lunedì 12 gennaio 2009

IL PIU’ TATUATO

Dopo un breve scambio di complimenti tra Tayga, incazzata perché si è sbucciata un dito nel tentativo di slacciarsi da sola il reggiseno, ed il Re, incazzato perché i re, si sa, per tirarsela un po’ sono sempre incazzati, accettiamo la missione (recuperare una reliquia di famiglia) e partiamo, accompagnati dalla guardiana sempre più troia e sgodevole e da un insopportabile messaggero che, dopo alcuni minuti, è tutto pappa e ciccia con la inutile troia di cui sopra.-
Nel breve tragitto che ci separa dai villaggi (che chiameremo, per non confonderci, Villaggio numero Uno con al comando Capo numero uno tatuato il giusto e Villaggio numero Due con al comando Capo numero due tatuato moltissimo), Tayga, ventilata sempiternamente dal più puro e nobile effluvio dello spirito evidentemente alcolico del suo Dio, continua a gentilizzare agli impotenti ed esterrefatti compagni frasi tipo:
Ma non ero io il papa di questo mondo del cazzo?
E questi elfi, negri di merda, chi cazzo credono di essere?
E questo Re, negro di merda, puzzone, parvenu snob ed ipodotato, frocio, analfabeta, miscredente, grasso e moscio, sudaticcio e mellifluo, palla di lardo malconservata e maleodorante più di una scoreggia di Emon Pok e forse più dei piedoni di Alkatel ….
Fortunatamente Tayga, resasi conto dell’enormità delle cazzate che sta dicendo, improvvisamente conscia che non esiste nell’universo una sostanza, viva o morta che sia, più puzzolente dei piedi di Alkatel, rinsavisce e smette l’insopportabile litania.-
Non appena Tayga smette di rompere i coglioni, ecco che si ergono baluardi dell’insostenibile trituramento testicolare Ridgell, il messaggero e la troia mai goduta.-
La puttana, infatti, simpatica come una murena attaccata al pisello, a fronte di una semplice, ingenua, brevissima, lievissima, innocente palpatina di Alkatel all’algida natica sinistra, taglia, purtroppo altrettanto lievemente l’irsuta gola del mononeuronico paladino.-
Ridgell, solo per far capire alla guardiana che anche lui oggi non è di buon umore, nell’ordine compie questo crescendo rossiniano di imperdibili perle di saggezza:
Lancia una palla di fuoco sulla guardiana. La troia mai goduta la annulla;
Dopo aver ricevuto la notizia di essere infestato da larve immonde e mortali, chiede al messaggero, come giusta punizione per la il suo omertoso (con la troia) silenzio, di tagliarsi un dito. Il messaggero rifiuta;
Lancia una palla di fuoco al messaggero. Lo stronzo, fortunatamente ferito, fugge;
Dopo aver ottenuto dalla troia l’assicurazione di non lasciarci le penne, lancia sul gruppo l’ennesima palla di fuoco. Le larve, uniche innocenti, simpatiche creaturine, come spesso accade, ci rimettono al posto di altri e dipartono felicemente da questo mondo….
Arrivati al Villaggio numero Uno con al comando Capo numero uno tatuato il giusto, non accade nulla di significativo e veniamo tosto dirottati al Villaggio numero Due con al comando Capo numero due tatuato moltissimo, che ci concede di andare al tempietto a recuperare la reliquia.-
Il capo è veramente il più tatuato che abbiamo fino ad ora visto. Ed è anche un po’ strano.-
Strana è anche la sua diroccata ed orribile dimora.-
Strano è anche il felino a sei zampe, Agip, che cavalca con disinvoltura.-
Strano è anche il suo gobbo e deforme servitore.-
Strano è il modo con il quale lui ed il servitore guardano, adoranti, Ailin e Ridgell.-
Strano è l’incantesimo che ci hanno lanciato addosso.-
Strano, il messaggero si è fatto di nebbia….
Strano, partiamo e dopo pochissimo veniamo attaccati, strano…..
Strano…..

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