martedì 8 giugno 2010

Il Piccolo Tempio e la Cripta

- 8 giorni

Poi, con la signorilità tipica di un principe cazzone che ha appena ucciso un idiota, se ne va, lasciando ai posteri le eterne parole: “Papà, mi sei sempre stato sul cazzo!. Per di più ti sei alleato con carne da macello.”

Su invito del re ci rechiamo nel suo studio dove trasciniamo il cadavere del paladino. Il chierico risuscita (purtroppo) Alkatel che ignaro di ciò che è accaduto dichiara: "Allora, quando posso affettare quel traditore del principino!" Askew, impietosito, lo prende in disparte e gli racconta a tinte non troppo violente l’esito del duello.

"Ed ora cosa pensate di fare?" chiede il re facendo trapelare una certa fretta e un indiscussa punta di insofferenza, del resto nella compagnia sono presenti due disgustosi evocati. "Credo che sia giunto il momento di recuperare il nostro “amico”. Se non sbaglio voi sapete dove si trova vero? Il tempo stringe. Nel frattempo manderò il mio esercito in aiuto all’altro sovrano………. Ora andate a riposarvi. Pianificheremo la questione domani mattina."

Nella notte Ailin, all’insaputa di tutti, mette a punto un piano interessante.-

In realtà Ridgell, dotato di un udito inversamente proporzionale all'intelligenza di Alkatel, la sente borbottare: "Allora dove cazzo ho messo il guano di pipistrello, pergamena per contatto con divinità minori, il cherosene, dinamite, pizzico di zafferano, tre chili di spaghetti alla carbonara, push up, pile per il vibratore, uffa che palle, silenzio, massima segretezza…. Ok, a nanna adesso!".-


-7 giorni

"Allora che facciamo? Per raggiungere il Principe ci toccherà entrare nel Tempio e combattere contro tutti i chierici lì riuniti!" fa notare Apelios (sempre di un ottimismo rivoltante) la mattina seguente.

"Il re ha detto che sono tutti traditori e che sarà necessario sacrificarli tutti." commenta Alkatel affilando il suo spadone con grande soddisfazione. Non nota lo sguardo iroso del mago che, completamente spoglio dei suoi incantesimi, preferirebbe rimanere a fare un tresette con il Mietitore, un Drago ed Eceaclpe piuttosto che andare a cercare rogne in compagnia di paladini psicodispersi.

Dopo un tentativo di organizzare una strategia la dichiarazione di Ailin fa calare il silenzio fra i presenti. "Non preoccupatevi per i chierici, a quelli penso io. Una volta “sterilizzato il tempio troveremo il modo di contattare il Principe Sciamano e recuperare il Medaglione. Abbiate la pazienza di aspettare……….., circa 5 ore, e tutto sarà ok!"

"Ma Ailin non credi che……..," comincia Apelios, ma viene subito zittito da Ridgell che, guardando con ammirazione la sua amica commenta "Buono Apelios detto il fortunato ottimista, quando ad Ailin brillano gli occhi così e le si ingrossano ancora di più le pere è il momento di fidarsi e di rinunciare a tante domande, te lo dice uno che la conosce da parecchio tempo. Abbi fiducia!"

Passano le cinque ore nella noia più completa a conclusione delle quali Ailin conferma al gruppo che la missione è riuscita. "Il tempio è pulito. Tutti i chierici traditori sono stati eliminati, ma c’è un problema, oltre alla puzza di aglio e cipolla, il nostro amico è blindato nella cripta e non c’è modo di accedervi se non dal Piccolo Tempio!"

"Andiamo dal re e parliamone con lui."

Nuovamente riuniti al cospetto del re, cominciamo a progettare il recupero del principe Sciamano.

"Sire, nel biglietto il Principe parla di una cripta raggiungibile dal Piccolo Tempio. Ci può indicare come raggiungerlo?" chiede ingenuamente Ailin dimenticando l’allergia del re per gli evocati.

"Sentite anche voi questo brusio?" commenta il sovrano continuando ad intrattenere il resto del gruppo e voltando discriminatamente le spalle a Ridgell e ad Ailin.

"Sire, nel biglietto il Principe parla di una cripta raggiungibile dal Piccolo Tempio. Ci può indicare come raggiungerlo?" richiede con molto tatto Apelios.

"Si in effetti c’è un tempietto nella fortezza. In passato i signori del castello lo usavano per rivolgere agli dei le loro preghiere, e in alcuni casi per recarsi al Tempio in incognito, grazie ad una porta dimensionale sulla parete di fondo della sala, che conduce direttamente alla cripta……….," risponde con grazia il re.

" Ahhh, bene, ci può condurre fino al tempio piccolo, così raggiungeremo subito il Principe Sciamano e potremo…….." commenta soddisfatto Apelios, ma viene immediatamente interrotto dal re che come una doccia gelata aggiunge "………, ma ora il Tempio Piccolo è in disuso da decenni. Qualcosa ne ha preso possesso, una maledizione credo……, e tutti coloro che in passato hanno provato ad entrare non sono più usciti…………., nemmeno dalla parte della cripta…..!".

Nonostante i rischi tutto sommato minori di partecipare al derby Lazio Roma vestiti di nerazzurro decidiamo di affrontare l’incognita della cripta confidando nella buona sorte e nelle nostre indiscusse abilità.

Alkatel intrepido apre la porta………. Al di là un buio impenetrabile avvolge la stanza e un gelido soffio che puzza di non-morto (quindi un po' meglio di un peto di Alkatel) accarezza la compagnia. Per un attimo la luce magica accesa da Apelios sembra aprire un varco nella parete tenebrosa, ma nel momento in cui la pietra luminosa viene passata nelle vuote mani di Ridgell il buio riprende il sopravvento. Nuovamente la luce magica viene riposta nelle mani consacrate di Apelios e la sfera luminosa sembra prendere coraggio e vigore e lentamente, ma con costanza, diffonde luce a tutta la stanza cacciando per sempre il buio freddo ed inquietante. Il Piccolo Tempio ha un aspetto abbandonato e fatiscente. Verso la parete di fondo c’è un traballante altare di pietra e sul pavimento, stranamente ben conservati, si notano le spoglie di quattro elfi.

Basta procedere di pochi passi dentro all’aula che cominciano i problemi. Gli invisibili spiriti dannati degli elfi cominciano a giocare malignamente con la compagnia. Per primo prendono possesso del corpo del mago obbligandolo a lanciare un dardo incantato sull’ignaro Askew. Poi è la volta di Balakov che sempre posseduto comincia a prendere ad asciate sempre il povero nano. Per fortuna Ailin, a sua volta invasata da uno spettro, riesce a resistere al maligno invito a danneggiare i compagni e rivolge il colpo micidiale contro sé stessa.

Finalmente il mago, indispettito dalla meschina strategia del nemico e intrigato dal fatto di aver lanciato incantesimi efficaci in una situazione in cui ciò non sarebbe stato possibile, prende una decisione drastica e lancia su tutta la zona un incantesimo elementale di una rovente palla di fuoco, contando sulla speranza di recare danni doppi ai nemici non-morti e fidando sulla maggior resistenza dei compagni. La scelta è vincente, il tempietto viene accuratamente “sterilizzato” dagli spiriti non morti…………, ma anche da Apelios e Ridgell stesso che cadono a terra in coma.

Ormai non si contano le volte che il saggio Apelios, per puro caso, cade per mano dell'astuto Arcimago. Forse il destino non è poi così beffardo come l'oscuro evocato ha fino ad ora creduto…..

Risolto (da Ridgell….) il problema della maledizione, riusciamo a passare nella Cripta del Tempio Rosso dove troviamo uno scocciatissimo Principe Sciamano. (Lui è scocciato! Ma che vada ben a cagare..) Con lui saliamo al piano superiore del tempio e troviamo una soddisfattissima Lyu-Jin già in possesso del medaglione sacro. Purtroppo non c’è traccia della nostra roba, dei nostri libri di magia. Ridgell trattiene a stento (solo perché è ancora in coma…) lacrime di rabbia e di frustrazione. Come farà, ancora senza i suoi incantesimi?

Ritiro tutto quello che ho detto su quel gran figlio di zoccola del destino!

Nonostante la freddezza con cui ci ha accolto, il Principe Sciamano, grazie ad una potente pergamena lasciatagli dal Chin prima di finalmente e felicemente defungere, ci rievoca alcune situazioni che dovrebbero illuminarci:

  • Uccisione della moglie del Principe per mano del Chin, poiché si era alleata con i nemici, e probabilmente anche perché era una gran zoccola, lui si era già stracciato i marroni e la sera non gli faceva più le pompe e non gli preparava più la tisana di rabarbaro, acciughe e cardamomo.

  • Il medaglione del Tempio Nero è sempre molto vicino a Culo, anzi addosso a Culo, probabilmente nel culo di culo, anche se lui, pur provandone indiscutibile piacere, non è ancora in grado di usarlo.

  • Se entreremo nel Tempio al momento giusto durante il combattimento degli eserciti, sarà Lyu-Jin che potrà avvicinarsi a Culo grazie ad un incantesimo (il potente ed intrigante sortilegio "uccello padulo" che notoriamente la farà volare all'altezza del...) che occulterà i due medaglioni già in suo possesso. A questo punto potrà con l’inganno prendere il terzo medaglione e acquisire il potere necessario per combattere e vincere il temuto nemico.

A questo punto Apelios (purtroppo curato anch'esso dal chiericone), con il tatto che lo contraddistingue, chiede senza alcun imbarazzo se lui, il Principe Sciamano, accetterebbe una nostra eventuale decisione di scegliere la candidatura a Re Supremo del Continente il re del regno confinante invece che sostenere la sua.

Non ci è chiaro il perché il Principe Sciamano, improvvisamente, ci sembri molto, ma molto incazzato!

. Ridgell prende Apelios da parte e gli spiega che è come se avesse chiesto a Berlusconi se accetterebbe la candidatura a Premier di un certo Fini……

Nessun commento: