lunedì 21 gennaio 2008

Il Mietitore

…… Shirak!
Shirak un cazzo!
Mi sveglio, come sempre, infreddolito, debole ed estremamente di malumore, per utilizzare un leggero eufemismo, in questo inospitale mondo di ghiaccio.-
Inoltre, come se non bastasse, il futuro aspirante paladino, vulcanica fucina di nuove idee, si è messo in testa di fare una seduta mattutina di reazione ginnica, facendo sollevare a tutti, a turno, un manufatto pesantissimo e sicuramente inutile.-
Provano alcuni poveretti, ma, dopo alcuni infruttuosi tentativi, lasciano il posto all’altro energumeno della compagnia, Emon Pok, che con imbarazzante facilità, solleva con la sola mano destra (lui che è mancino), ciò che lo stesso Ridgell, Apelios, Tayga ed alcuni folletti reclutati in loco, tali Nikky e Luccry, volenterosi ma completamente inutili, anzi dannosi, non erano riusciti a fare.-
Stremati ed infelici, i nostri perdonano Alkatel solo perché il gigantesco guerriero (incredibile esempio di come si possa raggiungere la sufficienza cervello/fisico solo in virtù della media aritmetica), poco dopo prepara agli sfiniti compagni una cenetta nutriente e leggera a base di porco stagionato in budello, focaccia impastata con spremuta di olive di dubbia verginità insaporita con tarzanelli di cinghiale affumicato, il tutto annaffiato da enormi quantità di liquidi sicuramente infiammabili.-
Dopo cena, storditi dagli effluvi provenienti dalla bocca di Emon Pok e dai piedi di Alkatel, Ridgell, Ailin e Tayga si accasciano esanimi, mentre Apelios, tanto per far vedere che regge l’alcol e la puzza molto meglio, nonché tirarsela un po’, va in trance.-
Subito Emon Pok, con il tatto di un orco in andropausa, tira un coppino di spaventevole crudeltà e potenza al povero mistico che, seppur a rischio di cervicale perenne, continua imperterrito a rimanere in questa oscura e misteriosa condizione di contatto con il suo dio, che gli impone di scrivere in modo frenetico una inquietante pergamena.-
Qualche ora dopo, riposato come uno scaricatore al porto di Genova, il fedele mistico, in bilico sui soli arti anteriori, porge con deferenza la pergamena a Tayga ed aspetta, paziente, il dolcetto di premio per l’esercizio correttamente eseguito.-
Tayga se ne sbatte e, con calma, legge a tutti la pergamena, che si rivela, passo dopo passo, essere un appassionato messaggio di amore di uno spasimante.-
Inoltre, allegata alla stessa c’è anche un magnifico dono: un cristallino di rara purezza e bellezza.-
Quando ormai la gelosia (Alkatel, Emon Pok, Ridgell) e l’invidia (Ailin) ed il dolore (Apelios che è ancora in bilico) stanno per prendere il sopravvento, Tayga svela agli stolti che lo spasimante altri non è che Xar, che ha voluto premiare e rincuorare la sua più devota figlia e che l’amore da Lui manifestato nei suoi confronti si deve intendere puro come quello di una Padre, tanto giusto quanto severo, nei confronti della sua figlia più virtuosa.-
Tutti confortati (a parte Ridgell che è stato testimone di centinai di incesti su Veldern) proseguiamo per la nostra strada, quando un’agghiacciante sensazione di terrore ci paralizza.-
Questa volta non ci sono cazzi: è il mietitore ed è proprio dietro di noi.-
Subito cerchiamo di adottare l’astuta strategia preparata con cura dal capo della nostra compagnia, che si traduce nell’elementare concetto: scappare più velocemente possibile.-
Purtroppo tutti i piani, anche i meglio congegnati, hanno delle falle: in questo caso la falla è una voragine, in quanto il mietitore riesce a far pensare ad ognuno di noi la cosa più tremenda, l’incubo più orribile, la fine più temuta, ecc., che uno possa immaginare.-
Nell’ordine:
Ailin: Passo da una quinta ad un prima;
Alkatel: Emon Pok diventa furbo e si accorge che io gli scolo il contenuto della fiaschetta tutte le sere, ripristinandone poi il livello con un po’ di piscio;
Emon Pok: Alkatel diventa intelligente e scopre che io mi sono accorto che tutte le sere mi scola il contenuto della fiaschetta, ripristinandone poi il livello con un po’ di piscio, e quindi, per avvantaggiarlo, riempio già la fiaschetta di piscio;
Tayga: Fallisce l’Ikea ed ad Alkatel, che non può più divertirsi con il montaggio dei mobili ivi acquistati, resterà un sacco di tempo per fare cose, ma soprattutto, per pensare…..;
Ridgell: anch’esso terrorizzato dagli incubi di Ailin e Tayga;
Apelios: Tayga si dimentica del dolcetto e mi lascia in bilico tutto il giorno.-
Quando la situazione stava ormai virando al peggio, se possibile…., appare Sjoreen con altri tre guardiani che, in men che non si dica, riescono a ridurre all’impotenza il mietitore, permettendoci così di attuare il piano originario: scappare.-
Ed, infatti, scappiamo.-
A, dimenticavo:
Tayga dà finalmente il dolcetto ad Apelios….;
Emon Pok ridacchia…..
Alkatel sputacchia ripetendo continuamente: “socmel sle furb cal sicari”;
Ailin si tocca in modo ossessivo-compulsivo le pere;
Tayga pensa di commissionare ad Alkatel una libreria per antiche pergamene….;
Ridgell, tra un’occhiata alle pere di Ailin, ed una alla folle luce creativa che brilla negli occhi dello sputacchiante Alkatel, pensa: “non sono in un mondo di ghiaccio, sono in un mondo di merda!”.-

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