giovedì 11 gennaio 2007

Dai Subumani

…… non lo troviamo, ma almeno è passata la puzza terrificante …… puzza che riprende, questa volta però causata da un emozionato Ridgell, non appena Tayga, a seguito di una simpatica pioggerella marroncina, volge il suo più terrificante sguardo sull'incolpevole Mago.-
Ridgell, tanato con ancora in mano una maleodorante ed indubbiamente marroncina pozione appena esplosa, non può dare la colpa a nessuno e cerca allora di distrarre Tayga facendole osservare l'enorme erezione dello stallone di Apelios, che non cessa i capibili tentativi di ingropparsi il mulo di Ailin (lo stallone, non Apelios), e sottoponendole il famoso indovinello della chiara d'uovo e della donna.-
Mentre l'intuitiva Ailin si soffoca dalle risate (purtroppo solo per quello…) Tayga ed Alkatel cercano di venire a capo dell'indovinello, Emon Pok approfitta per farsi un bidè rinfrescante al timo ed Apelios, calatosi nella parte, dà alcuni utili consigli al mulo.-
Quando ormai il gelo sta per far trapassare gli evocati, ecco che apparire Gunnar che ci implora di non tornare da Torvill e ci promette di darci quello che vogliamo (un altro cristallo, un libro di magia, altre pagine per il libro di magia, una pompa, diventare paladino, volersi tutti quanti bene e non mentire a nessuno, pregare, più caldo, tornare a Veldern, la soluzione dell'indovinello della chiara d'uovo, tenere fermo il mulo, rendere impotente lo stallone, ecc., potete indovinare chi ha pensato cosa).-
Gunnar, che in realtà si dimostra un giocatore di poker incallito, ci porta invece Gerarld (altro infame, grandissimo figlio di puttana, bieco mentitore, bevitore incallito, gran guzzatore di battone malpagate ma compiacenti).-
Insieme i due lestofanti ci convincono ad andare dai subumani, con il patto di salvare, se necessario, l'inutile vita di Gerarld il codardo.-
Entriamo, dopo una lunga galoppata su due esseri enormi, mostruosi e puzzolenti, e aver visto l'interessante fine di Travis (1/2 crocifisso, ¼ scuoiato, ¼ bollito), in una caverna grande, fredda (su questo mondo di cose calde ne ho trovate poche fino ad ora…), permeata di sacralità, tanto che nessuno fiata più.-
Da questo momento Gerarld il codardo ci dice di rispettare il massimo silenzio e noi, a parte qualche peto di Emon Pok e diversi rutti di Alkatel, ci adeguiamo.-
Appena arriviamo dai subumani; trenta orchetti, due enormi troll, due gunnaroidi ed un orco gigantesco, trasformiamo l'appellativo Gerarld il codardo in Gerarld il prudente.-
Nel silenzio appena creatosi una fragorosa e gioiosa risata prorompe tanto improvvisamente quanto inopportunamente: è Tayga che finalmente ha capito l'indovinello della chiara d'uovo.-
Alkatel, unico a non averlo ancora risolto, mette il broncio e va nell'angolo più lontano estraniandosi dall'importante riunione che sta per avvenire.-
Ridgell si offre immediatamente di aiutarlo, mimandogli l'intenzione di fare uno schizzo per aiutarlo a capire….
L'orco, indifferente al dramma Alkateliano, si rivolge al solo Gerarld il prudente (divenuto ora Gerarld il decisamente pallido), con queste rimbombanti, ma comprensibili parole: "perché mai non dovremmo onorarti del medesimo trattamento riservato gioiosamente (per noi) a Travis, visto che ai fallito completamente la missione a te affidata?"
Gerarld, ora chiamato lo scagazzante, risponde all'orco, nel quale Ridgell ha riconosciuto l'inconfondibile accento di chi ha studiato ad Oxford, più o meno con queste scagionanti parole: "io non c'entro niente, è tutta colpa di Elghen, Dookan, Sjoreen, Mister T, Gulf e Wulf, Torvill , Travis, Torlan, Gunnar, il mulo, lo stallone, io non ho colpe, chiedilo a questi stronzi sconosciuti che stanno qui intorno a me con espressione ebete".-
Certi dell'improbabilità di un proseguo bonario, ci prepariamo a ricevere un quantitativo di dolore ragguardevole, quand'ecco che il nostro capo ci fa capire perché lo è: estrae il cristallo accecando tutti per un attimo.-
Sir Orco, che non vuole essere da meno, manda un troll a consegnare a Tayga un altro cristallo.-
Subito dopo solite formalità: rinfresco organizzato da catering di primissima, reciproci e falsissimi complimenti sulle acconciature e sulle

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