lunedì 23 marzo 2009

La decisione

….. di fronte alla necessità di scegliere tra andare nel Tempio dove ci fanno il culo e un altro tempio (che chiameremo Tempio dove non sappiamo se ci faranno il culo), avendo finalmente tutti i fatti ben spiegati uno dopo l’altro e senza nessuno che gli cambi le carte in tavola, prende la giusta decisione, da tutti condivisa, di andare nel Tempio dove non sappiamo se ci faranno il culo….
Eravamo arrivati qui?
Dopo alcuni momenti di confusione dovuti a bevute, festeggiamenti, fieri combattimenti semantico-politici, si torna al lavoro!
Quando ormai sembrava presa la decisione, ecco che, inquietante come un foruncolo sulla chiappa sinistra prima di una lezione di equitazione, si introduce nel già provato comprendonio dei nostri eroi, una terza, ma altrettanto esiziale, possibilità.-
“Se accettassimo la missione del signorotto locale!” , esclama felice Ailin, inconsapevole dell’avere impiegato, con tale semplice frase di appena sette parole, tutta la potenza di calcolo del primitivo organo senziente di Alkatel, nonché una considerevole fetta di quella degli altri eroi.-
Tayga, stranamente calma e riflessiva, decide di ascoltare con equanime interesse le teorie dei suoi fidati compagni.-
In ordine di apparizione:
Ailin, per l’appunto: “Se accettassimo la missione del signorotto locale!”;
Emon Pok: “Io voglio andare nel Tempio dove non sappiamo se ci faranno il culo!”;
Ailin, di nuovo: “Se accettassimo la missione del signorotto locale!”;
Alkatel: “Io non voglio andare nel Tempio dove ci fanno il culo!”;
Ailin, di nuovo: “Se accettassimo la missione del signorotto locale!”;
Emon Pok, “Neanche io voglio andare nel Tempio dove ci fanno il culo!”;
Ailin, di nuovo: “Se accettassimo la missione del signorotto locale!”;
Emon Pok: “Io voglio andare dal signorotto locale!”;
Ailin, di nuovo: “Se accettassimo la missione del signorotto locale!”;
Alkatel, “Io voglio andare dal signorotto locale!”;
Ailin, di nuovo: “Se accettassimo la missione del signorotto locale!”;
Ridgell, a seguito di divinazione del mago: “Io voglio andare dal signorotto locale!”;
A questo punto Tayga, confortata dalla divinazione di Ridgell, seppur ancora insicura sulle reali volontà dell’altro evocato, decide con serena spensieratezza e comanda alla compagnia il da farsi con le consuete, confortanti, parole: “Banda di ipodotati, sia dal punto di vista fisico che mentale, ora che mi avete frantumato i marroni con i vostri patetici tentativi di ragionamento, ascoltate la saggezza del mio dire che, come sapete, promana solo incidentalmente dalla mia bocca, ma è come se fosse il lungimirante, sempiterno ed infallibile effluvio alla menta piperita di Xar. Xar, unico dio capace di intendere e volere su questo mondo di elfi di merda che se la tirano come se capissero solo loro, che, pieni di tatuaggi come sono, sembrano una banda di coglionazzi drogati e maleodoranti…..”
Fortunatamente Tayga si accorge di essere rimasta da sola perché i compagni, sicuramente ipodotati in tante abilità, ma, purtroppo per loro, non nell’udito, si sono allontanati quatti quatti ed hanno lasciato il loro eroico capo ad inveire da sola.-
Lievemente imbarazzata, Tayga finge di essersene accorta e conclude il pistolotto con una orribile imitazione di Nando Gazzolo che legge il menù della pizzeria da asporto di Via Basoli…

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