lunedì 16 agosto 2010

La Cripta

  • 4 giorni

Una doccia gelata scende sulla compagnia. Dove sarà il principe sciamano? Perché non c’è? Queste e molte altre sono le domande che assillano la mente di tutti i compagni. Di tutti eccetto quella del mago. Un chiarissimo “ve l’avevo detto che non ci si poteva fidare di quello stronzo figlio di puttana” è stampato a chiare lettere sul suo volto beffardo.

Già………..

La cronista cerca aiuto nel curatore per descrivere dettagliatamente l’accesa discussione in prima serata (quindi ancora in condizione di discreta sobrietà) tra Ridgell, Apelios, Tayga e Lyu-Jin riguardo le personali considerazioni a proposito di Camicia, in quanto è stata impegnata da Sua Maestà il Master nella realizzazione di una particolareggiata mappa del tempio Nero e della sua cripta.

  • 3 giorni

Cerchiamo con tutti i mezzi in nostro possesso di trovare segni del Principe Sciamano, ma non ne troviamo traccia. Passiamo il resto del tempo a riposarci nell’attesa dell’ora X.

Giorno 0 -3 ore all’ora X

Giunti a poche ore dal fatidico momento di incontrare Culo e di impossessarci del terzo medaglione, la compagnia si arrovella per identificare e attuare la miglior tattica offensiva che si possa mettere in pratica per risolvere positivamente tale evento. Anche in questo frangente vengono espresse varie opinioni e vagliate numerose proposte.

Qui di seguito vi verrà presentato un semplice gioco in cui dovrete abbinare la proposta tattica con il giusto stratega; a voi e alla vostra approfondita conoscenza dei personaggi è affidato la combinazione del giusto binomio. Solo a coloro la cui conoscenza profonda dell’indole di ciascun eroe permetterà il giusto abbinamento, verrà consegnato l’ambito premio.

Ecco le tattiche proposte ed ottimizzate riguardo:

Utilizzo di magia Apelios

Astuzia e furbizia Askew

Conoscenza del territorio del Tempio Alkatel

Varietà della popolazione presente nel Tempio Ridgell

Posizione di Culo all’interno del Tempio Ailin

Situazione del combattimento all’esterno del Tempio Balakov

Sinceramente la cronista non ha ricordi certi sulla scelta tattica fatta prima di passare attraverso lo specchio, ma una volta attraversato il varco dimensionale la compagnia si ritrova riunita nella Cripta Reale……..!

Al di fuori si sento parecchi rumori e movimenti. La Cripta mostra segni evidenti di non essere stata utilizzata di recente. Una delle due porte, quella in condizioni migliori, conduce certamente verso gli alloggi del clero e del priore, l’altra porta, decisamente in pessime condizioni, dà accesso al corridoio.

Balakov silenzioso e circospetto esce in perlustrazione nel corridoio debolmente illuminato. Passano alcuni minuti e quando rientra riferisce che una delle scale a noi utili per raggiungere il Tempio è, ahimè, murata e che dalla sacrestia, dove si trovano l’altra scala, si sentono voci di persone all’erta.

Purtroppo per noi raggiungere l’Altare e accedere al potere del Tempio, sarà come percorrere un contorto pellegrinaggio che ci porterà prima alla sacrestia presidiata, poi al Tempio Superiore e poi nuovamente giù fino a giungere alla Cripta vera e propria.

Da lì………., nessuno sa cosa il Fato ha preparato per noi.

Affrontiamo il nostro destino assalendo i chierici acquartierati nella sacrestia mentre Lyu-Jin va incontro al suo andando alla ricerca di Culo e del terzo Medaglione nella zona delle Cripte Rituali.

L’abilità e la simultaneità d’azione degli incantesimi di “palla di fuoco” dei due evocati risolvono in pochi secondi i problemi esistenziali di quattro pericolosissimi chierici, mettendoli a tacere per sempre.

In un battito di ciglia il combattimento si trasferisce ai piani superiori dove viene ingaggiata una sofferta lotta contro un altro gruppetto di agguerriti chierici neri. Gran parte del potere offensivo viene rivolto contro gli sventurati e temuti evocati che in breve soccombono al fuoco nemico. L’intervento di Tayga che può attingere al potere dell’altare, permette di risolvere il combattimento e di recuperare alla vita Ailin e Ridgell.

Il sospiro di sollievo però è di breve durata. Improvvisamente dai quattro portoni di accesso al tempio fanno l’ingresso quattro super chierici guerrieri e otto super chierici maghi. La battaglia si fa sempre più cruenta e solo il potenziamento fornito alla compagnia dall’opera di Tayga permette di mantenere la lotta alla pari. Quando scontro sembra finalmente favorire la compagnia, già abbastanza provata, dal nulla compaiono tre chierici vestiti sontuosamente abbigliamento che sottolinea il loro alto rango.

La battaglia si fa confusa. Sia i darti che le frecce, sia gli incantesimi che i colpi indirizzati all’Alto Chierico vengono inspiegabilmente deviati sui suoi compagni, fino a determinarne la tragica fine. Bene! Costui è il Priore del Tempio che ha saggiamente deciso di convertirsi al più santo e decisamente più sicuro Culto di Xar.

Nel momento in cui cominciamo a rilassarci per la risoluzione positiva del combattimento avvengono due cose che fanno ripiombare la compagnia in azione.

  • Taiga grida e crolla a terra quando una violenta scarica di magia devia tutto il potere magico dell’altare su Culo.

  • La compagnia percepisce il disperato urlo di Lyu-Jin che, come una scarica elettrica, percorre tutto il tempio.

  • Un chierico entra trafelato nel tempio, si rivolge al Priore riferendogli che Culo è uscito dal tempio e sta facendo strage indistintamente fra le file di nemici e alleati.

Lasciando il Priore e i suoi sottoposti ai suoi guai, corriamo nelle Cripte Rituali alla ricerca di Lyu-Jin.

Il tempo stringe. Se non riuniamo immediatamente i tre medaglioni e non troviamo subito la Custode, lei non potrà sfidare e vincere Culo in combattimento e tutto sarà perduto.

Incuranti del caos che giunge fino a noi dall’esterno, ci precipitiamo lungo i passaggi sotterranei del Tempio. Tutto è deserto. Amici e nemici sono tutti in superficie e stanno difendendo le loro vite e il loro futuro dall’onda di distruzione perpetrata da Culo.

Come un sol uomo entriamo nella prima delle Cripte Rituali. La luce scarlatta di un braciere ci mostra una visione raccapricciante della stanza, trasformata in un’immonda sala delle torture.

Attrezzi e strumenti affilati sono gettati disordinatamente sul braciere incandescente e su un tavolaccio allestito lì vicino. Un sarcofago irto di punte acuminate incombe cupamente vicino al tavolo della ruota. Ganasce e tenaglie attendono di svolgere il macabro compito appoggiate vicino a una gabbia arroventata. Nell’angolo più lontano appeso a catene come una marionetta contorta c’è il corpo torturato e inanime di Camicia. Di fronte con il corpo a scarnificato ed impalato si trova il cadavere senza testa del Principe Sciamano. Platealmente appoggiata su un alto sgabello lì a fianco c’è la sua testa mozzata e trasfigurata in un congelato e raccapricciante ghigno di intollerabile sofferenza. Appeso con noncuranza dentro ad una nicchia brilla il medaglione Nero.

Subito oltre la soglia il corpo riverso e catatonico di Lyu-Jin riverbera di estremo dolore.


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