mercoledì 24 febbraio 2010

Il Sogno

Prima di partire per cercare di raggiungere Culo e Camicia e recuperare i due medaglioni per Liu Gin (che avranno su di lei il medesimo effetto delle noccioline su Superpippo), decidiamo di mangiare qualcosa.-

Si incarica Alkatel di preparare la sua famosa focaccia lievitata rossa, ma il pranzo si trasforma in un tentativo di avvelenamento.-

Primo perché il volenteroso ma lentissimo paladino ci mette un'ora in più del previsto, tanto che Ridgell, notoriamente astemio anonimo, viene indotto da Balakov in tentazione alcolica.-

Il bravo Arcimago perde praticamente ogni facoltà intellettiva nel giro di pochi minuti; ne approfitta per intavolare una stranamente interessante discussione con Alkatel.-

La focaccia è rossa in virtù di una mortifera polverina che il mononeuronico ha abbondantemente cosparso sull'incolpevole prodotto lievitato.-

Basta a Ridgell mangiare un'altra focaccia tagliata con lo stesso coltello usato per la mortifera, per procurarsi ustioni di terzo grado alla lingua.-

I compagni bastardi, poi, gli tendono un subdolo inganno nascondendo un pezzetto di tale orrenda arma infiammante tra altri innocui pezzi di focaccia.-

L'Arcimago, già provato dalle circostanze, cade nel tranello e, tra un colpo di tosse ed un bicchiere di pozione, sbrocca completamente e, nell'ordine:

  • Si denuda e lava la tonaca ma, essendo inesperto, sbaglia il candeggio e la fa diventare di colore marroncino slavato;

  • Cambia gli stivali con un paio di sandali consunti;

  • Comincia a donare i suoi oggetti più cari ai compagni (la daga, la balestra leggera, il pugnale da corpo a corpo, ecc.);

  • Guarda Tayga, soprattutto il culo, e riconosce di essere un suo umile servitore;

  • Indossa un cilicio purificatore.-

I compagni non si preoccupano più di tanto, sono però infastiditi dal continuo tentativo dell'ormai umilissimo Arcimago di donare loro tutti gli oggetti che gli capitano a tiro.-

Mentre ormai Ailin ed Apelios stanno decidendo di rimandarlo ad Assisi, Ridgell ritorna in sé, bestemmia una dozzine di divinità a caso ed esorta i mentecatti a partire a dorso di Roc verso la destinazione da tempo decisa.-

Arriviamo lontanissimi dalla meta, perché il grosso pollo ha le paturnie e ci lascia ai margini di una impenetrabile giungla; rigogliosa e sicuramente pericolosissima.-

Infatti, veniamo cooptati da un gruppo di esserenculi semielfeschi che ci portano al loro accampamento e ci costringono a bere un intruglio maleodorante.-

Non vedendo differenze con quello che beviamo di solito, sottostiamo alla strana richiesta.-

Dormiamo e sogniamo.-

Sogniamo il Chin, morto insieme alle due figlie, che ci dice di essere stato ucciso dal finto guardiano che probabilmente, seppur evocato da Eceaclpe, adesso serve un altro padrone e quindi potrebbe anche non volerci uccidere.-

Aggiunge poi che se dovremo uccidere migliaia di demoni nessun problema.-

Ci saluta, ma non ci svegliamo, qualcuno ci trattiene.-

Probabilmente un altro stracciacazzi che ci vuole assoldare per un'altra missione….

Alkatel si scaccola con il bastoncino che improvvisamente……………..

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