in effetti c’è un tempietto nella fortezza. In passato i signori del castello lo usavano per rivolgere agli dei le loro preghiere, e in alcuni casi per recarsi al Tempio in incognito, grazie ad una porta dimensionale sulla parete di fondo della sala, che conduce direttamente alla cripta……….," risponde con grazia il re.

" Ahhh, bene, ci può condurre fino al tempio piccolo, così raggiungeremo subito il Principe Sciamano e potremo…….." commenta soddisfatto Apelios, ma viene immediatamente interrotto dal re che come una doccia gelata aggiunge "………, ma ora il Tempio Piccolo è in disuso da decenni. Qualcosa ne ha preso possesso, una maledizione credo……, e tutti coloro che in passato hanno provato ad entrare non sono più usciti…………., nemmeno dalla parte della cripta…..!".

Nonostante i rischi tutto sommato minori di partecipare al derby Lazio Roma vestiti di nerazzurro decidiamo di affrontare l’incognita della cripta confidando nella buona sorte e nelle nostre indiscusse abilità.

Alkatel intrepido apre la porta………. Al di là un buio impenetrabile avvolge la stanza e un gelido soffio che puzza di non-morto (quindi un po' meglio di un peto di Alkatel) accarezza la compagnia. Per un attimo la luce magica accesa da Apelios sembra aprire un varco nella parete tenebrosa, ma nel momento in cui la pietra luminosa viene passata nelle vuote mani di Ridgell il buio riprende il sopravvento. Nuovamente la luce magica viene riposta nelle mani consacrate di Apelios e la sfera luminosa sembra prendere coraggio e vigore e lentamente, ma con costanza, diffonde luce a tutta la stanza cacciando per sempre il buio freddo ed inquietante. Il Piccolo Tempio ha un aspetto abbandonato e fatiscente. Verso la parete di fondo c’è un traballante altare di pietra e sul pavimento, stranamente ben conservati, si notano le spoglie di quattro elfi.

Basta procedere di pochi passi dentro all’aula che cominciano i problemi. Gli invisibili spiriti dannati degli elfi cominciano a giocare malignamente con la compagnia. Per primo prendono possesso del corpo del mago obbligandolo a lanciare un dardo incantato sull’ignaro Askew. Poi è la volta di Balakov che sempre posseduto comincia a prendere ad asciate sempre il povero nano. Per fortuna Ailin, a sua volta invasata da uno spettro, riesce a resistere al maligno invito a danneggiare i compagni e rivolge il colpo micidiale contro sé stessa.

Finalmente il mago, indispettito dalla meschina strategia del nemico e intrigato dal fatto di aver lanciato incantesimi efficaci in una situazione in cui ciò non sarebbe stato possibile, prende una decisione drastica e lancia su tutta la zona un incantesimo elementale di una rovente palla di fuoco, contando sulla speranza di recare danni doppi ai nemici non-morti e fidando sulla maggior resistenza dei compagni. La scelta è vincente, il tempietto viene accuratamente “sterilizzato” dagli spiriti non morti…………, ma anche da Apelios e Ridgell stesso che cadono a terra in coma.

Ormai non si contano le volte che il saggio Apelios, per puro caso, cade per mano dell'astuto Arcimago. Forse il destino non è poi così beffardo come l'oscuro evocato ha fino ad ora creduto…..

Risolto (da Ridgell….) il problema della maledizione, riusciamo a passare nella Cripta del Tempio Rosso dove troviamo uno scocciatissimo Principe Sciamano. (Lui è scocciato! Ma che vada ben a cagare..) Con lui saliamo al piano superiore del tempio e troviamo una soddisfattissima Lyu-Jin già in possesso del medaglione sacro. Purtroppo non c’è traccia della nostra roba, dei nostri libri di magia. Ridgell trattiene a stento (solo perché è ancora in coma…) lacrime di rabbia e di frustrazione. Come farà, ancora senza i suoi incantesimi?

Ritiro tutto quello che ho detto su quel gran figlio di zoccola del destino!

Nonostante la freddezza con cui ci ha accolto, il Principe Sciamano, grazie ad una potente pergamena lasciatagli dal Chin prima di finalmente e felicemente defungere, ci rievoca alcune situazioni che dovrebbero illuminarci:

  • Uccisione della moglie del Principe per mano del Chin, poiché si era alleata con i nemici, e probabilmente anche perché era una gran zoccola, lui si era già stracciato i marroni e la sera non gli faceva più le pompe e non gli preparava più la tisana di rabarbaro, acciughe e cardamomo.

  • Il medaglione del Tempio Nero è sempre molto vicino a Culo, anzi addosso a Culo, probabilmente nel culo di culo, anche se lui, pur provandone indiscutibile piacere, non è ancora in grado di usarlo.

  • Se entreremo nel Tempio al momento giusto durante il combattimento degli eserciti, sarà Lyu-Jin che potrà avvicinarsi a Culo grazie ad un incantesimo (il potente ed intrigante sortilegio "uccello padulo" che notoriamente la farà volare all'altezza del...) che occulterà i due medaglioni già in suo possesso. A questo punto potrà con l’inganno prendere il terzo medaglione e acquisire il potere necessario per combattere e vincere il temuto nemico.

A questo punto Apelios (purtroppo curato anch'esso dal chiericone), con il tatto che lo contraddistingue, chiede senza alcun imbarazzo se lui, il Principe Sciamano, accetterebbe una nostra eventuale decisione di scegliere la candidatura a Re Supremo del Continente il re del regno confinante invece che sostenere la sua.

Non ci è chiaro il perché il Principe Sciamano, improvvisamente, ci sembri molto, ma molto incazzato!

. Ridgell prende Apelios da parte e gli spiega che è come se avesse chiesto a Berlusconi se accetterebbe la candidatura a Premier di un certo Fini……

martedì 25 maggio 2010

Il quadro generale

- 8 giorni

"Ci vorrebbe qualcuno che sfidasse in duello mio figlio….. Non potrà essere KorVak perché è troppo forte e lo ucciderebbe di sicuro. Non può essere uno dei miei uomini, non starebbe bene. Ci vorrebbe qualcuno non troppo forte per ucciderlo….., non del mio popolo….., che se anche si sacrifica nessuno ne sentirebbe la mancanza……..! Cosa fate voi stasera?"

"Vado io!" esclama Alkatel ottimisticamente certo di potersi confrontare con il super tatuato principe.

Un silenzio accigliato cala sul gruppo. Ci guardiamo l’un l’altro con fare circospetto, poi Ridgell esclama:

"Non posso permettere che sia uno degli evocatori a duellare e sacrificarsi contro vostro figlio il principe. Mi oppongo!" il mantello nero svolazza con grande drammaticità.

Ailin che conosce da molto, ma molto tempo il mago nero, rileva una sfumatura di scarsa sincerità in questa nobile frase, ma saggiamente decide di assistere all’evolversi degli eventi. Apelios, saturo nel suo ruolo di “capo compagnia facente funzioni” rassicura Ridgell e volgendo uno sguardo all’apatico e assente paladino commenta:

"Tranquillo mago, lui sa a cosa va in contro, ma come vedi è felice….., e poi chi altro possiamo mandare……. Tu forse? Ricordati che gli evocati non possono intraprendere il duello". Ad Ailin, decisamente più rasserenata, non sfugge il piccolo e discreto sospiro di sollievo del mago.

Una volta presa la terribile decisione, non ci resta che organizzare al meglio la rivolta armata.


  • Korvak andrà a cercare “amici” là dove il passaggio segreto ci è stato chiuso in faccia.

  • La compagnia andrà a reclutare i cavalieri di Grifoni ancora fedeli al re. Sarà necessario recarsi alla scuderia un po’ più lontana dal castello e abbastanza difficile da raggiungere. L’aiuto degli uomini ratto sarà prezioso, perché permetterà di raggiungere le stalle attraverso passaggi sotterranei sconosciuti ai più.

  • Alkatel resterà in compagnia del re pronto a sfidare il pretendente al trono al momento opportuno davanti alle porte del castello.

Si potrebbe pensare che a questo punto tutti siano pronti ad agire come soldati ben addestrati seguendo meticolosamente il piano………, e invece no! Come bambini ancora sotto la custodia della governante tutti cominciano a piagnucolare per soddisfare i propri bisogni.

Ailin: "……e le nostre armi, io non mi muovo senza il mio arco elfico". Balakov: "….le mie due asce, mi sento nudo senza di esse….." Ridgell: "Il libro degli incantesimi……!" Ailin: " Si i nostri libri degli incantesimi…..!" Ridgell:"Io sono da proteggere senza le mie magie, senza incantesimi è inutile che venga con voi. Voglio il mio libro delle magie!" Apelios: " ah, le mie fragranti bende di Kovac, certo che se le avessi sarei molto più forte…." Askew: "…la mia grande ascia….., chissà se la rivedrò….." Alkatel: "Anch’io, voglio il mio spadone a due mani……, la mia balestra pesante….., la mia armatura magica riflettente………, il mio anello +2……., "

Alla fine Ailin dichiara "E’ deciso, una piccola squadra cercherà di recuperare le nostre cose dalle prigioni……….. Faremo un tentativo, silenziosi e senza dare nell’occhio, si intende!"

Gli sguardi si posano sull’assente Alkatel e qualcuno acidamente commenta a mezza voce "Alkatel va con il re……, vero?"

Per la missione di recupero vengo scelti Balakov, Apelios, Askew e Korvak.

Ripercorrendo i passaggi segreti ormai noti giungono alla porta della sala delle torture. Balakov con innata abilità (chissà forse in una precedente vita era un ladro o uno scassinatore…) apre la robusta porta. Nell’inquietante sala dei tormenti, in un angolo ammassati ci sono i nostri sette zaini. Per la verità non sono sette, sono otto. Che strano!

Che strano! Sottolinea lo spirito attento di Ailin.

Che strano! Commenta Korvak.

Che strano. Sussurrano ancora alcune voci dalla tribuna!

Balakov con circospezione si avvicina “a spina di pesce” al mucchio disordinato. Nel momento in cui allunga una mano, uno degli zaini, ovviamente il più grosso, si anima. Da ogni buco gli spuntano sgradevoli zampe artigliate e lungo un profondo taglio compare una mostruosa chiostra di zanne.

"E’ la terza volta che viene detto! È strano!" commenta qualcuno.

Il combattimento è di breve durata e appena un affondo preciso lo colpisce, lo “zaino” esplode investendo in pieno il guerriero e l’elfo tatuato e provocando anche una sonora detonazione che riecheggia per tutti i corridoi.

Segue una precipitosa fuga nella speranza di non venir nuovamente imprigionati. Gli uomini ratto si ingegnano a bloccare meglio la porta segreta che porta alle fogne per ritardare i probabili inseguitori.

Conclusosi il “tentativo silenzioso e senza dare nell’occhio” ci riuniamo al re che nel frattempo ha scambiato qualche chiarimento con il chierico. Apelios fa il quadro generale. Poco dopo ci rendiamo conto del parziale fallimento della nostra incursione quando ci accorgiamo che fra le nostre amate cose mancano alcuni preziosi oggetti fra cui i libri di magia dei maghi, i cristalli di Tayga e altro ancora.

Mentre i due evocati sono abbracciati uno all’altra per consolarsi della terribile perdita, compare il ratto sciamano che li convoca alla sua presenza. Un suo tanto magico quanto potente tocco, attiva nella mente affranta dei due maghi un incantesimo di “riattiva memoria subliminale” che permette loro di recuperare gli incantesimi studiati il giorno prima. EVVIVA! In cambio dovremo uccidere un terribile mostro acquatico che tormenta e terrorizza la popolazione degli uomini ratto. Ci pare un equo scambio.

Fatto ciò è ora di sincronizzare le clessidre (fra quattro ore appuntamento all’ingresso del castello a volo di grifone) e partire per la missione guidati per i nascosti sentieri sotterranei da alcuni uomini ratto. Arriviamo all’ingresso di un’immensa grotta quasi interamente occupata da un sinistro lago luminoso e lattescente. Solo una stretta striscia di “spiaggia” è percorribile per superare la vasta spelonca. È senza dubbio la residenza dell’essere che dobbiamo uccidere.

Ailin inventa una “creazione spettrale” di piccoli esseri simili agli uomini topo e li manda a camminare lungo la lingua di terra che costeggia il lago. Dopo poco dall’acqua emerge un mostro con un’enorme bocca che fagocita gli esserini. Rimaniamo senza parole. E ora che fare? Viene preparata una meravigliosa strategia:


  • 1° round – Ridgell attiva un parare un colpo e come un’esperta meretrice si mette a passeggiare lungo la spiaggia. Al comparire della testa della seppia troppo cresciuta Ailin lancia un attacco elementare di fuoco; gli altri, armi da lancio.

  • 2° round – scappiamo………

  • 3° round – Ridgell replica la sua scenetta. Quando finalmente la testa e i tentacoli del mostro escono con tutta la loro furia la comincia la vera battaglia.

  • 4° round – sottili tentacoli avvolgono Ridgell e lo buttano in acqua……., splasssh! Dardo di Ailin; Balakov è incerto….., furia o non furia? Apelios………, tentacoli……, splassssh! Intanto la testa del mostro soffia acido su Askew.

Tutto termina abbastanza rapidamente, sennonché l’acido di cui è composto il lago ha procurato un perfetto e profondo peeling al mago e ad Apelios. A questo punto la preziosissima crocerossina Ailin apre la cassetta del pronto soccorso e cura tutti. Questa parte della missione è fatta! Proseguiamo.

Giunti attraverso una botola segreta nella scuderia dei grifoni, riusciamo a uccidere i ribelli e ad accordarci con i cavalieri leali al re grazie ad Apelios che fa il quadro generale della situazione.

Tornati a volo di grifone fino al castello troviamo Alkatel in versione “4 maroni e 2 cazzi” pronto ad affrontare il principe in una sfida formale.

Il tronfio guerriero, certo di inchiappettarsi il principe, neanche andasse a sfidare hello kitty, si pavoneggia e, lanciatosi il suo terrificante (per noi) incantesimo doppione ferrarese rotante, si butta sull’elfico energumeno esclamando: “At tai il piselin cumpagna du pisarei, brut porz dun busgatt dun negro ed merda”.-

Dopo aver giocato come la tigre con la capra, il principe, nell’ordine:


  • Annulla il doppione;

  • Taglia il codino del paladino;

  • Si fa ferire ad un sopracciglio, solo per fargli vedere che non ha sentito niente;

  • Gli da un calcio negli inutili marroni;

  • Gli legge tutto “guerra e pace” per stordirlo;

  • E, finalmente, lo uccide.-

Poi, con la signorilità tipica di un principe cazzone che ha appena ucciso un idiota, se ne va, lasciando ai posteri le eterne parole: “Papà, mi sei sempre stato sul cazzo!”.-