giovedì 22 aprile 2010

Re o non Re

…….., su non farti pregare…..!

Imperterrito silenzio.

………, dai che tutti non aspettano altro…..!

Abissale mutismo.

……., lo so che ti piace essere al centro dell’attenzione, ma questa volta esageri!

Vuoto siderale.

……., senti Ridgell, va be’ che il Primo Arcimago si è scopato quella zoccola dell’Elfa Nera e tu no, va be’ che ti hanno evocato in un momento delicato durante il quale forse avresti potuto pareggiare i punti con lui, va be’ che evocandoti “in corda doppia” con me, la maggior parte dei nostri poteri è rimasta su Veldern insieme alle mie ricette e all’Elfa Nera, va be’ che chi ci ha evocato poteva trovare qualcos’altro da fare quel giorno, va be’ che nuovamente ti tocchi fare da “supposta” in una politica mondiale di cui non conosci niente, va be’ che Lyu-Jin non ci pensa lontanamente a dartela, va be’ che recentemente hai perso nuovamente la mano con cui sei solito grattarti, va be’ che…….………., ma uffa! Nulla di ciò giustifica il tuo rifiuto di scrivere la cronaca delle nostre gesta! Hai un bel da dire: “Scrivile tu …!” sai che il mio stile non è il tuo. Forza dai, riprenditi e fa il tuo dovere.

Il nulla.

Ok, l’hai voluto tu. Ora comincio e farò come sono capace.


104. RE O NON RE?

Con grande abilità e intelligenza riusciamo a uscire vivi/semi vivi/abbastanza morti, dal passaggio segreto impazzito. Salita la scala a chiocciola, sentiamo una voce che con fare autorevole ci ordina: “Prima di entrare, deponete le vostre armi e poi entrate uno alla volta!”

Qualcuno incapace di collegare il cervello alla bocca esclama: “Anche quelle in possesso dei morti?”

La domanda non necessita di risposta.

Entriamo uno alla volta come ci è stato comandato abbandonando coloro che non sono in grado di muoversi nella piccola anticamera. Uno alla volta riceviamo una “calorosa” accoglienza. Sotto la minaccia di dodici balestre puntate veniamo legati ed imbavagliati.

Ci troviamo in un’ampia stanza che in origine doveva essere la camera da letto del re. Ora appare ai nostri occhi completamente a soqquadro con il letto a baldacchino mezzo smontato in un angolo, cassapanche e suppellettili ammassate alla rinfusa da un lato, al centro della stanza, in bella vista e assolutamente foriero di un messaggio inequivocabile, campeggia un grande tavolo per la tortura corredato di cinghie, ruota e di un grande braciere con tutti i ferri roventi pronti all’uso.

Sbadiglio!

Il lugubre ambiente è popolato dal manipolo di balestrieri e dal loro comandante, da un maestro torturatore, da un elfo abbigliato di vesti rosse (indubbiamente il priore del tempio Rosso) da un elfo seminudo e coperto di temibili tatuaggi, assiso su una ricca poltrona.

La cosa che però ci sconvolge di più, è la visione di Lyu-Jin riversa su quello che resta del letto a baldacchino, incosciente e imbrattata da sangue che esce ancora copioso da numerose ferite.

Il tavolo viene immediatamente occupato da una riluttante Taiga e mentre il nostro impavido paladino cerca di motivare il perché della nostra presenza in quel luogo, le urla, stranamente mascoline, della sacerdotessa fanno da contrappunto alle sue sempre più balbettanti parole. Reso furibondo dalla pena per la sua amata papessa, il paladino, ancora con le mani legate e usando la sola arma a sua disposizione, la dura cervice, improvvisamente si lancia iroso contro l’impreparato vescovo rosso, travolgendolo e rompendogli il naso.

Sonnolento Sbadiglio!

Nuovamente immobilizzato e reso più ragionevole dall’essersi trasformato in punta spilli per quadrelle, il guerriero assiste alla sostituzione del soggetto al tavolo di tortura. Questa volta l’onore tocca al mago Ridgell. Non contenti della penosa situazione di quest’ultimo, già sfigurato dalla corrosione di acido e reso monco da una prematura e inopportuna digestione da parte di un essere alieno, si appresta coraggiosamente ad affrontare la tortura.

Parziale risveglio.

Quando ormai la prima goccia carminia si appresta a fuoriuscire dall’incisione causata da un acuminato coltello premuto alla sua giugulare, la parete di fondo improvvisamente scompare rivelando la vera ampiezza dalla stanza e la presenza imperiosa di altre due persone: un elfo sontuosamente vestito (indubbiamente il vero re) e di un alto elfo e vestito con un logoro saio che a fatica nasconde un fisico possente, anche se l’aspetto e le calvizie fanno pensare che sia affetto da qualche strana malattia.

Il re infastidito dal continuo cicaleccio collerico del vescovo rosso, lo azzittisce decapitandolo con un colpo fulmineo della sua temibile ascia bipenne, e imperturbabile si rivolge a noi dicendo che ha alcuni messaggi da sottoporci. Detto questo, come commiato ci consegna dei fogli manoscritti e ordina al frate calvo di curarci tutti. Il seppur meravigliato, egli ci risana tutti, attingendo alla grande energia del luogo di potere su cui si erge il palazzo del re.

Impercettibile nota di interesse.

Con attenzione leggiamo gli 8 messaggi, il cui ordine di arrivo è segnato da un simbolo in alto. Intuiamo che a spedirli alle varie popolazioni di demoni è stato il Chjn, prima della sua dipartita, ma che comunque attraverso di essi vuole mandare un messaggio anche a noi.

Il Cubo intuisce che la diversa scelta di caratteri non è casuale. Infatti leggendo solo la parte vergata in rune in grassetto otteniamo questo messaggio: Stupore ben mascherato!

I demoni Sriik si muovano verso sud-est di VUAYBOD dvocuv a partire dal vecchio demone a “otto zampe” sino ad incontrare i Krsit.

I Krsit si muovano verso sud di asboialfb UABUVB9OB dal portale benedetto ad incontrare i Sriik.

La tribù Ugrool si muova verso nord dal candidato infingardo ad incontrare i Nlaogr.

I Nlaogr si muovano verso ovest-nord-ovest di vudbspi9G’9VF YUVCOUcuv ad incontrare gli Ugrool.

Io Gleglash incontrino i Nlaogr e si uniscano al loro.

I Gleglash guidino il loro gruppo verso i Lolrpt all’incrocio a metà strada uscite e attaccate l’obbiettivo che vedete.

I Lolrpt guidino il loro gruppo verso i Gleglash all’incontro a metà strada uscite e attaccate l’obbiettivo che vedete.

I problemi cominciano quando dobbiamo interpretare il resto dell’enigma. Ognuno dei presenti, cerca di affrontare il problema come può: Ailin e Apelios, cominciano ad applicare formule inverse di equazioni non lineari a 6 incognite; Il Cubo ormai provato per l’eccezionale prova di intuizione espressa nella fase precedente rimane immobile con sguardo sereno ad auto-compiacersi; Alkatel stranamente poco coinvolto accusa un improvviso e incontenibile bisogno di appartarsi in un cespuglio alternando tale attività con un’espressione vacua e soddisfatta: Balacov, appisolato contro il muro ripensa lascivo al corpo abbandonato e semi nudo di Lyu-Jin.

Solo Ridgell, indifferente e ai voli pindarici che stanno portando gli altri molto fuori strada, forse risollevato dal recupero dell’uso della mano e del suo gradevole viso, con improvvisa e inspiegabile intuizione, interpreta il resto dell’enigma. Benevolo sguardo di condiscendenza.

Il messaggio è indubbiamente rivolto a noi e dice così:

  • Preparate esercito di almeno 2000 elfi 1/3 arcieri.

  • 1/3 esercito oltre il fiume Resh_dan resto foresta Kru-hal.

  • Arrivo evocati ore 19 del giorno 15 Schi-lar.

  • Punto debole nemico attaccare un’ora dopo attacco monastero.

  • Entrate nel monastero tramite portale dello specchio segreto.

  • Lui (Culo) rimane sempre nella cella della suprema illuminazione.

A questo punto “apriti cielo…..”, Ridgell non si tiene più! Non gli interessa nemmeno sapere chi incoroneremo re!

È colpa mia, me la sono voluta. Mi ero dimenticato quanto fosse prolissa e piena di inutili particolari lo stile di Ailin. Al quarto capoverso non ne potevo già più. Bisogna che ritorni operativo al più presto, non vorrei che qualcun altro prendesse il mio umile rifiuto a scrivere questo diario come un’autorizzazione a lanciarsi in sproloqui manierosi. Niente, niente è più efficace di poche righe scritte con stile succinto, che portano presto al cuore della questione.







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