lunedì 23 marzo 2009

Il Portale

Lungo la strada incontriamo otto grifoni che ci convincono abbastanza facilmente, in quanto ricordiamo bene cosa possono fare anche solo due di loro, a seguirli, mentre anche Alkatel, grattandosi pensoso un braccio, sembra intenzionato a non creare problemi con le orrende e maleodoranti avicolità.-
Arriviamo dal loro capo, un evocato che, per sfruttare i piccoli e stupidi pennuti, assume le sembianze di un enorme e mostruoso pollo di nome Amadori.-
Amadori, che parla a fatica il comune (per intenderci la sua pronuncia, nonostante sia su questo mondo da un’eternità, è simile a quella di Don Lurio dopo cinquant’anni di Italia), ci propone l’ennesima missione suicida che tutti, entusiasticamente, accettiamo.-
In pratica dobbiamo:
Andare nel tempio segnalatoci dal signorotto locale (quello che piace ad Ailin, ricordate?);
Recuperare lo scrigno del signorotto;
Andare nella stanza accanto, superando gli innumerevoli pericoli che ci saranno;
Varcare un portale;
Recuperare un uovo gigantesco (non voglio pensare che dolore deve aver provato chi lo ha fatto…), che altri non è che la moglie del pollo Amadori anche lei abilmente travestita;
Toccarlo (Ridgell al quale è stata preventivamente caricata da Amadori la chiavetta elettronica) e teletrasportarci tutti nuovamente qui.-
Arriviamo senza problemi nel tempio, in tempo per beccarci gli attacchi di quattro pantere ombra non morte, che liquidiamo con imbarazzante facilità, poi recuperiamo lo scrigno e passiamo con noncuranza il portale, nonostante due idioti diversamente vivi cerchino di impressionarci lanciando vane minacce nei nostri confronti .-
Alkatel, Emon Pok e Tayga, inesperti ed incerti come solo chi non ha mai visto un simile manufatto può essere, saltano goffamente attraverso il portale, mentre Ailin e Ridgell, con una espressione di sufficienza dipinta sul volto, varcano con incedere maestoso il portale, facendosi anche un po’ beffe dei goffi compagni.-
Ovviamente il destino, che è beffardo ed anche un po’ stronzo, riserva agli evocati una sorpresa, che loro subodorano perché gli altri tre cominciano a guardarli come se avessero dimenticato di mettere il pezzo di sotto di un completo alla cena di gala del Rotary Club.-
Entriamo in un’altra sala, piena di elfi malaticci, i più con la diarrea, e, sorpresona, ci accoglie Apelios che, ancora in pigiama perché ci aspettava per cena, si veste alla meno peggio e, sotto gli sguardi allibiti dei nostri eroi, dice a Tayga che da adesso in poi dovrà essere lei a prendere il suo posto.-
Tayga, visto che il lavoro svolto fino ad ora da Apelios sembra consistere nello stare sdraiata su un simil letto, forse un po’ duro ma apparentemente privo di pulci, accetta di buon grado e, con un simbolico cinque da lottatore di catch, lancia Apelios nella stanza ad aiutare i compagni.-
Ad Apelios, commosso per aver ritrovato i suoi amici, accade che:
Perde i suoi poteri da mistico, nonché qualsivoglia rimasuglio di mascolina virilità (non è una grossa perdita…); ;
Assume i poteri da chierico di Tayga, compreso la parola segreta per poter aprire il beauty dei trucchi e la collezione di pantofole felpate imbottite di pelo viola e lilla;
Diventa saggio ed intelligente quanto Tayga…….
Confortati da tale trasformazioni, soprattutto l’ultima, gli eroi cominciano a complimentarsi con il neo sacerdote, dicendogli la solita quantità sfacciata di enormi cazzate richieste dalla circostanza, quand’ecco che un altro pericoloso nemico ci attacca.-
Questo nuovo e laido non morto riesce, con un abile esercizio da trasformista alla Stanislao Moulinsky, a prendere possesso del mononeuronico cervello di Alkatel (gli piace vincere facile….).-
L’incolpevole ed inconsapevole paladino, infatti, comincia a colpire a destra e a manca i compagni, mentre Apelios, stranamente, tiene per mano Ridgell.-
Ridgell in un primo momento fraintende le intenzioni del mistico e gli tocca il culo, per non urtare la sua sensibilità e non farlo sentire rifiutato.-
Al pronto schiaffone del mistico, l’Arcimago capisce che deve esserci un altro motivo, ma si sente come se fosse più leggero, come se qualcosa in lui non andasse, boh?
L’Arcimago lancia comunque un sortilegio sul non morto, che è dentro Alkatel, ma Ridgell non vede come tale cosa possa rappresentare un problema, facendogli un mare di danni, tanto che poi basterà un’alitata di Emon Pok per finirlo.-
Confusi dalla fiatella mefitica, riusciamo comunque a far toccare a Ridgell l’uovo e teletrasportarci da Amadori.-
Qui scopriamo che Ailin e Ridgell, quando sono passati attraverso il portale, seppur maestosi nel loro incedere, hanno lasciato indietro le loro metà inferiori.-
Soprattutto Ridgell, affaticato anche dai vari lanci di magia e intristito dal rifiuto di Apelios, appare sempre più etereo e la sua voce, normalmente ricca di armoniche e piacevolmente timbrata da basso, sta stranamente affievolendosi sempre più.-

Nessun commento: