mercoledì 16 aprile 2008

L'ideuccia

Quindi, tutti d’accordo, scendiamo cauti e furtivi, nel corridoio blu!
Il corridoio, peraltro non è affatto blu se non nell’immaginazione della cartografa ufficiale Ailin, si rivela, come tutti i corridoi, buio, pericoloso, tortuoso, umido, infestato di non morti ma, a differenza di altri, con presenza di umani.-
Subito l’Arcimago, capendo la stranezza della presenza di umani che scorrazzano liberamente in un luogo infestato di non-morti, propone di cercare di contattarli per avere qualche informazione.-
Ailin, Alkatel, Emon Pok e Tayga se ne fottono.-
Apelios, invece, recependo con tempestività l’arguto consiglio di Ridgell, spaventa gli umani con la sua voce da mistico (oggi nella versione piacevolmente timbrata di Nando Gazzolo), fanculando allegramente la proposta del volenteroso evocato.-
Procediamo, quindi, verso la fine del tunnel, bloccato ricorderete, da un ammasso di macerie sulle quali è posto, in bella vista, un cartello con la seguente scritta:

“Ammasso di macerie sapientemente posto con lo scopo di creare un invalicabile ostacolo per la bestia, di grandi dimensioni, posta al di là della barriera stessa.
Non rimuovere per nessun motivo!”.-
Subito Ailin propone di rimuovere l’ammasso di macerie, onde liberare la pericolosissima bestia.-
Fortunatamente viene immediatamente zittita mentre il bravo e diligente Arcimago, forse l’unico in grado di ragionare in situazioni di stress, spiega ai confusi compagni che, viste le dimensioni del tunnel dal quale siamo arrivati, chiaramente insufficienti al passaggio di una ipotetica grossa bestia, se qualcuno si è preso la briga di isolarla con l’ammasso di macerie, è probabilmente per impedirle di accedere a qualche altro passaggio, forse segreto, a noi sfuggito.-
Nell’immotivato disinteresse generale ispezioniamo comunque la grotta prospiciente l’ammasso di macerie e, guarda caso, troviamo un passaggio segreto che sfocia in un tunnel che riconosciamo come la superstrada Monastero à Porto.-
Dopo un’altra utile discussione su come passare inosservati in mezzo ai non morti, agli strani umani ed altro, decidiamo, sempre su consiglio del prudente Arcimago di sbattercene allegramente e proseguire in direzione porto.-
Arriviamo, che due palle, di fronte ad una parete che si rivela, anch’essa, con un insospettabile colpo di scena, un passaggio segreto.-
Apelios e Ridgell (più Apelios in verità), unici ad essere stati al porto, ricordano dei grandi capannoni dove sono sicuramente acquartierate le truppe dell’esercito della cittadella.-
Ridgell propone di andare a vedere, passando spavaldamente dal passaggio nelle camerate, spacciandosi per chierici vogliosi di prestare i propri servigi agli eventuali, e probabili, soldati afflitti da qualche malanno.-
Evidentemente l’Arcimago oggi ha il carisma di Veltroni, infatti, ancora una volta, non lo caga nessuno e, immancabile come l’ennesima sconfitta della Fortitudo, ad Alkatel viene un’ideuccia.-
Il grosso e mononeuronico aspirante paladino, forte di una dispensa di tattica militare avuta in cambio di non ben precisate prestazioni da Apelios, propone di tornare nelle cucine, prendere un barile da ottanta litri di olio, ritornare qui, irrompere nelle camerate, versare l’olio, dare fuoco a tutto, far lanciare agli usufruitori di magia fulmini e tempeste a destra e manca, fare scappare tutti e cento i soldati in preda al panico e prendere possesso del porto.-
Lo mandiamo a cagare e ci mettiamo a pensare cosa fare……

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