martedì 29 aprile 2008

Repugnant

Ormai calato perfettamente nella parte dell’amicone, l’abate Repugnant, dopo averci raccontato dell’utile sortilegio scova-vocazioni celato in un libro della biblioteca, ci spiega anche come fare per prenderlo, leggerlo, capirlo, utilizzarlo, nonché fargli quella antica ma sempre valida salva copertina con la carta plastificata che andava tanti anni fa.-
Promette poi, con sollievo di Apelios, di affidarci alla guida dell’aiuto bibliotecario, che chiameremo d’ora in poi, per comodità, Chiappuccio, affinché ci siano svelati tutti gli anfratti ed i più nascosti luoghi del monastero.-
Dopo una piacevole gita, interrotta solo dagli infrattamenti dei tesorucci e quattro tappe pipì per Tayga ed Ailin, ritorniamo negli appartamenti di Repugnant per stabilire il diabolico piano.-
Non facciamo neanche in tempo a raccontare all’abate che noi eravamo presenti all’evento dell’anno, l’incoronazione di Coito II, che l’astuto prelato, seppur roso da visibilissima invidia, da abile stratega qual è, riesce a mettercelo nel culo convincendoci dell’assoluta necessità di ritornare a curiosare nelle pericolosissime prigioni da noi abilmente scovate.-
Accettiamo, come sempre, permeati da insano ed immotivato entusiasmo e sprezzo del pericolo.-
La mattina dopo, carichi di incantesimi ed armi, partiamo in direzione prigioni, lasciando ancora una volta un soddisfatto e giulivo, ma mai pago Apelios in compagnia di Chiappuccio…..
Emon Pok, stranamente più magro, con meno capelli del solito, ma sempre mancino, si mette subito alla guida della compagnia e ci porta, forse più per culo che altro, in un battibaleno in prossimità delle prigioni.-
L’astuto sicario riesce ad evitare con abilità tutte le insidiosissime trappole (nessuno ha il coraggio di dirgli che è solo perché non ce ne sono) e le guardie appostate negli angoli più bui (idem).-
Arrivati alle prigioni Tayga, sfoggiando competenza e magia come una adolescente al ballo di inizio estate, rileva all’interno alcune forme di vita, che riporteremo con dovizia di particolari nell’elenco sottostante:
Umano vivo;
Umano gemente quasi morto;
Umano gemente quasi morto, ma talmente quasi morto che non dovrebbe essere vivo;
Umano gemente quasi morto ma talmente quasi morto che non dovrebbe essere vivo, legato ad una sedia;
Umano trasformato in bestia, ma legato, vicino all’umano gemente quasi morto ma talmente quasi morto che non dovrebbe essere vivo, legato ad una sedia;
Umano trasformato in bestia;
Non morto del III tipo (ci perdoni ET).-
Dopo varie peripezie caratterizzate dal coraggio di Emon Pok, dall’audacia di Alkatel, dalla magia di Tayga e Ailin, Ridgell, dopo aver ucciso un monaco marchiato dal non-morto del III tipo, riesce a carbonizzarsi una mano per aprire una porta, poi abbattuta a spallate da Alkatel.-
Troviamo qui gli umani sopra descritti, ma ce ne facciamo beffe, anche perché una voce inquietante ci pone i grandi quesiti del mondo contemporaneo: “Chi siete, cosa fate qui, perché?”.-
Sbagliamo la risposta, dimezzando così il montepremi e, per non rischiare, decidiamo di tornare da Repugnant e raccontargli il tutto.-
Ridgell preoccupa tutti insinuando il dubbio che Repugnant sia ben altro di quel che appare.-
Emon Pok stupisce tutti capendo che la stanza nella quale ci troviamo è proprio il luogo che ci serve per leggere il libro senza essere rilevati.-
Ridgell, stanco e depresso, e un po’ incazzato per non esserci arrivato anch’esso, utilizza i carboncini che ha al posto delle dita per disegnare porcherie sui muri dei cessi……

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