giovedì 19 ottobre 2006

Da Mister T

Come un solo uomo, gravidi di immotivato entusiasmo e trasudanti ottimismo, ci precipitiamo nei sotterranei dai quali, poi, crediamo di raggiungere agevolmente il quartier generale del fantomatico nemico del nostro signorotto.-

Eliminiamo con spregiudicatezza ed abilità la pericolosissima sentinella e, attenti ed intuitivi come solo noi sappiamo essere, ci precipitiamo alla cazzo verso il primo corridoio che troviamo.-

Ci guida il più abile, furtivo, lesto ed astuto ex sicario del mondo: Emon Pok!
Non si accorge di una prima mattonella del pavimento: scatta una trappola e viene trafitto da una dozzina di frecce;
Non si accorge di una seconda mattonella del pavimento: scatta una trappola, precipita per tre metri nel vuoto e viene trafitto da una dozzina di lance;
Non si accorge di una terza mattonella del pavimento: scatta una trappola e l'intera stanza tenta di arrostirlo come un pollo.-
Emon Pok non fa una piega in quanto è certo che siano tutti evidenti segni della benevolenza e dell'attenzione che il dio Xar gli rivolge.-
Tayga, pur cominciando a dubitare dell'astuzia del sicario pentito, ne ammira però la fede e la pazienza, e consuma praticamente tutta la magia per curarlo.-

Sempre Tayga, a questo punto, si ricorda di un utile sortilegio dal confuso nome arcano e misterioso: "Incantesimo per scovare con certezza tutte le trappole nascoste in sotterranei costruiti da ladri ed affini, nonché per scoprire eventuali passaggi segreti, ed infine utile per trovare la leva per disinnescarle definitivamente". -
Incerta sull'utilità dell'incantesimo, si consulta con gli altri usufruitori di magia che, ovviamente, le consigliano di non sprecarlo, e di spronare e fare andare avanti ancora Emon Pok, onde sbarazzarsene definitivamente.-
Tayga, invece, travolta da un incomprensibile ed immotivato slancio di sovrumana bontà, lancia l'incantesimo, scopre tutte le trappole, scopre tutti i passaggi segreti ed, infine, ci porta nella stanza dove sarà poi possibile disinnescarle definitivamente.-

Disinneschiamo quindi le trappole, il che costa anche a Ridgell una dozzina di frecce (e le imprecazioni dell'Arcimago non lasciano alcun dubbio su come lui, invece, interpreti tali segni…), e affrontiamo altri quattro ladri.-
Diamo loro la possibilità di arrendersi, ma ovviamente preferiscono suicidarsi, procurandoci però altre fastidiose, velenose, dolorose ferite.-

Tayga, che adesso chiamiamo confidenzialmente Sant'Orsola-Malpighi, finisce definitivamente la magia per curare tutti.-

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