giovedì 29 marzo 2007

SHJKATHAR alias ROCCO

Ricordate il tipo che "…. se sta per arrivare, non potremo fare niente per impedire che lui faccia tutto quello che vuole. Ma non ci preoccupiamo; se lui vuole uccidere Chijan, lo lasciamo fare. Non ci preoccupiamo; se lui vuole fare il culo a tutti, glielo lasciamo fare, tanto non potremmo fare niente per impedirglielo…"
Perfetto, puntuale come un foruncolo sul culo prima di una serata al Duse a vedere La figlia di Iorio, lo incontriamo.-
A Chijan, dall'emozione, le si blocca lo sviluppo e va in menopausa.-
Triste ed infeconda, trova però la forza di dirci: "…ho la sensazione che stia per accadere qualcosa di importante, ma non preoccupatevi, potrebbe essere solo un incontro…. ".-
Subito Tayga, resasi conto che Chijan è andata in loop, le da una botta sulla testa per farla riprendere.-
Chijan si riprende (tanto che le viene una minimestruazione), fa un sospirone per nulla di sollievo e dice: "Cazzo, c'è quel folle bonazzo di Shjkathar".-
Ora, considerato che l'esatta pronuncia del nuovo arrivato è simile al rumore che si compie per espettorare un catarro di almeno tre etti, per continuare a leggere questa storia senza ridurre il foglio (o il monitor) ad un grumo umidiccio e maleodorante, chiameremo d'ora in poi Shjkathar con il più facile e verosimile nome di Rocco.-
Rocco, intanto, un tamarro pazzesco, a torso nudo, scalzo, decisamente ipertricotico, ma alto e virilissimo, con due enormi denti di drago legati alle anche (che muove con la sinuosità di Elvis the Pelvis), si rivolge a Chijan dicendole più o meno:
"Ciao vecchia puttana, mia sorella sente ancora la tua mancanza perché in tua assenza deve farsi lei tutti loro e gli altri.
Non preoccuparti (anche lui, noooooooooooooo), non intendo ucciderti, voglio solo dirti che io, che faccio parte di loro, ma mi faccio anche i cazzi degli altri, non sono proprio con te, ma neanche contro di te, magari starei sopra di te, o sotto, o di fianco.
Loro mi seguono anche se sono un altro, gli altri mi rispettano, anche se sono un loro.
O è il contrario?
Ma che cazzo me ne frega, tanto sono folle.
Dei custodi me ne sbatto, a parte te che ti sbatto.
Questi due sono la seconda evocazione?
Mhmmmmm.
(A Ridgell si accappona la pelle di entrambi i testicoli a sentire quel Mhmmmmm, mentre Ailin e Tayga si bagnano ed Apelios sbava immaginando chissà quali capacità masturbatorie ambidestriche da poter sfruttare tramite un sapiente utilizzo delle sue sempre più maleodoranti bende. Alkatel ed Emon Pok litigano ancora sui punti assegnati nell'ultima gara di rutti).
Va beh, adesso che vi ho detto tutte queste cose interessantissime ed utilissime, lascerò in vita te, i chierici e le evocazioni, e me ne andrò a farmi un po' di cazzi miei.
O di loro?
O degli altri?".-
Rocco sparisce, con un magnifico teletrasporto (e qui sbava un po' anche Ridgell) e Chijan, ormai nota come la puttana, ne approfitta per cambiarsi l'OB e chiedere a Tayga di infilarsi la veste da vero chierico onde poter dividere la mappa e darci solo la parte riguardante il mondo dei puffi.-
Tayga si spoglia (Alkatel ed Emon Pok, guarda caso, smettono per un attimo di litigare sui punti), si infila la veste da vero chierico (che le tira un po' sui fianchi), lancia con Chijan la puttana l'incantesimo, divide la mappa, prende la parte che ci riguarda e, stanca ma soddisfatta, si sfila la veste.-
Subito sviene ed Alkatel ed Emon Pok, esclamando in onore di Chijan "ma porca puttana, qui va tutto a puttane" , fanno a botte per decidere chi debba rivestirla.-
Se ne danno tante che svengono entrambi.-
Ci pensano, quindi, Ailin ed il mistico Apelios, che è puro come un giglio, a parte le bende, ovviamente….-
Con la scusa di dover tenere al caldo il loro capo, i volenterosi e grossi idioti, appena ripresisi dalle reciproche botte, decidono di unire l'utile al dilettevole ed ingaggiano una gara di peti.-
Il seppur forte e dotato paladino si trova subito in difficoltà perché l'astuto sicario aveva ingurgitato una pozione trovata nella sacca di Apelios.-
Sfortunatamente la stessa non era un veleno mortale, ma solo una potentissima purga che lo stitico mistico centellinava per i momenti veramente critici.-
Infatti Emon Pok, dopo poco, come trasfigurato dall'effetto della potentissima pozione, comincia ad emettere peti di tale potenza, calore e fetore, da far indietreggiare perfino lo scoraggiato paladino.-
(Si lo so, l'utilizzo di scoraggiato in questo contesto è particolarmente azzeccato).
Ma Alkatel non si è mai arreso di fronte alle vere sfide e, con il suo software cerebrale fermo da anni alla versione 1.0, escogita una contromossa diabolica: senza farsi vedere si scopre la pancia e la massaggia con capienti manate di neve ghiacciata.-
Dopo poco gli unici che non stanno facendo cazzate, cioè Ridgell ed Ailin, cominciano a guardarsi in giro, spaventati dall'improvviso manifestarsi di stranissimi e fortissimi tuoni.-
Stanno per dire al resto dei compagni di cercare un riparo per l'imminente tempesta, quando, improvvisamente, la vera natura dei tuoni si rivela in tutta la sua maleodorante e liquida realtà.-
Alkatel, infatti, nell'estremo tentativo di battere il fortissimo Emon Pok, con un ultimo enorme e belluino sforzo, accompagnato da un urlo strozzato, si è cagato addosso.-
Solo la parte posteriore della corazza del paladino ed un tempestivo intervento del premuroso Apelios e delle sue sapienti ed assorbenti bende, impedisce a Tayga conseguenze peggiori di quelle che, comunque, potete ben immaginare.-
Pulito ed arieggiato l'ambiente (che schifo), mangiamo (che schifo), dormiamo (che schifo), ci riprendiamo (purtroppo tutti), copiamo incantesimi, mandiamo Chijan a farsi fottere, e prima di partire per il passo dove troveremo dei simpatici demoni evocati, facciamo il punto della situazione.-
Ailin: che bonazzo Rocco!
Tayga: che bonazzo Rocco! Ma cosa è questa puzza terribile?
Emon Pok: quale puzza?
Alkatel: quale puzza?
Apelios, che si sta asciugando i sudore della fronte con le bende: quale puzza?
Ridgell: io credo che quella puttana di Chijan (da sola o con altri custodi) abbia fatto una cazzata che ha permesso di spaccare il cristallo. La rottura del cristallo ha permesso la prima evocazione. Purtroppo l'essere che è arrivato con la prima evocazione, che da adesso chiameremo ECEACLPE, si è dimostrato troppo forte per l'evocatore. E' riuscito a prendere il sopravvento su di lui. Ha fondato il culto di Rax per metterlo nel culo ai chierici Xar. Questo per impedire che quegli idioti seguaci di XAR potessero effettuare altre evocazioni superiori che potessero contrastare ECEACLPE stessa. Purtroppo al peggio non c'è mai fine. Quattro gonzi sono riusciti a fare un'altra evocazione superiore. Purtroppo hanno evocato degli umani che, come tutti qui dovrebbero sapere, nel trasporto dal loro mondo a questo posto di merda, perdono quasi tutti i loro poteri. Fortunatamente i due evocati erano così spaventosamente e magnificamente potenti nel loro mondo che, pur avendo mantenuto solo una piccola parte dei loro poteri, qui sono un mago ed un elfomago da cui guardarsi.-
A, dimenticavo: Rocco mi sembra proprio simile ad esseri già incontrati sul Veldern (draghi, demoni).
Vuoi vedere che tra un po' mi sentirò come a casa…..
Facciamo un po' di tiro a segno con due Roc, poi proseguiamo verso il passo.-
Sarà un'impressione, ma io sento ancora una gran puzza di merda….

lunedì 26 marzo 2007

Koth Ekin

… proprio così! Stiamo percorrendo un sentiero che ci porterà prima al paese di Koth, poi a quello di Ekin. Paesi che differiscono tra loro solo per la quantità di colesterolo presente nel sangue dei villici ivi residenti.-
Dopo aver svaligiato Coop, Conad e Carrefour, ci appropinquiamo, carichi come muli (il mulo come Alkatel), verso il primo dei letalcoronarici paesi.-
Incontriamo subito Chijan, la custode, che ci incoraggia dicendoci: "Vorrei venire con voi perché ho la sensazione che stia per accadere qualcosa di importante, ma non preoccupatevi, potrebbe essere solo un incontro, ma non preoccupatevi, se chi penso che stia per arrivare arriverà davvero, non potrete fare niente per impedire che lui faccia tutto quello che vuole. Mi spiego meglio. Non dovete preoccuparvi, se lui vuole uccidermi, lasciatelo fare. Non preoccupatevi, se lui vuole fare il culo a tutti, lasciateglielo fare, tanto non potreste fare niente per impedirglielo. Quindi, non preoccupatevi"
Stupiti dalla richiesta, ci preoccupiamo moltissimo, a accettiamo comunque inspiegabilmente Chijan (e il suo cavallo che, al confronto dei nostri, sembra un po' frocio) con noi e andiamo, infreddoliti, stupiti, e preoccupatissimi, a Koth.-
Tayga, che aveva ripassato il pistolotto proguardiadipaesedelcazzo, si rivolge educatamente alle sentinelle sulle mura, dicendo: "Senti testa di cazzo, siamo stanchi, non rompere i coglioni e facci entrare se non vuoi che ti faccia sdrenare il culo dal mulo e indicaci una taverna. In centro, perfetto. A ecco la taverna. Ei tu con quella faccia da stupido, sei l'oste? Si, allora dacci due camere e da mangiare e di a quel cerebroleso dello stalliere che lasci stare il cavallo di Chijan perché ha la diarrea.".-
Tutto bene: lo stalliere si fa una pippa appena vede i nostri cavalli (a parte quello di Chijan), l'oste è gentile, il garzone ha studiato ad Oxford, mangiamo, dormiamo, Apelios cerca di contattare il suo dio e riceve via anal-mail un paletto mistico che lo costringe ad un'inconsueta rigidità in zona inguinoscrotale, Chijan ci dice un sacco di cazzate, la più utile delle quali riguarda l'altra evocazione superiore.-
Si, dubitabonde e spettegolanti teste di cazzo; qualora qualcuno di voi avesse ancora qualche piccolo dubbiettino frullante nei vostri minuscoli ed inefficienti cervellini, provvederemo subito a dissiparveli. L'Arcimago ed Ailin sono delle evocazioni superiori!
Il giorno dopo, ancora più carichi, arriviamo a Ekin.-
Tayga, recita il solito pistolotto proguardiadipaesedelcazzo: "Senti testa di cazzo, …. Omissis …. ha la diarrea.".-
…. Non fa ridere, ma è andata veramente così…..
Qui, però, troviamo Nike e Htok, due fratelli stupidi, ma virili, che pare siano andati al nord ed abbiano passato il passo che anche noi dovremo superare.-
Al modico prezzo di una pompa Ailin riesce ad ottenere più informazioni di quante il resto della compagnia sia riuscita a raccattare nell'ultima settimana.-
Felici, soprattutto Htok, andiamo a dormire.-
Ridgell, prima di addormentarsi, ha un ultimo beneaugurale pensiero: "Domani sarà sicuramente un'altra giornata del cazzo. Fredda, buia, lunga, senza possibilità di scrivere incantesimi sui libri di magia, con l'insopportabile presenza di quell'uccello del malaugurio di Chijan, con Apelios che, seppur ancora rigido, sventolerà le sue maleodoranti bende in continuazione, con Emon Pok ed Alkatel che faranno la gara di rutti, con Ailin che tenterà in ogni modo di esplorare rettalmente il cavallo frocio della custode, con il mulo che tirerà un sospiro di sollievo. Quasi, quasi provo a parlare a Tayga dei veri Dei, quelli di Veldern, non questo cioccapiatti d Xar/Rax o come cazzo si chiama. Chissà cosa sta facendo Altea. E quel frocio di Myzar? E pensare che mi stavo per guzzare l'Elfa Nera….. tzzz…. tzzz".-
Una mano enorme mi scuote, mi sveglio di soprassalto pronto a lanciare un sortilegio letale.-
E' Alkatel che mi chiede se posso fare l'arbitro per la loro gara, perché lui ed Emon Pok non riescono a decidere chi riesca a fare il rutto più grosso….. lancio il sortilegio …. purtroppo sono stanco e non funziona …. mi confondo … sbaglio incantesimo.-
I quattro Ridgell si riaddormentano, ma ad uno solo scende silenziosa sul viso una lacrima….

giovedì 15 marzo 2007

Di nuovo a Torisk

Mentre Alkatel continua la sua insopportabile litania mononeuronica su quanto siamo stati intelligenti ad arrenderci ed Emon Pok cerca di vomitare i quattro litri di spirito dei subumani incautamente ingurgitati, Apelios, reduce da tremende scariche di diarrea, ne approfitta per farsi benedire due bende che si avvolge sulle mani con il palese, ma diabolico intento di farne un utilizzo sostitutivo del bidè rinfrescante al timo.-
Frida, la guaritrice, lancia un incantesimo scacciaeternofetore sulle bende ormai marroncine e, parlando del più e del meno, accenna alla possibilità che Dookan abbia sentito parlare dei custodi .-
Immediatamente Tayga, la nostra astuta ed ermetica capo compagnia (Emon Pok, purtroppo, ha capito emetica…), le racconta tutto quello che ci è accaduto, che abbiamo incontrato un custode, cosa ci ha detto, chi siamo, chi abbiamo evocato, perché, cosa vogliamo fare, le misure delle pere di Ailin e del pacco di Apelios, la durata delle prestazioni di Ridgell e del paladino, nonché la ricetta segreta della nonna di Alkatel per il dolce non dolce, ma comunque dolce, ma non troppo dolce, dolce il giusto insomma.-
Ridgell, il cui secondo pensiero è trovare altra carta roccia (è indetto un concorso a premi per indovinare il primo), cerca di trafugare una boccia di preziosissimo vino invecchiato venti anni riserva gran patec sirac mignot, ma viene bloccato dall'astuto cantiniere, che lo aveva messo da parte per occasioni ben più speciali che dissetare un ex Arcimago che stava per farsi una dea.-
Ridgell finge di andarsene, in realtà, scaltro come un grifoncino dorato delle langhe, torna indietro, arriva alle spalle del pollo e lo addormenta (non sprecando un incantesimo, ma con una decisa e robusta randellata sul testone di cazzo), quindi scola la boccia, mooooooooolto buona, e la riempie nuovamente con un liquido decisamente organico, paglierino, limpido…..-
Dookan, intanto, siccome non ha nient'altro da fare (Sjoreen si sta rifacendo le unghie dei piedi), pianifica la nostra vita da qui ai prossimi tre mesi, incaricandoci di andare al nord a recuperare una corona, farci di nebbia qui, ascoltare Frida che ne sa a pacchi, tornare dai subumani che ne vogliono a pacchi.-
La mattina dopo, evidentemente dopo una buona nottata con Sjoreen, vediamo Dookan con delle occhiaie che gli arrivano alle ginocchia, che ci propone di partire subito.-
Accogliamo festosi la proposta della nuova gita, anche perché corroborata dall'insopportabile presenza di Gerarld il riapparso che, sotto lo sguardo candido ed innocente dell'Arcimago, sta raccontando al duca che mai gli era capitato di assaggiare un vino riserva di venti anni gran patec sirac mignot così limpido e dal gusto così particolare.-
Tra colpi di tosse, rossori e bende multicolori, ci prepariamo per la partenza e come sempre veniamo investiti da compiti della massima importanza da Dookan che dispensa a tutti pillole di saggezza quali: cavalcate, non fate morire i cavalli, state vicino a me, state zitti, parlerò io, non fate casino, Emon Pok smetti di vomitare, Gerarld il buongustaio smettila di sputacchiare, Ridgell non ridere, Sjoreen smettila di massaggiarti la mandibola, Ridgell non sbavare, Apelios tieni quelle bende lontano da me.-
Arriviamo a Torisk, ci attendono Torvill e Torlan, oltre a centinaia di enormi troll, orchi, orsi, subumani, rettili, che si chiamano anche loro con nomi che iniziano tutti con la T.-
Dopo gli ovvi convenevoli con i quali Dookan e Torisk lo mettono nel culo a Torlan, ci mandano dai subumani per concludere gli accordi.
Tayga si avvicina all'enorme capo dei subumani, un orco di almeno tre metri di altezza, e attributi proporzionati alla statura….
Tayga lascia la spada a terra, l'orco, perplesso abbassa la clava e rilancia sfilandosi i calzari, Tayga si toglie l'armatura, l'orco getta la pelle di leone, Tayga la tunica, l'orco l'elmo, Tayga decide di strafare e resta in perizoma cerimoniale, l'orco, ormai completamente nudo, ma divertito e piacevolmente intrigato dallo strato rituale, si depila parte del petto e ….. dona un libro di carta roccia ad Ailin.-
Ailin, desiderosa di prenderlo, cerca di gettarsi sull'orco, ma calcola male la distanza, riesce ad arrivare circa a metro di distanza, poi … si sveglia quando tutti stanno festeggiando, con un enorme bozzo circolare sulla fronte. Anche gli elfi, ogni tanto, sbagliano mira, ma chissà se voleva prendere davvero il libro….

giovedì 1 marzo 2007

Catturati

Facciamo appena in tempo a metterci d'accordo su alcune fondamentali strategie di combattimento quando, guarda caso, sentiamo un rumore di zoccoli provenire dal sentiero da noi imboccato.-
Subito l'elfa appoggia l'orecchio al terreno per potere, con il suo straordinario udito, cercare di capire indicativamente l'entità del pericolo che si sta avvicinando.-
Poco dopo esclama risentita: "Non sono riuscita a capire granché, causa i rumorosi peti di Alkatel ed i rutti di Emon Pok, però, a grandi linee saranno non meno di trenta umani, di cui uno molto grosso (guerriero), uno molto intelligente (mago) ed uno molto carismatico (chierico). Gli altri sono comunque buoni guerrieri, molto dotati e sono armati di archi, spade, scudi, pugnali. Hanno intenzioni certo non buone nei nostri confronti, perché alcuni hanno già pronte delle robuste corde e dei bavagli".-
Tayga, visibilmente insoddisfatta dal pressappochismo dell'elfa, cerca di capire se costoro potranno essere per noi un pericolo e, scaltra come un furetto in amore, ordina al mistico di occultare il corpo di Travis e di nascondersi in modo introvabile, come sa fare solo lui (ed Emon Pok, ma il sicario è fortunatamente impossibilitato da una crisi di diarrea fulminante).-
Alkatel, che sta ripassando le strategie da poco imparate contando sulle sue enormi ditone, si ferma al quattro ed urla felice: "Sono in tanti, sono armati, noi salviamo i connotati. Sono ostili, sono molti, non creiamo dei fastidi".-
Ridgell, inorridito dalla rima mancata, ma contento della lezione imparata dal paladino, lo guarda incerto sul da farsi, mentre Tayga, animata da fede incrollabile, guarda speranzosa il mucchietto di neve semovente che, nella mente di Apelios, dovrebbe essere il nascondiglio introvabile.-
Ormai i guerrieri sono in vista.-
Alkatel urla volenteroso: "Stupidi non siamo, noi ci arrendiamo".-
I guerrieri arrivano, ci circondano, ci disarmano (a parte Alkatel che ha già buttato tutte le sue armi a venti metri gridando: "Siamo buoni come mici, diam le armi ai nostri amici"), ci legano strettamente, ci imbavagliano, poi chiedono: "Dov'è l'altro?".-
Alkatel, seppur imbavagliato, cerca di collaborare mimando il nascondiglio di Apelios.-
Al nono tentativo fallito, i guerrieri si rompono i coglioni ed incaricano il mago (specializzando in Trovatologia di mistici nascosti nella neve) che, con imbarazzante facilità, indica il luogo ove è nascosto Apelios, facendo una linguaccia ad Alkatel.-
Fortunatamente incontriamo Sjoreen (ha il viso nascosto, ma Ridgell la riconosce da come muove la lingua...) che, con un astuto stratagemma, convince i trenta bastardi a passare la notte nella cittadella di Dookan.-
Appena arrivati nella cittadella Sjoreen grida: "A terra".-
Tayga e Ridgell si gettano immediatamente a terra. Vengono subitaneamente colpiti da una sfera di fuoco che li manda in coma.-
Ailin ed Emon Pok, più lenti ma più fortunati, si gettano anch'essi a terra e vengono colpiti solo da qualche freccia vagante.-
Alkatel ed Apelios, che hanno invece capito "Atterra", cominciano a guardare in alto sperando di vedere qualche mirabile volatile in fase discendente.-
Il destino è beffardo: i due idioti non si prendono neanche una ferita….
Il resto è cosa già vista: Ci curano. Dookan se ne sbatte del cadavere straziato di Travis (che si rivela in realtà un post-it). Ailin, come ricompensa per averlo recuperato, si fa inchiavardare dalla più dotata delle guardie. consigliata da Sjoreen…). Ci facciamo rilevare gli oggetti e pozioni magiche trovati. Alkatel, che non ha ancora perfettamente sincronizzato il cervello con quello degli altri, ogni cinque minuti emette un bip ed urla: "Ci arrendiamo". Ridgell si incazza perché non c'è altra carta roccia. Dookan ci propone (e questa è la più elevata forma di eufemismo mai vista) un'altra missione impossibile che Tayga, a nome dell'intera compagnia, accetta manifestando immotivato entusiasmo. A parte Alkatel che, in un angolino, ripete a se stesso: "Ma non ci eravamo arresi?"…….