mercoledì 10 febbraio 2010

DA OXEMA L'ONESTO

Oxema non c'è, fortunatamente ci intrattengono alcune topone spaziali.-
Ridgell si ritira in una confortevole suite dotata di idromassaggio, cestino di fragole, champagne ghiacciato, collezione completa di tex, con la sorellina, più giovane ma non meno esperta, dell'elfa nera.-
Il cubo si accontenta di una topona rossa fiammeggiante.-
Gli altri, rifiutata la terza biondissima e troissima topona, ognuno per validi motivi, vanno a letto rosicando.-
Nel bel mezzo della notte il cubo e Ridgell, con grande disinvoltura, attaccano Apelios, lo mandano in coma e prendono il prezioso opale.-
Subito accorrono gli altri, giusto in tempo per beccarsi altri utili sortilegi dell'Arcimago e alcune devastanti asciate del cubo.-
Dopo un cruento combattimento, l'arrivo delle tre tope nella loro vera e demoniaca forma, risveglia i due eroi soggiogati.-
Seguiranno cure, scuse, cure, scuse, tarallucci e vino.-
Ridgell, tanto per cambiare, non si ricorda un cazzo (a parte la topona).-
Il mattino dopo arriva quel gran figlio di puttana di Oxema che sta all'onestà quanto Alkatel all'intelligenza.-
Noi non gli diamo la soddisfazione di lamentarci della strana ospitalità, anzi gli proponiamo subito lo scambio opale/sbobba + ritorno.-
In modo del tutto inaspettato Oxema non accetta con entusiasmo l'equa proposta, ma ci chiede di andare ad uccidere il drago madre.-
Ridgell, unico a rendersi conto che tale duello non è minimamente alla portata della compagnia, sta per mettere le mani addosso ad Oxema (che sembra una capra troppo cresciuta, ma molto più puzzolente), quand'ecco che la voce che da sempre sente su questo mondo gli dice: "Fallo!".-
Subito Ridgell, con l'espressione più candida possibile replica: "Arbitro non sono stato io!", poi, capito l'arcano senso della parola, spiega agli altri che l'unico modo per sconfiggere l'immonda, stupida e maleodorante pollastra è quello di utilizzare il suo più potente sortilegio.-
Subito Ailin ed Alkatel si offrono di accompagnare l'Arcimago, mentre gli altri più pavidi compagni si fanno di nebbia.-
La spiegazione che l'incantesimo potrebbe indifferentemente eliminare solo il drago (e Ridgell) o l'intero mondo, dona a tutti il coraggio per intraprendere la gioiosa caccia alla mostruosa avicolità.-
Partiamo e, appena avvistato il mostro, l'Arcimago estrae un nero cilindro, completamente ricoperto di simboli di protezione.-
Con un cenno del capo saluta i compagni e si incammina verso il drago, toccando uno dopo l'altro i simboli che, con un piccolo lampo, scompaiono liberando la preziosa pergamena.-
La bestia immonda percepisce, nonostante la distanza, l'enorme potere di tale magico oggetto, ma nulla può fare se non guardare terrorizzata e con occhi bovini seppur avicola, l'Arcimago che inizia a salmodiare parole forse mai sentite su questo continente.-
Al termine del lento ed ipnotico salmodiare solo tre lampi preannunciano la sparizione della bestia, di Ridgell e di qualcosa d'altro…..

Nessun commento: