giovedì 1 marzo 2007

Catturati

Facciamo appena in tempo a metterci d'accordo su alcune fondamentali strategie di combattimento quando, guarda caso, sentiamo un rumore di zoccoli provenire dal sentiero da noi imboccato.-
Subito l'elfa appoggia l'orecchio al terreno per potere, con il suo straordinario udito, cercare di capire indicativamente l'entità del pericolo che si sta avvicinando.-
Poco dopo esclama risentita: "Non sono riuscita a capire granché, causa i rumorosi peti di Alkatel ed i rutti di Emon Pok, però, a grandi linee saranno non meno di trenta umani, di cui uno molto grosso (guerriero), uno molto intelligente (mago) ed uno molto carismatico (chierico). Gli altri sono comunque buoni guerrieri, molto dotati e sono armati di archi, spade, scudi, pugnali. Hanno intenzioni certo non buone nei nostri confronti, perché alcuni hanno già pronte delle robuste corde e dei bavagli".-
Tayga, visibilmente insoddisfatta dal pressappochismo dell'elfa, cerca di capire se costoro potranno essere per noi un pericolo e, scaltra come un furetto in amore, ordina al mistico di occultare il corpo di Travis e di nascondersi in modo introvabile, come sa fare solo lui (ed Emon Pok, ma il sicario è fortunatamente impossibilitato da una crisi di diarrea fulminante).-
Alkatel, che sta ripassando le strategie da poco imparate contando sulle sue enormi ditone, si ferma al quattro ed urla felice: "Sono in tanti, sono armati, noi salviamo i connotati. Sono ostili, sono molti, non creiamo dei fastidi".-
Ridgell, inorridito dalla rima mancata, ma contento della lezione imparata dal paladino, lo guarda incerto sul da farsi, mentre Tayga, animata da fede incrollabile, guarda speranzosa il mucchietto di neve semovente che, nella mente di Apelios, dovrebbe essere il nascondiglio introvabile.-
Ormai i guerrieri sono in vista.-
Alkatel urla volenteroso: "Stupidi non siamo, noi ci arrendiamo".-
I guerrieri arrivano, ci circondano, ci disarmano (a parte Alkatel che ha già buttato tutte le sue armi a venti metri gridando: "Siamo buoni come mici, diam le armi ai nostri amici"), ci legano strettamente, ci imbavagliano, poi chiedono: "Dov'è l'altro?".-
Alkatel, seppur imbavagliato, cerca di collaborare mimando il nascondiglio di Apelios.-
Al nono tentativo fallito, i guerrieri si rompono i coglioni ed incaricano il mago (specializzando in Trovatologia di mistici nascosti nella neve) che, con imbarazzante facilità, indica il luogo ove è nascosto Apelios, facendo una linguaccia ad Alkatel.-
Fortunatamente incontriamo Sjoreen (ha il viso nascosto, ma Ridgell la riconosce da come muove la lingua...) che, con un astuto stratagemma, convince i trenta bastardi a passare la notte nella cittadella di Dookan.-
Appena arrivati nella cittadella Sjoreen grida: "A terra".-
Tayga e Ridgell si gettano immediatamente a terra. Vengono subitaneamente colpiti da una sfera di fuoco che li manda in coma.-
Ailin ed Emon Pok, più lenti ma più fortunati, si gettano anch'essi a terra e vengono colpiti solo da qualche freccia vagante.-
Alkatel ed Apelios, che hanno invece capito "Atterra", cominciano a guardare in alto sperando di vedere qualche mirabile volatile in fase discendente.-
Il destino è beffardo: i due idioti non si prendono neanche una ferita….
Il resto è cosa già vista: Ci curano. Dookan se ne sbatte del cadavere straziato di Travis (che si rivela in realtà un post-it). Ailin, come ricompensa per averlo recuperato, si fa inchiavardare dalla più dotata delle guardie. consigliata da Sjoreen…). Ci facciamo rilevare gli oggetti e pozioni magiche trovati. Alkatel, che non ha ancora perfettamente sincronizzato il cervello con quello degli altri, ogni cinque minuti emette un bip ed urla: "Ci arrendiamo". Ridgell si incazza perché non c'è altra carta roccia. Dookan ci propone (e questa è la più elevata forma di eufemismo mai vista) un'altra missione impossibile che Tayga, a nome dell'intera compagnia, accetta manifestando immotivato entusiasmo. A parte Alkatel che, in un angolino, ripete a se stesso: "Ma non ci eravamo arresi?"…….

Nessun commento: