martedì 20 maggio 2008

CHIJAN

Torniamo rapidi e furtivi nelle nostre stanze del monastero. Ridgell, visibilmente scosso dal non poter scaccolarsi e grattarsi contemporaneamente il culo, attività nella quale era imbattibile un suo ambidestrissimo amico della vita passata, percorre silenzioso e mesto il per lui interminabile tragitto mentre Tayga, evidentemente regredita ad una fase infantile-ossessivo-compulsiva, continua a proporgli stupidi giochetti che presuppongono l’utilizzo di almeno due mani.-
Quando stanno per esplodere definitivamente i coglioni al povero Arcimago (ed un attento osservatore l’avrebbe senz’altro capito dal fatto che con l’unica mano cerca disperatamente di recuperare la pozione di drago…), ecco che appare l’ennesimo chierico-lacchè, amico di Chiappuccio, che ci dice che l’Abate potrà riceverci in giornata.-
Apelios rilassato come un turista alle terme si Saturnia, Alkatel, Ailin e Tayga, sbattendosene allegramente gli zebedei della condizione monoartica dell’Arcimago, passano la giornata in giocosa e spensierata letizia, mangiando e bevendo quantità spropositate di alcool e cibo e gozzovigliando a più non posso.-
Solo Emon Pok, solidale con lo sfortunato evocato, rinuncia agli smodati baccanali e, cupo e solitario, passa il resto del tempo a fare una gara di peti rumorosi e maleodoranti con l’aiuto cuoco del convento.-
Finalmente Repugnant ci riceve e, con ghigno satanico, manifesta la sua completa ed abbacinante inutilità dicendo che non è in grado di rigenerare l’arto carbonizzato di Ridgell.-
Lo salva da sicura esecuzione da pozione solo il tempestivo chiarimento che Tayga, in quanto guaritrice, se dotata di veste o se permeata del potere della Cripta, potrà sicuramente far ricrescere all’Arcimago quanto attualmente di ridotte dimensioni (non vale neanche la pena di insistere sul doppio senso, vi lascio liberi di sfogarvi secondo necessità ed in base alla vostra fantasia, normalmente proporzionale al numero dei neuroni. Infatti Alkatel non ride…).-
Ridgell accetta eroicamente di attendere il momento giusto per la rigenerazione in quanto farlo adesso potrebbe essere percepito dal Priore Nosferatu.-
Tayga gli da un contentino confidandogli che l’utile sortilegio comporta anche la necessità di tenere l’arto da rigenerare a contatto del posto più caldo ed umido del guaritore.-
Alkatel, incredibilmente, questa volta capisce e, fischiettando, comincia a raccontare come pochi giorni prima, mentre stava pisciando, un cane affamato gli abbia, ecc., ecc., ecc.,…..
Quando ormai Ridgell pensa che peggio di così non possa andare, arriva un altro chierico-simil-checca-servile per annunciare in gran segreto all’Abate che sta arrivando la guardiana Chijan e che domani mattina officerà una cerimonia nel monastero.-
Così accade: Chijan, come sempre bella nel corpo e troia nella mente, spara un sacco di cazzate, solo per spaventare qualche chierico di mente debole ed insicuro, e, tirandosela all’infinito, in serata finalmente ci riceve.-
Anche lei manifesta la sua completa ed abbacinante inutilità dicendo che non è in grado di rigenerare l’arto carbonizzato di Ridgell.-
Spara poi altre inutilità tipo che il Nosferatu, essendo anche umano ed evocato, sicuramente ha perso gran parte del potere venendo su questo mondo di merda e, quindi, possiamo: 1) sbattercene, 2) fare da esca, 3) affrontarlo nella Cripta dove noi siamo più tosti.-
Tayga, in trance, esclama le profetiche parole: “La seconda che hai detto”.-
A, dimenticavo, ci dice che il Mietitore è sempre più vicino e che Tayga farebbe bene a dare ampia delega a Repugnant in relazione all’ordine dei chierici.-
Unica consolazione: mi ha chiamato Arcimago davanti all’inutile e ripugnante coglione…..

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