giovedì 17 dicembre 2009

Alkatel

Noi non ci curiamo perché, pur avendo subito innumerevoli ferite, stiamo tutti bene…….. parole destinate a perdersi nella nebbia circostante l'unico neurone del nostro paladino, come avrete modo di apprezzare tra breve.-
Infatti, dopo poco, arriviamo in un villaggio pieno di esseri mezzi umani, mezzi felini che, dopo averci lodato e imbrodato per aver sconfitto i centauri e i centaragni, ci offrono un luculliano banchetto a base di saporite pietanze.-
Tayga, illuminata dal suo dio, chiede a Ridgell di digiunare e il bravo ed ubbidiente Arcimago, non fatica ad astenersi in quanto, dopo attenta osservazione delle portate, riconosce l'inconfondibile odore ed aspetto della carne umana.-
Mentre Alkatel ed il cubo si ingozzano a quattro palmenti ed anche Ailin, Apelios e Tayga sembrano gradire il banchetto, il solo Balakov sembra moderarsi un po'.-
Finito il pranzo ci ritiriamo in una capanna, anche perché all'aperto ci saranno circa quaranta gradi, e, in ordine di taffio, tutti si ingubbiano felici.-
Ridgell, rimasto l'unico sveglio, dopo aver maledetto tutte le divinità conosciute per non poter tagliare la gola a tutti quanti, ma soprattutto per aver finito la birra ed altre necessarie sostanze alcoliche, sveglia a schiaffoni Balakov e Tayga che poi cura tutti gli altri fuorché Ailin (non perché sia stronza, ma perché ha finito le cure, anche perché un po' stronza effettivamente lo è……).-
Ridgell poi, in un immotivato gesto di stupidità, coadiuvato da un sorso di corroborante limoncello, pianta la maleodorante (dal punto di vista magico) daga sul terreno prospiciente l'ingresso della capanna e lancia una prima palla di fuoco che stermina non meno di alcune decine di gattacci.-
La daga sparisce e Ridgell, che ultimamente fa della pacatezza e della bonomia aspetti peculiari del suo carattere, potenzia a dismisura un'altra palla di fuoco e la lancia, bestemmiando felice e sterminando così ogni forma di vita nel raggio di alcuni chilometri quadrati.-
I gattacci pur non comprendendo appieno il seppur elementale concetto di chilometri quadrati (neppure Alkatel se è per quello…), hanno almeno la compiacenza di morire tutti quanti.-
In nostri eroi lasciano il villaggio ed arrivano, guarda caso, in una radura al cui centro si erge, caparbio come un tronista di Maria de Filippi, un pozzo.-
Il pozzo, maledetto lui, non contiene acqua, ma un liquido inquietante, ma decisamente accattivante per l'incolpevole Arcimago, in quanto sostenente la malefica daga.-
Subito l'Arcimago, legato per i piedi ed in vita da due robuste corde tenute dal cubo e dal mononeuronico (e qui si capisce lo stato di Ridgell………) si cala nel pozzo appena in tempo per essere giustamente attaccato dal liquido che, neanche fosse Stanislao Moulinsky, altri non era che un orrendo polpo mutaforme.-
Mentre Ridgell cerca di convincere i due grossi idioti a mollarlo, onde non trovarsi in compagnia un Arci ed un Mago ben separati tra loro, lancia intanto un potente sortilegio contro il mostro che, preso alla sprovvista, lo lascia.-
Ridgell cade in fondo al pozzo praticamente illeso ed il mostro, impaurito, si spalma sulle pareti circostanti.-
L'abile Arcimago sta per terminare l'orrida creatura, quand'ecco che lo assale la fastidiosa sensazione provabile solo da chi abbia avuto la sfortuna di aver il rachide separato dal resto della colonna vertebrale a causa di uno spadone a due mani tenuto da un gigantesco idiota.-
Ridgell esanime, resta a terra, mentre il demente prende inutilmente a spadate il pozzo.-
Il polpo, probabilmente, morirà dalle risate………..

mercoledì 2 dicembre 2009

Oxema l'onesto

Stiamo godendoci il meritato riposo, tra un peto e l'altro di Alkatel, quand'ecco che il Re Non Morto (che da adesso chiameremo per comodità RNM), appare in tutta la sua spaventevole ed orripilante nomortalità sulla soglia della porta della stanza da noi occupata.-
E' sufficiente la sola orrida e mefitica presenza di RNM per svegliarci tutti in preda ad un disagio paragonabile a quello recentemente provato in occasione della gara di miglior sudore di ascelle ingaggiata dall'inesperto cubo, dal volenteroso ma meno dotato Balakov e, ovviamente, dall'immancabile e sempiternamente vincente paladino.-
RNM, senza perdersi in inutili smancerie, dopo aver fatto arieggiare la stanza, ci dice che:
 Il Rok si è incazzato, probabilmente aizzato da qualcuno (si ipotizza sia stato un tale Amadori, infiltrato abilmente da Chin);
 L'unico modo per calmarlo è dargli da mangiare una sbobba pestilenziale che si trova su un altro mondo, fortunatamente comodamente raggiungibile da un portale qui ubicato;
 La sbobba ce la può fornire uno strato e potente essere, mezzo caprone, mezzo demone, mezzo fortitudino, di nome Oxema l'onesto (no, non ero già ubriaco, ne incapace di fare i conti; su questo mondo gli esseri orripilanti valgono almeno uno e mezzo…);
 Per convincerlo a darci la sbobba e farci ritornare a casa, tramite l'utilizzo di altro portale del quale solo lui conosce l'ubicazione e le modalità di funzionamento (al solito costo di due elfi sgozzati), RNM ci gentilizza un opale di straordinario valore da barattare;
 L'opale dovrà essere imbibito del sangue di un chierico. Come un sol uomo scegliamo Apelios il coraggioso.-
Senza perderci in chiacchiere tagliuzziamo Apelios, imbibiamo l'opale, sgozziamo i due elfi (approfittiamo per fare un comodo e convenientissimo pass da dieci portalcorse al modico prezzo di sole tre gole tagliate in più).-
Il nuovo mondo è simile ad una enorme grotta, permeata da un insano lucore, purtroppo ricca di vegetazioni dall'aspetto meditabonde e da milanisti.-
Fortunatamente, dopo essere riusciti ad attraversare quasi indenni un lungo sentiero/bosco/palude/fungaia (e quindi in preda alla noia più mortale), veniamo circondati da una decina di centauri dotati di protesi berlusconiane negli zoccoli per apparire più alti.-
Questi, una volta nominato Oxema l'onesto, ci aiutano a proseguire fino a portarci a cadere come polli in un'imboscata tesaci da centinaia di centauragni.-
Subito Apelios sfoggia carismatiche doti di comando ordinando alle bestie con voce impostata tipo Luciana Littizzetto: "Fermi, ve lo ordino".-
Queste, giustamente, se ne sbattono e, irrorandolo di miasmi puzzolenti, lo attaccano felici.-
Ailin e Ridgell iniziano a fare strage di esseri con dardi e altri utili sortilegi.-
Askew ed i due Alkatel (sobh!) ne dimezzano vari con potenti fendenti.-
Balakov, invaghito di una centaragna particolarmente avvenente, la seduce con il sortilegio l'ascella mefitica e si apparta con lei per cercare di trarne indubbi godimenti.-
Tre centauri, intanto, vistosi rapita la bella centaragna, la prendono abbastanza male e iniziano a bersagliare Apelios con le loro frecce, tanto da trasformarlo in un puntaspilli umano.-
A questo punto a Ridgell scende la catena e lancia una palla di fuoco che, con suo stupore, stermina tutti i centauri, tutti i centaragni, con un rinforzino di Apelios.-
Purtroppo abbiamo la possibilità di utilizzare i poteri di Tayga, così curiamo Apelios e ci incamminiamo verso il villaggio scorto in precedenza.-
Noi non ci curiamo perché, pur avendo subito innumerevoli ferite, stiamo tutti bene……..