giovedì 12 febbraio 2009

Tayga

Mentre percorriamo sereni e sicuri la strada che ci porterà dal Re che ci ha commissionato la simpatica missione, Tayga, stranamente sovrappeso, inizia a riflettere ed a porsi, malauguratamente non solo a se stessa, ma anche agli incolpevoli compagni di avventura, i soliti sempiterni quesiti: Chi sono? Da dove vengo? Cosa devo fare? Quanto sale per un chilo di pasta?
Il dialogo, purtroppo tutt’altro che interiore, e della testicolofrantumante durata di alcune ore, si può riassumere più o meno così:
Tayga: “Ma se io sono il papa, perché non mi caga nessuno?”;
Divinità: “Tu sei il papa, ma politicamente non conti un cazzo, sei solo una figura meramente rappresentativa a livello religioso e spirituale”;
Tayga: “Impossibile, il papa è il papa!”;
Divinità: “Si, ma non conti un cazzo lo stesso!”;
Emon Pok si alza e va a pisciare;
Alkatel da ragione a Tayga;
Ailin da ragione alla Divinità;
Ridgell se ne sbatte i marroni;
Tayga: “Si ma sono stata ordinata dal papa precedente ed adesso sono il capo della chiesa su tutto il mondo.”;
Divinità: “Certo ma non ricordi che il papa precedente, Frida, faceva la guaritrice alle dipendenze di un Conte, gli rammendava i calzini e, se occorreva, gli faceva anche i bo….”
Emon Pok, che ha il sesto senso per i bo…. torna immediatamente, ma quando vede che se ne sta solo parlando, con l’aiuto di Ridgell ingolla alcune pinte di birra;
Tayga: “No, no e no. Io sono il papa. Me lo dovevate dire prima. Io sono il papa. Io credevo di essere il capo di tutto il mondo, Io sono il papa. Io pensavo che ad ogni mio sopracciglio alzato i regnanti si sarebbero cagati addosso dalla paura. Io sono il papa. Io pensavo di essere al di sopra della legge. Io i bo.. li faccio solo a chi dico io. Io sono il papa. Io pensavo di essere il potere temporale in persona.”;
Divinità: “Al massimo sei il potere pioggerellina.”
Tayga: “Cosa fai lo spiritoso? Guarda che se mi dici una cosa io la capisco. Sei tu mi cambi le carte in tavola. Io ragiono. Io metto tutti i fatti uno davanti all’altro, in fila, e traggo le conclusioni giuste. Non sono scema, non sono un idiota. Io ragiono con logica ineccepibile.!” (N.d.R. E’ per onestà intellettuale di chi scrive che si deve far notare che, effettivamente, il fatto che Tayga fosse giocata da Alkatel, fa perdere un po’ di efficacia e credibilità alla tirata…)
Emon Pok torna, beve tre bicchieri di birra, due di vino, rutta, si rompe immediatamente i marroni e va fare un cagone cerimoniale;
Divinità: “Cara Tayga, comunque, per finire, aggiungo solo che l'indicazione della divinità stessa presuppone un corretto rapporto fra popolo laico e clero in maniera articolata e non totalizzante attivando e implementando con le dovute e imprescindibili sottolineature la demistificazione del linguaggio politico e religioso.”
Tayga: “Certo Divinità, però, e concluderei, l'assetto politico istituzionale prefigura il decentramento delle funzioni religiose decisionali senza precostituzione delle risposte politiche e non sottacendo, ma anzi puntualizzando nella misura in cui ciò sia fattibile, la confluenza verso obiettivi comuni”;
Alkatel da spudoratamente ragione a Tayga;
Ailin da spudoratamente ragione alla Divinità;
Ridgell se ne strasbatte i marroni;
Emon Pok torna, si annoia immediatamente, tracanna altri quattordici bicchieri di vino e otto di limoncello, poi torna celermente via a giocare con strani marchingegni da lui stesso inventati.-
Fortunatamente arriviamo dal re e Tayga visibilmente confortata dall’aver finalmente capito che non conta decisamente una emerita fava, si mette il cuore in pace ed affronta con serenità il dialogo con il monarchico e stronzissimo elfo.-
Il re, da bastardo patentato, ci ringrazia per le reliquie e ci da il cristallo.-
Poi ci dice che entro e tre giorni dobbiamo toglierci dai coglioni.-
Ci propone di andare in un tempio dove la guardiana troverà qualcuno di più vecchio e saggio di lei.-
La guardiana la prende abbastanza bene e, vomitando una strana mistura verde (N.d.R. Altra indispensabile nota. L’inquietante mistura verde era realmente presente nella locanda di Ailin) e torcendo la testa come Rachel nell’esorcista, fa un fintissimo sorriso e, quando sta per parlare, viene fortunatamente interrotta dall’Arcimago, appena ripresosi dalla tirata Tayghesca, che assicura il re sulla fattibilità di tale missione.-
Appena soli, esorcizzata la guardiana, la stessa ci dice che è sicuramente una trappola e, se andremo in quel tempio (che chiameremo Tempio dove ci fanno il culo), verremo sicuramente uccisi.-
Qui Tayga fa vedere che aveva ragione!
Di fronte alla necessità di scegliere tra andare nel Tempio dove ci fanno il culo e un altro tempio (che chiameremo Tempio dove non sappiamo se ci faranno il culo), avendo finalmente tutti i fatti ben spiegati uno dopo l’altro e senza nessuno che gli cambi le carte in tavola, prende la giusta decisione, da tutti condivisa, di andare nel Tempio dove non sappiamo se ci faranno il culo.-

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