giovedì 22 aprile 2010

Questioni di testa

- 10 giorni

Il re ci ricorda che fra dieci giorni lui sarà ad aspettarci al tempio con il suo esercito. Poi aggiunge consegnandoci una pergamena sigillata:

"Se le circostanze vi condurranno alla presenza del re Sho-Liu consegnategli questa missiva, giustificherà la vostra presenza sul suo territorio. Con essa gli propongo il cessare dei combattimenti, perché ci sono in ballo questioni più urgenti che le nostre personali questioni di onore. Per saperne di più gli consiglio di chiedere a voi, ne sapete abbastanza. Ricordatevi che dovete convincerlo a organizzare l’esercito e schierarlo sul luogo dell’attacco entro dieci giorni."

Rimasti soli, ci accingiamo a preparare i nostri averi e partire quando qualcuno ci fa notare che abbiamo passato la notte il bianco e che quindi oltre che stanchi siamo senza magia.

"……., ma io ho dormito due ore e mi sento efficientissimo e riposatissimo!" commenta Alkatel pensando al riposo curativo che ha creduto di sparasi in sogno.

"Per forza – commenta acido Ridgell – stanotte mentre noi usavamo la materia grigia tu ti sei sniffato una striscia di coca……, anzi secondo me una serie di strisce pedonali di coca ………snifh; snifh! A noi maghi però non pasta per recuperare i nostri poteri. Quindi sen non vuoi partire a secco di magia, è meglio andare tutti a dormire."

E così stremati dalla lunga notte di elucubrazioni, (tutti eccetto Alkatel) decidiamo di andare a riposare per partire armati, magici ed efficienti.

  • 9 giorni

La mattina successiva saliamo su cinque irascibili grifoni prestatici dal Re. Sui grifoni ci disponiamo in modo da lasciarne uno per Lyu-Jin, in modo che in caso di attacco possa fuggire indisturbata e salvarsi la pelle.

"Mi raccomando, evitate di combattere a volo di Grifone, non siete abituati e ci rimettereste certamente la pelle! Voi non siete abili elfi, ma goffi umani………, ed incapaci evocati!". Così consiglia amabilmente il Re, facendoci subito pentire di aver per un momento pensato di poterlo eleggere Sovrano Supremo. Qualcuno per sicurezza si tocca.

Il nostro breve volo, non viene intralciato dalla presenza dell’abbondante cenere vulcanica eruttata nella stratosfera da un inquieto vulcano di un’isola dell’arcipelago degli elfi bianchi, a nord.

Sorvoliamo la tenuta del Principe Sciamano. Da lontano ha un aspetto abbandonato e deserto. Cosa facciamo? Comincia una breve, ma appassionata discussione……., una delle tante!

"Andiamo via!" propone Balakov.

"Il Principe non c’è, è ovvio. Per me è nel suo regno al di là delle montagne. Andiamo là." interloquisce Ailin

"E se fosse qui, nascosto?" commenta Apelios.

"Entrare mi sembra un rischio inutile. Per me ci sono trappole destinate ai suoi nemici." continua imperterrita Ailin.

"Mandiamo uno solo in avan scoperta." prospetta con ardore Alkatel già, pregustandosi un egoistico, ma tonificante bagno di sangue.

"Chi mandiamo?" chiede Tayga

"A vag mi!" si offre entusiasta Alkatel

"No tu non ci vai……., e per tre ovvie ragioni – interrompe prontamente e preoccupato il mago – 1) è un rischio inutile; 2) non sappiamo cosa potresti trovare; 3) se succede qualcosa non saprai assolutamente come affrontarla."

"Forse è meglio mandare il Cubo, se ci sono trappole magiche lui è il più immune." propone Apelios

"Anche io sono molto abile a schivare trappole e a muovermi furtivo." è il turno di Balakov a parlare

"Siamo sicuri che il rischio valga la candela?" chiede preoccupata Tayga

"Il sacrificio di uno vale la salvezza di molti!" sentenzia un saggio Ridgell con un misterioso gesto a dita divaricate e con le orecchie stranamente appuntite ……..

L’animata discussione si conclude come sempre con niente di fatto. Alla fine decidiamo di andare tutti insieme ad esplorare la villa.

La dimora è contornata da un bel giardino curato alla moda degli elfi orientali con vialetti, laghetti e piccoli ruscelli. Non presenta alcuna recinzione, anche se è ben evidente la zona di transizione fra “dentro” e “fuori”, tanto che prima del vialetto d’accesso c’è anche un varco simile ad un cancello.

Ora comincia il bello. Temendo trappole e barriere autodisgreganti, i più pavidi della compagnia cominciano a lanciare attraverso l’ipotetica barriera e al di là del cancello, monetine, sassi, piccoli roditori precedentemente cacciati, catturati e addormentati………, fino a proporre di mandare Alkatel…………, e così via, fino a quando stanco dei risultati non evidenti, qualcuno si decide a varcare il passaggio ed entrare nel giardino.

C’è una barriera di dissolvi magia.

Lyu-Jin si rifiuta di accompagnarci, e per maggiore sicurezza non fa nemmeno l’atto di scendere dal suo grifone. Piccato dall’ennesimo abbondono della nostra compagna, Alkatel, galante come sempre, le augura un incontro “al volo” con 300 violentatori e Ridgell attento ai particolari, come di consueto, fa notare al guerriero quanto tempo ci vorrebbe dopo a “svuotarla”.

Entriamo dalla porta. Altra barriera anti magia.

Nella grande sala in cui ci troviamo, la cosa che attrae subito la nostra attenzione è un tavolo su cui si trova la “Principessa Sciamana” che ci guarda. Dopo il primo momento di stupore, constatiamo che le informazioni in nostro possesso riguardo la morte della signora su citata, vengono confermate dal fatto che a farci compagnia nella stanza è solo la sua testa, ………..molto ben conservata. Seminascosto dal macabro trofeo, notiamo un tubo porta pergamene protetto da un’aura magica.

Il Cubo nell’atto di prenderlo sente una perturbazione magica molto forte e dal nulla compaiono 5 elfi bianchi. Comincia il combattimento.

Alkatel nell’entusiasmo di intraprendere il combattimento, lancia il dado divinatore e riesce a fare 23 un risultato davvero intrigante se si pensa che ha tirato un dado da 20. Convinto che tale vaticinio gli prospetti un combattimento ricco di soddisfazioni, il paladino fa finta di non ascoltare Ailin che sottolinea l’impossibilità di tale risultato e di stare attento nell’interpretare correttamente questi segni. Lei teme sorprese. Infatti i guai comincia di lì a poco.

Mentre il combattimento infuria per la stanza con andamenti alterni, ma di un certo rilievo per i partecipanti, il duello intrapreso da Alkatel contro l’elfo più strano, grosso e tatuato del gruppo, giunge ad un punto critico. Il paladino interpretando male un passaggio del nemico, viene gravemente e irrimediabilmente trafitto dalla sua lancia e inchiodato a terra. Nulla di irreparabile, anche perché il Cubo interviene impegnando l’elfo in un aggraziato balletto, tanto che Alkatel deciso e sicuro di sé tenta di colpire il sicario con la sua spada. Il dado rituale fa uscire un 17/20 e il guerriero è già pronto a gongolare sul corpo agonizzate del nemico, quando il Fato gli fa sbagliare il colpo e il destino si ritorce contro di lui. Leggermente alterato per l’avversità della Sorte il Paladino dichiara che venga messo a verbale che sono state cambiate le regole, che lui non lo condivide e così frustrato si arrende davanti al nemico.

Il resto del combattimento perde di interesse. Poco ci importa che Ridgell dopo aver utilmente imprigionato un elfo in una ragnatela subito dopo libera il medesimo usando una tempesta di fuoco. Poco importa che Apelios non pago dell’esperienza del mago lanci un “risucchia punti ferita” sul capo e che gliela riflette contro facendolo crollare a terra tramortito. Poco importa che Ailin, stranamente attenta agli eventi consigli alla malmessa Tayga di curare il suo avversario in maniera da riflettere su sé stessa tale utile incantesimo. Poco importa che Balakov stranamente fortunato ai tiri rituali riesca ad uccidere un paio di sicari e uno simpaticamente gli esplode davanti……. Poco importa………..,

Alkatel fa il broncio.

Ridgell non sa cosa fare e prende la pergamena e la legge.

Alkatel vuole rileggere il verbale.

L’elfo termina il balletto con il Cubo e rivolge la sua attenzione al paladino.

Alkatel sente che la sua ora si fa vicina, ma sembra non importargli.

Taiga viene infilzata dalle due spade dell’elfo capo che si suicida.

Alkatel viene squartato dall’alabarda dell’elfo.


Lyu-Jin compare simpaticamente nella stanza in compagnia del chierico a massacro concluso affermando: "Avete disattivato la barriera magica. Bravi!"

Nessuno, eccetto Ridgell, sa cosa sia scritto nella pergamena.



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