giovedì 1 febbraio 2007

Drago

Nel silenzio più assoluto, a parte i peti di Emon Pok ed i rutti di Alkatel, l'Arcimago attira a sé i compagni e, per non svegliare il drago, inizia a gesticolare volenteroso e comprensibile per cercare di far capire anche agli altri l'entità dell'abominio visto nella grotta.-
Subito Tayga ed Alkatel fanno due squadre e promuovono una sana ma accesa competizione per cercare di indovinare quali film Ridgell stia mimando.-
Al terzo titolo sbagliato, chiarito l'equivoco appena in tempo per scongiurare l'inevitabile litigio che stava scoccando tra Ailin e Emon Pok che si accusavano di barare, ci allontaniamo e Tayga, con la solita agghiacciante lucidità, enuncia con dovizia di particolari la dettagliata strategia per la battaglia: "Entriamo furtivi nella grotta, circondiamo la bestia e la uccidiamo".-
Alkatel, desideroso di mostrare la sua abilità di stratega a Tayga, dà il suo intelligente e purtroppo immancabile contributo proponendo di bloccare l'uscita della grotta tramite una ragnatela di sottilissimi ma robusti fili di lana.-
Per tale scopo è addirittura disposto a sacrificare il suo gomitolo di lana più prezioso, con il quale Apelios gli aveva promesso di fargli un paio di comode e calde babbucce.-
Apelios la prende male e fa il broncio ad Alkatel.-
Ridgell fa notare che la probabilità che una ragnatela di fili di lana, seppur robusti, blocchi un drago incazzato ed impaurito, del peso di circa una tonnellata ed in volo, è la medesima che una velina vinca un nobel per la fisica o che Rita Levi Montalcini posi nuda per un calendario su Max.-
Alkatel la prende male e fa il broncio a Ridgell.-
Apelios smette di fare il broncio ad Alkatel ed inizia a sferruzzare.-
Alkatel, che non serba rancore a lungo (perché si dimentica…) smette di fare il broncio a Ridgell.-
Certi dell'infallibilità del semplice ma efficace piano così astutamente ed originariamente da Tayga congegnato, entriamo furtivi, circondiamo la bestia e….
I Round: Alkatel, Tayga, Emon Pok attaccano corpo a corpo
Ailin, Apelios, Ridgell lanciano incantesimi
Drago lancia una nube di fuoco
II Round: Alkatel, Tayga, Ailin, Apelios evitano con imbarazzante semplicità gli effetti più dannosi della nube ed attaccano corpo a corpo

        Emon Pok, il più agile tra i guerrieri, guarda condiscendente i goffi compagni, fa una piroetta carpiata all'indietro e, ormai certo di eludere la nube, si trasforma nella torcia umana
Ridgell lancia incantesimo
Drago incazzato attacca anche con morso e coda
III Round: Alkatel, Ailin attaccano corpo a corpo
        Tayga viene sparata dall'altra parte della grotta da un colpo di coda
Apelios, che si è fatto la bua, si ritira in un angolo a rifarsi le unghie
Emon Pok si rotola felice sul pavimento avvolto nelle fiamme e chiama il 118
Ridgell lancia incantesimo
Drago estremamente incazzato si alza in volo verso l'uscita
IV Round Tayga ed Ailin, agili e reattive, attaccano con armi da lancio
        Alkatel prova a lanciare una freccia, ma inciampa nello spadone e nello scudo e se la pianta in un piede
Apelios passa a limarsi le unghie dei piedi e approfitta per portarsi avanti con le babbucce
Emon Pok si infila una mela in bocca per fingersi una porchetta e non dare nell'occhio
Ridgell, che è sull'uscita, evita il drago per un pelo e lancia incantesimo, uccidendolo
Mentre spegniamo Emon Pok pisciandoci allegramente sopra ed iniziamo a cercare i tesori del drago, sentiamo un disperato singhiozzo provenire dall'angolo più buio e lontano della grotta.-
Subito Tayga fa la conta per vedere chi manca e, facilitata dal fatto che siamo normalmente in sei e solo cinque rispondono all'appello, dopo alcuni minuti capisce che ne manca uno.-
Alkatel!
Il forse futuro paladino, infatti, sta facendolo la mescola e, appoggiato con la fronte alla più lontana parete di roccia in modo da dare le spalle al resto della compagnia, sta emettendo disperati uggiolii inframmezzati da infruttuosi tentativi di calpestare con i suoi enormi piedoni, la sua balestra.-
Subito Tayga, da bravo e premuroso capo che sa prendersi cura dei suoi soldati e di conseguenza, capirne i momenti più difficili, ma probabilmente più preoccupata dalla sorte della balestra, lo raggiunge e, percuotendo con la spada le grosse nocche del sempre più improbabile futuro paladino, gli si rivolge con consueta bonomia, dicendo: "La vuoi smettere di frignare come un bimbo impaurito, grosso idiota! Invece di pensare solo alle strategie, forse dovresti passare più tempo ad allenarti. Anche un cieco sarebbe riuscito a colpire con una freccia un drago grande come una casa da tre metri. Anche un paralitico sarebbe riuscito a gettare la spadone a terra, sganciare le tre strisce di cuoio dello lo scudo, estrarre la balestra, togliere i dardi dalla faretra, incoccare e caricare la balestra, puntare, mirare e infine colpire il drago. Cazzo!".-
Apelios, resosi subito conto che il corso per corrispondenza "Psicologia infantile del guerriero ed ermeneutica della fragile psiche dell'apprendista paladino" fatto da Tayga in quanto propedeutico all'esame di " Capo chierico di V livello", non ha evidentemente dato i frutti sperati, ed aiutato nella sua intuizione dal fatto che Alkatel, ormai irrimediabilmente affranto, sta percuotendo la caverna con il suo grosso testone, si avvicina al compagno di avventura e, carico di aspettativa, con occhi grondanti ammirazione e mani decisamente sudaticce, gli consegna le babbucce appena finite.-
Alkatel, di colpo rinvigorito da tale disinteressato (Alkatel è ingenuo…) gesto di sconsiderata bontà, smette di piangere e si allontana felice, dando spaventose manate sulle spalle a tutti quelli che incontra (anche al semicarbonizzato Emon Pok al quale stacca quasi un orecchio) e iniziando a borbottare nuove e lungimiranti strategie.-
Non ultima per interesse quella finalizzata al recupero del corpo del drago (del peso di una tonnellata) caduto nel dirupo profondo non meno di duemila metri.-
Fortunatamente si ricorda di non avere più il gomitolo di lana….
Ailin e Ridgell intanto, fanno l'inventario dei tesori trovati.-
Degni di interesse tre fogli di carta roccia, un bauletto ed un anello, decisamente magici.-
L'Arcimago viene praticamente costretto a prendersi cura di tali preziosi, misteriosi, ma sicuramente pericolosi manufatti.-
Tutti i tesori vengono giustamente incamerati nella capiente saccoccia di Tayga.-
Troviamo anche tre scrigni, che recano utili avvertimenti scolpiti sopra, ovviamente riferiti alla difficoltà delle trappole messe loro a protezione ed i requisiti minimi richiesti a chi dovesse tentare di aprirli:
q Scrigno numero 1. Difficoltà trappola "subumano";
q Scrigno numero 2. Difficoltà trappola "ladro di polli";
q Scrigno numero 3. Difficoltà trappola "apprendista sicario".-
Emon Pok, anch'esso contagiato dall'entusiasmo ormai dilagante, seppur senza motivo alcuno, tra alcuni membri della compagnia, si dirige subito verso lo scrigno numero tre, cioè quello che lui ritiene appena un nonnulla impegnativo per le sue ormai conosciute ed apprezzate doti di sicario.-
Solo un intervento di Ailin finalizzato a fargli comprendere l'armonia che si può creare, agli occhi di Xar, nel seguire una linea così marcatamente segnata, data dall'arcano e lineare potere della sequenza dei numeri uno, due e tre, fa sì che il sicario, seppur con sufficienza, inizi dallo scrigno numero uno.-
Nessun problema.-
Emon Pok, snobbandolo, lo apre e trova tre pozioni, di cui una sicuramente di cura.-
Passato baldanzoso allo scrigno numero due, Emon Pok con invidiabile disinvoltura fa scattare la trappola mortale, si pianta il dardo avvelenato nel dito e va in coma.-
Ridgell si incazza come una bestia perché dobbiamo sprecare subito la pozione d cura appena trovata.-
Tayga, senza farsi vedere, nasconde lo scrigno numero tre…..
Alkatel, fiero, contento e con i piedoni caldi, si offre di

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