mercoledì 9 settembre 2009

Intermezzo

C'erano quattro giovani elfi, amici per la pelle, invero un po' tatuata…, che avevano avuto qualche problemino con la legge elfica.-
I quattro amici, tali Hia, Inc, Ham e Suc (per comodità li chiameremo per tutta la storia, rispettivamente Albe, Anto, Lorenz e Tigre), in passato avevano, infatti, perpetrato alcuni orribili crimini che, volendo renderli comprensibili per voi lettori umani, potrebbero essere così esplicati:
Albe è stato incriminato per allevamento abusivo, contrario a tutte le più elementari norme igieniche e sanitarie, di caccole di piedi anabolizzanti;
Anto è stato inquisito, poi giustamente condannato, per aver organizzato un giro di scommesse clandestine su combattimenti di polli sodomiti;
Lorenz è stato in cura vari mesi dai migliori specialisti per incapacità manifesta di partecipare a due giorni rilassanti in amene località insieme ai suoi più cari amici. Incurabile;
Tigre è stato incastrato da facinorosi cattocomunisti, pagati da nostalgici marxisti fortitudini milanisti, per aver preso giustamente e candidamente a bastonate quattro zingari comacchiesi colpevoli di aver parcheggiato la loro carovana troppo vicino al caravanserraglio di Albe, perennemente posteggiato al Lido Trocadero di Spina.-
I quattro coglionazzi, per effetto delle leggerezze commesse in gioventù, furono diseredati dalle rispettive famiglie, e costretti a vivere in povertà, praticamente ridotti a fare i mercenari.-
Stavano svolgendo con perizia ed abilità una perigliosa missione (svuotare dalla cacca di una mandria di mucche colta da diarrea fulminante il macero di un signorotto), quand'ecco il colpo di fortuna (non a caso oggi è il 09/09/09…..).-
Il Signore e padrone del loro regno, Minchium I il sublime, li chiama per incaricarli di una missione suicida, il cui improbabile esito positivo, avrebbe però permesso ai quattro di riacquistare lo status di possidenti terrieri a loro negato per le facezie di cui sopra.-
Stimolati intellettualmente dall'esiziale proposta, i quattro accettano, anche perché, se no non avrebbero giocato la mini, con il solito immotivato entusiasmo, l'impossibile missione.-
A questo punto vi starete domandando: "Ma se il cronista ha scritto quasi una pagina e non ha neppure iniziato a raccontare la storia, quanto cazzo durerà questo riassunto?".-
Non preoccupatevi, risponde solerte il vostro proctocronista di fiducia, complici le consuete ed abbondanti libagioni e le pantagrueliche porzioni di focacce condite con cipolla, trippa, animelle e salame ferrarese, il cronista non si ricorda un cazzo, quindi liquiderà la storia in poche righe, per soffermarsi, invece, solo su qualche aneddoto speriamo divertente.-
La missione suicida, come proposta da Minchium I il sublime:
Dovete andare in un posto chiamato l'Arena;
Qui regna il Conte con il suo braccio destro l'Addestratore;
Uno dei due è in realtà un potentissimo demone evocato;
Dovete scoprire chi è, neutralizzarlo con i vostri veleni, poi ucciderlo;
In nessun caso dovete ucciderli entrambi.-
I quattro, abituati a missioni tipo: "Andate miei eroi e salvate il mondo da orde di non morti semidivini, mentre altre creature superiori a voi quanto lo è un virtussino ad un fortitudino, cercano di mettervelo nello scoreggione, intanto altre, ancora più potenti, divine ma invisibili e sconosciute, decidono se è meglio atomizzarvi od aiutarvi, ecc…", cominciano a darsi di gomito, immaginando un facile successo, e partono, ignoranti ma felici, per raggiungere l'Arena.-
Ah, dimenticavo, Minchium I il sublime ci ha praticamente ricoperto d'oro per agevolare lo svolgimento della missione.-
Quindi, tronfi, motivati come un intermediario mediolanum, ignoranti come un tifoso di lega basket dilettanti, contenti come un tifoso di Siena che ha appena rubato la Coppa Italia, raggiungiamo l'Arena.-
Qui basti dire che incontreremo alcuni personaggi che ci hanno aiutato a sbrogliare la matassa:
Blirp e Blurp: due simpatici ladri, anche buoni combattenti, che, in cambio di sfacciate quantità d'oro, ci hanno fatto da guide nei labirinti dell'Arena, permettendoci di raggiungere segretamente i luoghi che dovevamo visitare;
Kun: intrallazzone totale, utilissimo per combinare incontri di tutti i tipi, si proprio tutti…;
Elfa Bianca: probabile cugina, un po' più troia, dell'Elfa Nera, si rileverà il Deus ex Machina.-
Per non annoiarvi, cari lettori, vi racconterò solo il combattimento che abbiamo dovuto sostenere in una dorata prigione, contenente quasi sicuramente l'incauto evocatore del demone che dobbiamo identificare ed uccidere.-
Entra Albe nella prigione, la visita tutta con attenzione e perizia e, sicuro del fatto suo, dice agli amici che attendono trepidanti l'esito della sua ispezione: "Maial, non ghe pericol, vnite pure vanti amiciii".-
Fidandoci del compagno (e qui si capisce come la stanchezza e l'alcool possano ottenebrare anche le menti più capaci) entriamo nella prigione ed iniziamo, come fossimo a casa nostra, ad ispezionarla tutti insieme, cantando felici motivetti demenziali quali: "Siamo elfi, siamo belli, non mangiamo i passatelli, siam però dei gran fustacci ed a tutti spacchiamo i bracci. Se poi non ci dan ragione, gli spappoliamo anche un cogl….".-
Fortunatamente l'orribile canzoncina viene interrotta da un improvviso buio magico che disattiva la mente (ci vuole poco) e gli occhi dei quattro amici.-
Il combattimento, per quel po' che ricordo, si è svolto più o meno così:

I ROUND
Tigre accende una torcia;
Anto si scaccola;
Lorenz si accuccia a terra;
Albe finisce la conzoncina con un cauto tenorile: "…….ioneeeeeeeeeeeeee";

II ROUND
La torcia non fa luce e Tigre, che viene attaccato da due artigli, urla;
Anto continua a scaccolarsi ed applaude il finale della canzone di Albe;
Lorenz cerca di avvicinarsi a Tigre facendo il passo del giaguaro;
Albe si lancia verso Tigre ma, non vedendo un cazzo, dà una capocciata tremenda alla parete;

III ROUND
Tigre dà due pugnalate al mostro, che non accusa più di tanto il colpo;
Anto passa a limarsi le unghie dei piedi;
Lorenz continua ad avvicinarsi a Tigre facendo il passo del giaguaro;
Albe si lancia nuovamente verso Tigre ma, continuando a non vedere un cazzo, dà una seconda ed ancora più tremenda capocciata alla parete;

IV ROUND
Tigre, ormai in fin di vita, si cura;
Anto passa ad un bidet rinfrescante al timo;
Lorenz ormai vicino a Tigre, lancia uno sciame di api nella camera;
Albe si lancia nuovamente verso Tigre ma, continuando a non vendere un cazzo, dà la terza ed ultima spaventosa capocciata alla parete;

V ROUND
Tigre, difeso dallo sciame di Lorenz, finisce di curarsi, ;
Anto passa ad un palliluvio tiepido alla calendula;
Lorenz si spalma per terra;
Albe, perso l'interesse per la ormai povera e devastata parete, centra finalmente il buco della porta e si lancia all'attacco con l'ascia in mano. Nel fare questo atterra, con tutti i suoi 180 chili abbondanti, su Lorenz che perde quasi il controllo dello sciame, causando panico a tutti fuorché al mostro;

VI ROUND
Tigre estrae il più potente dei suoi veleni e lo sorseggia;
Anto, a metà di un peeling, prova a lanciare un annulla magia, che non funziona;
Lorenz, semispappolato da Albe, cerca di non perdere il controllo dello sciame;
Albe sferra un poderoso attacco con la sua enorme ascia bipenne. Come tutti sanno, quando ci si trova in una piccola stanza, nel buio magico più completo, con un mostro che ci vede benissimo e altri tre compagni praticamente accecati, le probabilità che il tremendo colpo di ascia vadano bene sono praticamente nulle.
Infatti Albe colpisce Tigre e quasi lo decapita;

VII ROUND
Tigre la prende abbastanza bene. Sputa il veleno su tutta la stanza;
Anto, che era fuori dalla stanza, finisce la ceretta e si becca l'attacco del mostro che, ferito mortalmente dal veleno di Tigre, cerca di scappare;
Lorenz, semisoffocato dall'odore dei piedoni di Albe, continua l'osservazione delle piastrelle della stanza;
Albe prende la giusta dose di veleno e, con il sollievo di tutti, sciame e parete compresi, va in coma;

VIII ROUND
Tigre, al quale è scesa definitivamente la catena, sferra una martellata nella nuca del mostro, che muore;
Anto va in coma con le zanne del mostro, unica parte rimasta, piantate nella gola;
Lorenz si alza e prepara il caffè per tutti;
Albe viene curato, ma continua a lamentarsi dicendo che lui in fin dei conti aveva solo cercato di decapitare Tigre, mentre il veleno……;

Ci curiamo poi, mentre i più ispezionano la stanza, Albe continua ad infierire sull'incolpevole parete, con poderose asciate.-
Fortunatamente troviamo un libro nel quale, con un astuto stratagemma criptografico anglofono, l'evocatore ci ha la lasciato il nome (sia elfico che demoniaco) dell'evocato.-
Il resto è facile.-
Torniamo sopra, il vice addestratore e la puttanissima Elfa Bianca ci dicono che il nome corrisponde all'Addestratore, andiamo dal Conte per organizzare una cena dove poter distrarre l'evocatore per avvelenarlo ed ucciderlo, l'Addestratore ce lo mette nello scoreggione facendosi di nebbia, scopriamo che è stata l'Elfa Bianca a farlo scappare, valutando l'Elfa Bianca non facciamo una piega, torniamo dal Conte a raccontargli il tutto e lui ci ringrazia tanto, ce ne andiamo felici e stupiti di essere vivi, incontriamo un luogotenente di Minchium I il sublime che ci dice che lui (Minchium) e lui (lui) sono contentissimi e ci ringraziano tanto, ci danno un sacco di soldi, ci restituiscono i nostri titoli nobiliari, ci danno un'isola dove potremo regnare.-
Ci dice anche che, in futuro, potrebbero ancora aver bisogno di noi.-
Noi, Suc Ham Inc Hia, gli diciamo, che siamo a disposizione……………..

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