L'ideona
Bene, nella biblioteca i nostri continuano imperterriti ad apparire ancora più confusi, se possibile, di quanto già apparissero prima.-
Dopo lunga, noiosissima, sterile e sofferta discussione, decidono di andare a prendere tutto l’armamentario, con relativi zaini da viaggio ed addentellati, e di recarsi così conciati, credendosi comunque rapidi, furtivi e poco appariscenti, nella solita, squallida e per niente ispirante biblioteca.-
Altra interminabile discussione per decidere se andare direttamente nella biblioteca percorrendo un breve tragitto di trenta metri attraverso il tempio, o fare un lungo giro di tre chilometri esterno, con la sola, improbabile speranza di incontrare meno persone che possano chiederci che cazzo stiamo facendo bardati come un commando la notte della liberazione degli ostaggi di Entebbe.-
Considerato che il solo Alkatel ha con se non meno di centotrenta chili di armatura e similari e lo zaino di Emon Pok sembra quello di Babbo Natale, per non parlare dell’odore delle bende di Apelios e delle sempiterne pere di Ailin, dopo appena tre metri veniamo fermati da un gruppetto di quattro guardie che, seppur ossequiose, ci chiedono con fermezza dove pensavamo di andare così conciati.-
Immediatamente ad Alkatel si ferma la salivazione e comincia a balbettare confuse e deliranti spiegazioni tipo: “Stiamo andando in biblioteca a fare un picnic, cioè no pensavamo di fare un giro fuori per raccogliere alcuni funghi allucinogeni, anzi stiamo facendo una gara a chi fa il peto da sforzo più grande…”.-
Quando la situazione sta per virare dall’imbarazzo (dai peti che sta effettivamente producendo per rendere più verosimile la spaventosa versione dei fatti) alla tragedia, l’annoiato Arcimago, con tatto e credibilità, spiega alla guardie che stiamo semplicemente andando in biblioteca ma, onde tutelare i nostri preziosi averi, frutto di anni di sacrifici e studi, visti i brutti ceffi che girano nell’interno della cittadella, preferiamo portarli con noi.-
Le guardie, confortate da tale credibile spiegazione, ma soprattutto semiavvelenate dai peti e dagli effluvi provocati dall’abbondante sudorazione da stress dell’enorme e goffo paladino, salutano con virile cipiglio militaresco, ed i nostri possono finalmente tornare a frantumarsi i marroni nella biblioteca.-
Qui, dopo terza ed esiziale discussione, decidiamo di tornare ad ispezionare il primo tunnel della cripta (da non confondersi con la Cripta).-
Lanciamo non meno di ottanta utili sortilegi, che ci rendono immuni da non-morti, frecce, orticaria, gatti (non si sa mai), ragadi anali, varicella, poi partiamo in fila indiana, come un’allegra comitiva di boy scout entusiasti e dementi alla prova di fine corso per essere promossi da lupetto rincoglionito a pantera sdentata ma felice.-
Troviamo degli scheletri che, solo per farci dispetto, non si animano neanche quando usiamo il loro pelatissimo cranio per una simpatica partitella a calcetto.-
Squadre: Tayga in porta, Ridgell ed Apelios contro Ailin in porta, Emon Pok ed Alkatel.-
Subito il paladino, forte dei suoi centoventi chili addizionati dagli altri centotrenta di armatura, mette in crisi i forti e leali avversari che, in due, non raggiungono la metà del peso dell’enorme attaccante.-
Emon Pok, si dimostra, invece, un ottimo regista e, con parole semplici e ben scandite, telecomanda Alkatel verso la porta avversaria.-
Quando ormai tutti pensano che la partita per la squadra di Tayga non possa che finire come è finita per l’Inter ieri sera, ecco che l’Arcimago, non visto dagli arbitri (anche perché non ci sono), estrae rapidamente la sua daga magica e, con lestezza e disinvoltura, buca il pall cioè il teschio, ponendo così fine all’accesa tenzone.-
Dopo le docce negli spogliatoi (purtroppo divisi), a controcampo ed al processo del lunedì verranno rilasciate pesanti dichiarazioni dall’allenatore della squadra di Ailin, fortunatamente non supportate da prove.-
Tutto finirà in una bolla di sapone, con i tifosi ed alcuni deliranti supporter che portano in trionfo Tayga, Ridgell ed Apelios che, in verità, non gioca benissimo, ma è dotato di una finta naturale di fondoschiena che in più occasioni, ha messo in difficoltà gli avversari.-
Percorriamo così il lungo tunnel, senza altri problemi, fino ad arrivare ad una botola che, ci rendiamo subito conto, porta ad una squallida stamberga, abitata da quattro poveretti, beatamente addormentati.-
Ridgell si offre di salire per primo, addormenta uno dei quattro e, puntando una lama alla gola di un altro, cerca di far capire che non vogliamo fare loro del male.-
Qualcuno potrebbe obiettare che tenere una lama contro la gola non è proprio il metodo più efficace per avvalorare la tesi del non voler fare del male; però funziona!
Quando stiamo ormai per intavolare la quarta, terribile, discussione della serata, ecco la frase che tutti, non solo noi, non vorremmo mai sentire, soprattutto se pronunciata da lui.-
Alkatel, con la fronte corrugata dallo sforzo, salivazione semiazzerata, parziale perdita della sensibilità delle estremità degli arti inferiori e superiori, sudorazione abnorme, pupille in midriasi, voce da soprano, dice:
Ora, ricordando la pericolosità di una semplice idea, al pensiero di un’ideona:
Ailin va in menopausa isterica;
Apelios torna virile;
Tayga sviene;
Emon Pok perde la fede e decide di ritornare a fare il sicario;
Ridgell assume subito il sicario per un lavoretto in loco…..
Ora, è bene ricordare che a volte l’imponderabile e l’improbabile (fratelli tra loro e parenti almeno di primo grado dell’impossibile), per motivi che sfuggono ai comuni mortali, ma in questo caso anche agli dei, decidono di farsi beffe delle più elementari leggi naturali, fisiche e statistiche.-
Voi sapete, per esempio, che da due genitori bianchi può nascere un figlio nero.-
Sapete anche che, essendoci una probabilità su un miliardo, tale circostanza provoca normalmente nel padre l’immotivata ma immediata fuoriuscita di nuovi epiteti, in molti casi anche dotati di una certa fantasiosa ruvidità, nei confronti dell’incolpevole madre.-
Bene, nonostante la probabilità fosse la medesima dell’esempio poc’anzi accennato, comincia a serpeggiare negli allibiti cervelli (a differenza di quello del paladino, plurineuronici) dei nostri la fastidiosa ed inconsueta sensazione che l’ideona di Alkatel abbia un barlume di possibile attinenza con la realtà.-
Il posseduto (non c’è altra spiegazione) paladino, per farla breve, propone di far passare una parte dell’esercito di Clodian per questo oscuro e segretissimo tunnel, onde assalire dall’interno la cittadella e creare un diversivo che ci permetta di leggere quel cazzo di libro e scoprire dove sia la Cripta.-
Purtroppo, puntuale come una diarrea alla prima di un concerto di Uto Ughi (magari accompagnato da un celebre organista), arriva l’ennesima, sterile, non proficua, faziosa discussione.-
Sotto gli occhi esterrefatti dei quattro poveretti, cerchiamo così inutilmente di decidere se l’ideona sia veramente realizzabile.-
Rooonff.-
Buona Pasqua.-