lunedì 9 giugno 2008

Il Mistico

Raggiungiamo rapidamente la biblioteca dove, finalmente, riusciamo a leggere in santa pace il libro da tanto tempo agognato.-
Ovviamente l’arcano tomo contiene un altro delirante ed imperfetto arzigogolo che i nostri risolvono, però, con imbarazzante facilità, mentre l’Arcimago, ancora monoartico e per nulla stimolato da cotanta lapalissiana facilità, preferisce risolvere un “Bartezzaghi” in un angolo e poi, spronato dai subdoli ed ingrati compagni, si dedica alla ricerca del libro: “Come capire se questo cazzo di anno di merda sia, o meno, bisesto”.-
Alkatel, completamente inutile se non dannoso nella soluzione del seppur elementare indovinello, lascia il compito ai più dotati Apelios, Ailin e Tayga (Emon Pok, seppur dotatissimo, non sembra particolarmente interessato e si ritira in un angolino per fare un mosaico di caccole), e comincia con irritante continuità a rivolgere al mago offerte di aiuto nonché citazioni attinte dal suo ricco bagaglio lessicale, che suonano più o meno così: “Vuoi una mano? – Una mano lava l’altra – Chi di mano ferisce di mano perisce – Me ne lavo le mani (calcando malignamente sul plurale)”.-
Ridgell sopporta con invidiabile, adamantina e serafica calma i ripetuti tentativi di innervosirlo del mononeuronico aspirante paladino, nonché gli ultimi schizzi ossessivo-compulsivi di Tayga di proporgli stupidi giochetti che presuppongono l’utilizzo di almeno due mani e trova il libro dal quale si evince che siamo in una anno normale (per fortuna….).-
A questo punto con un oculato utilizzo del teodolite portatile che Emon Pok (riportato tramite ipnosi regressiva alla sua precedente condizione di geometra modello) porta sempre con se, identifichiamo la posizione della Cripta segreta.-
Stiamo per godere del meritato riposo, quand’ecco che un sospetto trambusto disturba le nostre orecchie meritevoli di quiete e beatitudine.-
Subito capiamo che il duello tra la troia e lo schifoso non-morto deve essersi concluso ed i più sperano in una conclusione a favore della guardiana di facilissimi costumi.-
Quando il tutto sembra calmarsi ed i nostri eroi cercano di riposarsi un po’, ecco che la porta della biblioteca si apre ed appaiono, nell’ordine:
Un mistico, dalla grandissima aura di potere, probabilmente il delfino del Priore;
Un bibliotecario, altro mistico di non sottovalutabile potere;
Repugnant, stronzo, ma sicuramente anch’esso di invidiabile potere.-
Subito, con una inaspettata sinergia intellettuale (per quelli in grado di svilupparla, ovviamente), i nostri reagiscono come un sol uomo, e cioè:
Alkatel propone di attaccarli tutti e farli prigionieri;
Tayga si sveglia;
Emon Pok smoccola perché non riesce ad estrarre l’ultima, fondamentale, caccola dal naso;
Ailin disegna una battaglia tra una triade di draghi ed un villaggio di puffi;
Apelios pensa alla prossima scadenza dei redditi;
Ridgell lancia la pozione di drago.-
Esplode mezza biblioteca ed uccidiamo due stronzi su tre (Repugnant no, cazzo…).-
Ridgell va in coma.-
Alkatel, esclamando giulivo: “Ti do una mano io”, lo prende in spalla e scende nella cripta.-
Apelios, ancora ferito e privo di magia, li segue.-
Tayga, ancor più ferita ed anch’essa priva di magia, li li segue segue .-
Ailin, che sta stranamente bene, essendosi rotta il cazzo dei puffi, li li li segue segue segue.
Emon Pok, li li li li segue segue segue segue……….

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