giovedì 29 novembre 2007

Dal Mago

…Apelios, che aveva intuito l'utilità della sua presenza, prende in spalla l'Arcimago e lo porta fuori dall'antro.-
L'antro, invece, bastardo ed infido come la maggiore parte degli antri, esplode con inenarrabile potenza, spalmando i nostri stanchi, ma vittoriosi amici per terra, come una rosea purea chierico-mistico-evocato.-
Ultima, orrenda immagine; 133 che saluta con la manina.-
Dopo un po' ci risvegliamo tutti un po' rincoglioniti (Alkatel non nota, infatti, alcuna differenza) e ci attende un'altra ben più orripilante e spaventosa visione: 133 chino su di noi che mostra le sue flaccide e sbatacchianti appendici ora all'uno, ora all'altro.-
Solo Apelios, che per l'occasione sfoggia un paio di improbabili bende rosa (ha sbagliato il prelavaggio), sembra insensibile al palese orrore giustamente provocato della mostruosa visione e, con fare sapiente ed intrigante, convince il vecchio mentecatto a coprirsi e raccontarci cosa è realmente accaduto.-
133½ ci spiega che quanto accaduto dentro non era proprio reale, ma di non sperare che questo possa accadere in futuro, poi costringe Emon Pok, stranamente assente (come del resto Ailin ed in parte Alkatel…), a stringere con tutte le sue forze e la sua convinzione il bastone e ci invita, infine, quando saremo un po' più scafati, a tornare nella sua dimora per prelevare alcuni interessanti oggetti.-
Incuriositi, stanchi ed affamati, riusciamo finalmente a toglierci dai coglioni 133½ e torniamo nella nostra amata locanda dove, una volta tanto, non veniamo accolti come Maradona e riusciamo a fare 15 ore di sonno filato.-
Il mattino, un oste particolarmente preoccupato viene a svegliarci per dirci che c'è uno strano ometto, simile ad un barile, ma molto più sporco e puzzolente, che ha già bevuto sedici birre e vuole parlarci.-
Certi dell'arrivo dell'altro Dadaumpa (nel senso che è Dadaumpa l'altro, non che è un altro Dadaumpa, chiaro no?), scendiamo pronti a sentire la solita sequenza di inutili cazzate.-
Dadaumpa non ci delude perché, nell'ordine: sbava e ci implora di toccare il bastone, beve altre sedici birre, siccome non glielo facciamo toccare (neanche Apelios) tocca le pere di Ailin ed il culo di Tayga, rutta e scoreggia (Emon Pok è un po' invidioso perché le sue sono meno rumorose e puzzolenti), Tayga scocciata, gli da il permesso e lui tocca finalmente il bastone, Apelios ci rimane un po' male, capisce cosa è ma non ci dice un cazzo, se la tira, dice che la chiusura del portale è stata una cazzata, ma una bella cazzata, perché abbiamo fatto bene, ma è come aver lanciato un guanto di sfida a ECEACLPE (Essere Che E' Arrivato Con La Prima Evocazione - N.d.R.), che, incazzato come un fortitudino, ci ha sguinzagliato contro un suo scagnozzo, tale mietitore, che, qualora dovessimo incontrare, solo una cosa potremo fare: fuggire, fuggire, fuggire, fuggire fuggire, fuggire, fuggire fuggire, fuggire, fuggire, fuggire, fuggire fuggire!
Capito l'ermetico messaggio, e subodorando una parentela del nanerottolo con i laconici e lamentosi vescovi non-morti, mandiamo a fanculo Dadaumpa, che la prende abbastanza bene e decidiamo di dividerci in modo ponderato e scientifico: Tayga e tutti quelli che hanno il nome che inizia per A vanno a recuperare i cavalli, Ridgell e Emon Pok il portatore inconsapevole e malsano, andranno, invece, a portare il bastone al Mago infido e puttaniere.-
Ridgell e Emon Pok arrivano alla città e decidono, dopo una civile discussione su quale entrata utilizzare, finita nella proverbiale gara a chi piscia più lontano, di utilizzare il vecchio, sicuro, fidato passaggio segreto.-
Ovviamente ci sono un paio di guardie e Ridgell, solo per far vedere ad Ailin il giusto utilizzo del potente sortilegio, utilizza una creazione spettrale di un gatto per distrarre le sentinelle e permettere al furtivo sicario di dare un'occhiata.-
Fortunatamente Emon Pok riconosce una delle due guardie, ciò permette all'abile Arcimago di addormentare l'altra ed entrare così, facilmente, nella città.-
La guardia amica ci indica la strada più sicura per arrivare dal Mago, ed ivi arriviamo, scortati da un piccolo esercito di sentinelle che appaiono e scompaiono sui tetti e nel buio della notte.-
La dimora del Mago è protetta da una porta magica ed impenetrabile.-
Ridgell utilizza qui un terzo incantesimo sulla porta, solo per annunciarci al sospettoso Mago che, infatti, ci scruta con magica visione e, visto il bastone, ci dice di entrare più in fretta possibile.-
Subito Emon Pok attraversa la porta magica impugnando il bastone che, come da copione, ne resetta totalmente la magia.-
Purtroppo le porte magiche hanno la brutta abitudine, una volta resettatene la magia, di tornare solide, cosa che ha fatto anche questa, esattamente sul polso sinistro di Emon Pok, la cui mano, insieme al bastone, cadono all'interno della casa del mago, mente il rimanente novantotto per cento del dolorante sicario si accascia esanime sulla strada.-
Ridgell, memore di altre simili esperienze, ringrazia di non aver potuto portare lui il bastone e chiede la Mago di curare il povero sicario.-
Il Mago, stravolto dalla felicità del ritrovamento del bastone, che depone con cura in una teca a prova di atomica, gentilizza a Ridgell una potentissima e preziosissima e rarissima pergamenissima di rigenerazione che l'Arcimago, a malincuore, lancia sul sicario.-
A questo punto tutti felici: il Mago perché ha il bastone, Emon Pok perché, in quanto ambidestro, può tornare scaccolarsi il naso e pulirsi il culo contemporaneamente, Ridgell perché ha avuto la conferma che anche il puttaniere non ha capito praticamente un cazzo del pericoloso bastone e Tayga e le tre A perché sono lontani dal mefitico odore dei piedi di Emon Pok.-
Il Mago poi, prima di congedare l'Arcimago ed il ritrovato ambidestro, conferma la bontà dell'idea di andare prima ad Orlan e tornare, invece, qui solo quando le acque si saranno un po' calmate.-
Ridgell, che non ha idea di dove sia Orlan, annuisce facendo finta di capire, e, insieme ad Emon Pok che continua a ravanarsi felice per aver riacquistato l'utilizzo della mano, si accinge a raggiungere Tayga grande faiga e le tre T.-

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