giovedì 15 marzo 2007

Di nuovo a Torisk

Mentre Alkatel continua la sua insopportabile litania mononeuronica su quanto siamo stati intelligenti ad arrenderci ed Emon Pok cerca di vomitare i quattro litri di spirito dei subumani incautamente ingurgitati, Apelios, reduce da tremende scariche di diarrea, ne approfitta per farsi benedire due bende che si avvolge sulle mani con il palese, ma diabolico intento di farne un utilizzo sostitutivo del bidè rinfrescante al timo.-
Frida, la guaritrice, lancia un incantesimo scacciaeternofetore sulle bende ormai marroncine e, parlando del più e del meno, accenna alla possibilità che Dookan abbia sentito parlare dei custodi .-
Immediatamente Tayga, la nostra astuta ed ermetica capo compagnia (Emon Pok, purtroppo, ha capito emetica…), le racconta tutto quello che ci è accaduto, che abbiamo incontrato un custode, cosa ci ha detto, chi siamo, chi abbiamo evocato, perché, cosa vogliamo fare, le misure delle pere di Ailin e del pacco di Apelios, la durata delle prestazioni di Ridgell e del paladino, nonché la ricetta segreta della nonna di Alkatel per il dolce non dolce, ma comunque dolce, ma non troppo dolce, dolce il giusto insomma.-
Ridgell, il cui secondo pensiero è trovare altra carta roccia (è indetto un concorso a premi per indovinare il primo), cerca di trafugare una boccia di preziosissimo vino invecchiato venti anni riserva gran patec sirac mignot, ma viene bloccato dall'astuto cantiniere, che lo aveva messo da parte per occasioni ben più speciali che dissetare un ex Arcimago che stava per farsi una dea.-
Ridgell finge di andarsene, in realtà, scaltro come un grifoncino dorato delle langhe, torna indietro, arriva alle spalle del pollo e lo addormenta (non sprecando un incantesimo, ma con una decisa e robusta randellata sul testone di cazzo), quindi scola la boccia, mooooooooolto buona, e la riempie nuovamente con un liquido decisamente organico, paglierino, limpido…..-
Dookan, intanto, siccome non ha nient'altro da fare (Sjoreen si sta rifacendo le unghie dei piedi), pianifica la nostra vita da qui ai prossimi tre mesi, incaricandoci di andare al nord a recuperare una corona, farci di nebbia qui, ascoltare Frida che ne sa a pacchi, tornare dai subumani che ne vogliono a pacchi.-
La mattina dopo, evidentemente dopo una buona nottata con Sjoreen, vediamo Dookan con delle occhiaie che gli arrivano alle ginocchia, che ci propone di partire subito.-
Accogliamo festosi la proposta della nuova gita, anche perché corroborata dall'insopportabile presenza di Gerarld il riapparso che, sotto lo sguardo candido ed innocente dell'Arcimago, sta raccontando al duca che mai gli era capitato di assaggiare un vino riserva di venti anni gran patec sirac mignot così limpido e dal gusto così particolare.-
Tra colpi di tosse, rossori e bende multicolori, ci prepariamo per la partenza e come sempre veniamo investiti da compiti della massima importanza da Dookan che dispensa a tutti pillole di saggezza quali: cavalcate, non fate morire i cavalli, state vicino a me, state zitti, parlerò io, non fate casino, Emon Pok smetti di vomitare, Gerarld il buongustaio smettila di sputacchiare, Ridgell non ridere, Sjoreen smettila di massaggiarti la mandibola, Ridgell non sbavare, Apelios tieni quelle bende lontano da me.-
Arriviamo a Torisk, ci attendono Torvill e Torlan, oltre a centinaia di enormi troll, orchi, orsi, subumani, rettili, che si chiamano anche loro con nomi che iniziano tutti con la T.-
Dopo gli ovvi convenevoli con i quali Dookan e Torisk lo mettono nel culo a Torlan, ci mandano dai subumani per concludere gli accordi.
Tayga si avvicina all'enorme capo dei subumani, un orco di almeno tre metri di altezza, e attributi proporzionati alla statura….
Tayga lascia la spada a terra, l'orco, perplesso abbassa la clava e rilancia sfilandosi i calzari, Tayga si toglie l'armatura, l'orco getta la pelle di leone, Tayga la tunica, l'orco l'elmo, Tayga decide di strafare e resta in perizoma cerimoniale, l'orco, ormai completamente nudo, ma divertito e piacevolmente intrigato dallo strato rituale, si depila parte del petto e ….. dona un libro di carta roccia ad Ailin.-
Ailin, desiderosa di prenderlo, cerca di gettarsi sull'orco, ma calcola male la distanza, riesce ad arrivare circa a metro di distanza, poi … si sveglia quando tutti stanno festeggiando, con un enorme bozzo circolare sulla fronte. Anche gli elfi, ogni tanto, sbagliano mira, ma chissà se voleva prendere davvero il libro….

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