giovedì 21 febbraio 2008

Orlan

Arriviamo ad Orlan dove, per fortuna, abbiamo precise indicazioni su chi chiamare, dove andare, cosa prendere, come farlo; dobbiamo chiamare il capitano Frisk, che ci indicherà la locanda del furetto inchiappettato, dove alloggiare e nella quale incontrare colui il quale potrà farci entrare nella cittadella fortificata ove raggiungere il tempio ed ivi trafugare abilmente l’antico e prezioso manufatto.-
Con il mistico Apelios particolarmente silenzioso, Ailin praticamente in coma, Emon Pok sbronzo e Tayga in preda ad una tosse ossessivo-compulsiva, l’Arcimago si rende conto con sgomento che l’unico rappresentante non evocato di Xar rimane Alkatel.-
Anche Alkatel, seppur mezz’ora dopo e solo perché ha comprato una vocale ed a ha chiesto l’aiuto da casa, arriva alla medesima conclusione.-
Il grosso e goffo futuro paladino comincia a balbettare per l’emozione e si allontana per allenarsi, quando, fortunatamente, ci ricordiamo che dovremo continuare a mantenere la nostra astutissima copertura che prevede, dio (non so quale) sia ringraziato, che il portavoce della compagnia sia il capo famiglia, ovvero il restio, ma astuto Arcimago.-
Alkatel, ancora ignaro del fatto di essere sollevato dalla difficile incombenza, sta intanto provando, specchiandosi in una polla d’acqua, a ripetere senza errori l’impegnativa frase, scritta in gran segreto dal collaborativo mistico, che non ricorda che Alkatel non sa leggere, per aiutare il mononeuronico energumeno a fare bella figura: “Buongiorno guardia, siamo dei mercanti abbisognevoli di vitto ed alloggio. Potreste chiamare il comandante della guardia, il capitano Frisk, onde permetterci di farci da lui consigliare?”.-
In realtà Emon Pok, che passava vicino allo stagno per andare a farsi un bidet rinfrescante, racconterà poi ai compagni che Alkatel stava declamando, con voce sicura e stentorea, più o meno: “Ciao burba, sei di guardia eh? Siamo dei mercanti, come puoi vedere dal simb….. e cioè volevo dire dall’abbigliamento. Siamo affamati ed addormentati e per questo abbiamo bisogno di bere, mangiare, lavarci, riposare, fare una gara di rutti, tutto questo alla locanda del furetto inchiappettato, ma questo però non lo dobbiamo dire noi, vero? Potresti chiamarci quel gonzo del tuo comandante, tale capitan Findus, così che lui che sa già quello che anche noi sappiamo senza però che tu possa sapere, in quanto infima burba che non ti passa e ti batto la stecca, ma lui si?”.-
Emon Pok sta già estraendo il coltello per porre fine alla sofferenza che, indubbiamente, il corpo di Alkatel sta provando a causa del proprio cervello, quando arriva l’Arcimago e, con voce calma e suadente, spiega all’enorme futuro paladino, che non dovrà preoccuparsi di annunciare il nostro arrivo alle sentinelle di Orlan.-
Alkatel, sfinito, abbraccia l’Arcimago e, piangendo lacrime di gratitudine, ringrazia dio (lui sa quale) di non dover sottoporsi alla terribile prova, sicuramente non alla sua attuale portata.-
Arriviamo alle mure dove ci presentiamo alle sentinelle, chiediamo del capitano Frisk, il quale arriva e ci consiglia, anzi addirittura ci scorta, alla locanda del furetto inchiappettato.-
L’oste, due volte Alkatel e sicuramente molto più intelligente, ci fa alloggiare in due camere, mentre Ridgell si bea della vista della moglie e delle due cameriere presenti nella locanda.
Frisk, che non è nato ieri, coglie le occhiate dell’oscuro evocato e, ben pensando di fargli cosa gradita, gli racconta il trattamento che l’oste normalmente riserva a chi dedica troppe attenzioni alla moglie ed alla cameriera che, si rivela essere in realtà una sua figlia.-
Ridgell opta per un bel bagno freddo….
L’oste, miniera di preziosi consigli, ci raccomanda di non andare in giro e ci preannuncia, per il giorno a venire, un incontro con colui il quale potrà farci entrare nella cittadella fortificata ove raggiungere il tempio ed ivi trafugare abilmente l’antico e prezioso manufatto.-
Il giorno dopo, infatti, entra nella locanda un tipo riccamente addobbato, alla cui presenza tutti si alzano e si inchinano deferenti, che si rivela essere niente di meno colui il quale potrà farci entrare nella cittadella fortificata ove raggiungere il tempio ed ivi trafugare abilmente l’antico e prezioso manufatto.-
Appare come un chierico di Rax ma, dalla puzza sotto il naso e dall’invidia che prova nei confronti di Tayga, capiamo subito che è ancora un chierico di Xar……

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