martedì 15 maggio 2007

Tra i demoni

Appena l'elfa si disincoglionisce, Apelios si riprende dalla trance, i due grossi idioti terminano la loro virilissima gara su chi piscia più lontano, con Tayga ancora pompolesa, ci incamminiamo verso le cittadelle dei demoni, determinati ad andare a spaccare il culo a quel grande bastardo di demone che ha trasformato i nostri simili in mangime.-
Emon Pok, che ha intravisto un gruppo di orridi demoni cacciatori, si caga addosso dalla paura, e solo il sempiterno e molto più forte ed ammorbante fetore delle bende di Apelios ci permette di non essere rilevati dal finissimo olfatto dei demoni.-
L'Arcimago, che parla perfettamente la lingua dei demoni (Ailin riesce a comprendere se questi non parlano in ferrarese stretto, mentre tutti gli altri sono completamente tagliati fuori dal demoniaco idioma), decide di adottare un comportamento strafottente e truffaldino, classico dell'indole opportunista ed interista dei demoni.-
Spacciandoci per potenti e baldanzosi demoni, subito fanculiamo i due enormi mutaforme di sentinella al tunnel di accesso alla prima cittadella, addirittura facendoci beffe del gruppo di veri demoni ancora a caccia di mangime umano.-
Ci lasciano passare, ridendo.-
Tayga poi, protetta dalla corona che rende invisibile il portatore a tutti gli evocati, fuorché ai suoi, inizia a cazzeggiare in giro per la prima cittadella in cerca di una boutique di Prada o Cartier, non la trova e si accontenta di acquistare una cintura in similpelle in piazzola.-
Incontriamo una pattuglia dall'udito finissimo e immediatamente Ridgell si lancia in una ridda di offese irripetibili nei confronti delle esterrefatte e diaboliche creature, nonché delle loro improbabili progenie.-
Ci lasciano passare, ridendo.-
Non contenti, decidiamo di offendere esizialmente anche il gigantesco demone macellaio del mattatoio comunale.-
Questi, tra il divertito ed il sospettoso, ci lascia passare, ridendo, indicandoci addirittura la strada per raggiungere il grande bastardo.-
Prima di proseguire l'Arcimago cerca di insegnare ai quattro inutili gonzi alcune parole indispensabili, da usarsi solo in caso di vero pericolo ed estrema necessità.-
Dopo ampio dibattito e democratica votazione, vengono scelte le seguenti utilissime parole: scappare, uccidere, silenzio, adesso, ecco, così, non fermati, figa, pizza quattro stagioni, birra, caffè, amaretto di saronno.-
Arrivati alla piazza principale decidiamo ancora di usare questa tecnica vincente, addirittura aggiungendo un pizzico di cinismo: uccidere una delle immense guardie ivi stanziate.-
Decidiamo un segno convenzionale di facile lettura (Ridgell deve toccarsi il sopracciglio destro con la punta del labbro sinistro, mentre Ailin con la punta del piede destro tocca il calcagno sinistro di Tayga che deve dare un cricco nelle palle ad Alkatel per permettere a quest'ultimo di fare un ruttino che costringa Apelios a mettersi la mano davanti alla bocca per sussurrare al sicario: vai!), al cui avverarsi Emon Pok, al quale Tayga ha dato la corona, deve tagliare la gola ad uno dei due enormi coglionazzi.-
Il coglionazzo prova subito ad intavolare una discussione vertente il tempo di maturazione del pancreas umano, se bollito ed immerso in una salamoia di piscio di demone, ma l'astuto Arcimago subodora immediatamente che possa essere un tentativo di far perdere loro del tempo.-
Fa il segno convenzionale e, dieci minuti dopo, il coglionazzo cade a terra con la gola tagliata.-
L'altro coglionazzo, decisamente meno coglionazzo, chiede il permesso di scappare, che gli viene prontamente accordato.-
A questo punto, ormai ammantati da una sicuramente erronea sensazione di invincibilità, i nostri si accingono ad attraversare la piazza, per dirigersi verso quella che, a prima vista, sembra essere la dimora del grande bastardo.-
Alkatel ordina pizza e birra per tutti……

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