mercoledì 1 ottobre 2008

Secondo interludio

Un’armata di batteri, cattocomunisti, fortitudini e milanisti, ha nuovamente teso un agguato all’incolpevole Arcimago.-
Faccio notare che su Veldern non mi era mai accaduto di subire simili attacchi nella oltraggiosa misura di due in un anno (e non è ancora finito, cazzo!).-
Probabilmente l’invivibile temperatura di Alberen mina anche i fisici più forti.-
Figuriamoci quelli meno…
Per ingannare il tempo, vi racconterò un aneddoto che riguarda cose accadute fuori dal tempo, in un altro luogo, un incredibile pianeta di nome Terra.-
Attori di questo accadimento sono gli alter ego dei nostri eroi:
Alkatel, protagonista;
Tale nobile SilviaZambmom, nota cantrice dall’angelica voce, antagonista;
Ridgell e Tayga, incolpevoli deuteragonisti.-
Era una sera nella quale gli eroi, nella per loro inconsueta veste di semplici spettatori, erano andati a godere dell’insostenibile pesantezza dell’ascolto di un concerto di chierici ruffiani, votati al culto adorante un vecchio monaco di nome Fabiiiiiiiii da Bologna, nell’antica abbazia di Sveti Antoniiiiiii.-
Terminato l’insostenibile sfregamento di marroni, obnubilati dall’idea di poter partecipare ad abbondanti libagioni, i nostri eroi si recano nelle segrete dell’abbazia, per l’occasione guidati dall’Arcimago in persona, e qui si lasciano andare alle più efferate e smodate manifestazioni etilicogastroculinarie.-
Dopo appena otto litri di un imbevibile vinaccio ammannito dal losco cantiniere Pluto, Alkatel, ebbro e soddisfatto, decide di fare il galante e, avvicinatosi con occhi cisposi, alito pestilenziale ed abbondante sudorazione ai piedoni, per l’occasione cinti in un sandalino malese numero 48, alla nobile SilviaZambmom, la apostrofa con le consuete ed argute parole: “Ehilà vecchia babbiona, come sta quella stronza di sua figlia? A, tra l’altro, a sentire questi mentecatti inascoltabili non le viene voglia anche a lei di tornare a cantare?”
Tayga e Ridgell, troppo agghiacciati da quello che le loro incolpevoli orecchie stanno udendo, non riescono a proferire parola.-
La nobile SilviaZambmom, ieratica e calma come un quarzo oscillatore, guarda Alkatel con la medesima espressione dedicata poc’anzi alla regina delle blatte e prova ad aprire quel melodioso strumento che in altri si chiama bocca, in altri fogna, in altri cloaca, e via dicendo.-
Ovviamente la basita nobildonna nulla può contro la monsonica fiatata alcolica proveniente dalla cloaca di Alkatel se non proferire un timido “Ma veramente Alkatel, io avrei cant….” .-
Alkatel, cambiando il forzato semi-silenzio per un incoraggiamento a proseguire il suo inevitabile sprofondamento nella più profonda fossa di merda mai vista su Terra, continua con altre indimenticabili parole: “Si, sto dicendo proprio a lei, cos’è sorda oltre che vecchia? Ho chiesto, e vorrei che avesse la gentilezza di rispondermi, se non le piacerebbe tornare a cantare?.-
A questo punto solo l’intervento congiunto di Ridgell (gomitata nelle costole), Tayga (calcio negli stinchi) e della nobildonna che sussurra: “Ho detto che cantavo anch’io, idiota!”, riescono a riporta Alkatel su Alberen, per la gioia dei terrestri tutti….
Ridgell/Tigre

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